Battesimo di Ciappelletto

Il caldo ormai si faceva sentire, ma le spesse mura dell'abbazia riuscivano a creare un oasi di frescura.
Madre Pamelita entrò nella cappella per iniziare la preparazione della stessa per il battesimo di Ciappelletto  un giovane che veniva da lontano.
Aveva parlato con l'Abate e sentendo che il ragazzo non aveva nessuno con se si offrì di fargli da madrina, per lei era un onore poter essere in qualche modo la guida spirituale di un battezzando, sperava in cuor suo che anche il ragazzo fosse altrettanto contento di avere lei come madrina.
Si guardò attorno un attimo e senza indugi iniziò a preparare la cappella per la cerimonia.



Copri l'altare con una tovaglia ricamata appositamente nella sartoria dell'Abbazia:



Sistemò sull'altare il messale, il calice, le candele e i fiori:



Infine sistemò il Libro delle Virtù sull'ambone



Finito di sistemare il tutto prese la cartellina coi suoi spartiti e salì i gradini che portavano all'organo, da dove il giorno dopo avrebbe allietalo la messa.



Era tutto pronto!

Madre Pemalita dall'organo iniziò con una Musica di sottofondo che avrebbe accompagnato la cerimonia.

Dopo essersi avvicinata al fonte battesimale assieme al ragazzo, prese dalle mani dell'Abate il cero acceso.

Padre Samuele le rivolse la domanda di rito:

"Madre Pamelita, vuoi essere tu luce di Ciappelletto, lungo il lungo e gioioso cammino verso Dio? "

e lei mettendo la mano libera sulla spalla di Ciappelletto  rispose:

"Con tutto il cuore io lo chiedo e con tutte le forze mi prodigherò nell’ assolvere questo compito che lei mi ha assegnato. "

Amen.

Disse Madre Pamela sorridendo al figlioccio.