L'Angelus (prima settimana del mese)
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L'Angelus (prima settimana del mese)
[L'Angelus viene recitato a mezzogiorno.
Se si recitano le preghiere in solitaria si evitino le parti contrassegnate con asterisco * che indicano il coro che risponde al lettore. Tali parte oltre all'asterisco saranno indicate con il colore verde mentre la parte del lettore dal colore blu]
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Samuele quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese.
Iniziò quindi con l'introduzione:
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
poi recitò l' Invocazione
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Poi fu il momento della lettura
Era il momento del salmo
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala.
**Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Lesse quindi la preghiera del lunedi' per la prima settimana del mese, mentre i monaci rispondevano in coro per la parte comunitaria:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
Arrivarono quindi all'invocazione finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza,.
*difendici da Leviatano, demone dell'Ira
Finite le preghiere l'Abate e gli altri monaci e oblati cistercensi, lasciarono la cappella dirigendosi verso il refettorio per il pranzo.[/color]
Se si recitano le preghiere in solitaria si evitino le parti contrassegnate con asterisco * che indicano il coro che risponde al lettore. Tali parte oltre all'asterisco saranno indicate con il colore verde mentre la parte del lettore dal colore blu]
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Samuele quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese.
Iniziò quindi con l'introduzione:
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
poi recitò l' Invocazione
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Poi fu il momento della lettura
Gabriele capì immediatamente che l’ora della caduta di Oanilonia era arrivata.
Decise di andare subito ad avvisare tutti coloro che aveva incontrato e l’aveva seguito sulla via della virtù per salvarli.
Cominciò dall’avvisare il suo amico Alcisde, l’armatore del “Que-Bec”, perché preparasse la barca ad imbarcare tutti quelli che Gabriele avrebbe portato, al fine di salvarli.
Percorse tutte le strade di Oanilonia, dicendo a tutti quelli che conosceva di andare al porto e di imbracarsi sul “Que-Bec”, raccomandandosi di non portare niente che potesse appesantire la braca. Quando tornò al porto accompagnato da quattro orfani, vide Leviatano che, con gli occhi folli di furia e collera, lanciava un’enorme trave sulla barca, che cadendo sulla sua vela lo rese prigioniero della città. Mentre una risata tonante da folle usciva dalla gola di Leviatano, Gabriele, ascoltando solo la sua fede, saltò sul ponte per aiutare a liberare il “Que-Bec”. La trave era molta alta e Gabriele, che era molto forte, propose di fare del suo corpo una scala. Prese un asse, che teneva tra le mani e disse ad uno dei marinai: “Sali sul mio corpo, mi puoi usare come una scala”. Questi riuscì così ad arrampicarsi sino alla trave e liberare la barca. Tutti allora gridarono: “Viva Gabriele che fece del suo corpo una scala, viva il “Que-Bec” libero!”.
Era il momento del salmo
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala.
**Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Lesse quindi la preghiera del lunedi' per la prima settimana del mese, mentre i monaci rispondevano in coro per la parte comunitaria:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
Arrivarono quindi all'invocazione finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza,.
*difendici da Leviatano, demone dell'Ira
Finite le preghiere l'Abate e gli altri monaci e oblati cistercensi, lasciarono la cappella dirigendosi verso il refettorio per il pranzo.[/color]
Ospite- Ospite
Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
Jalisse entro in chiesa assieme agli altri fratelli e Padre Samuele
iniziò con l'introduzione:
"Angelus Domini hominem
*protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto
* che Dio aveva deciso di punirli,
Iniziò quindi con l'introduzione:
tuttavia, sette umani avevano capito
* l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
poi recitò l' Invocazione
Gabriele, Arcangelo della Temperanza,
*difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Poi fu il momento della lettura
Jalisse dietro al fratello rispose al salmo
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala.
**Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Lesse quindi la preghiera del lunedi' per la prima settimana del mese, mentre i monaci rispondevano in coro per la parte comunitaria:
all'invocazione finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza,.
*difendici da Leviatano, demone dell'Ira
Alla fine della preghiera si avviò con i confratelli in refettorio
iniziò con l'introduzione:
"Angelus Domini hominem
*protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto
* che Dio aveva deciso di punirli,
Iniziò quindi con l'introduzione:
tuttavia, sette umani avevano capito
* l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
poi recitò l' Invocazione
Gabriele, Arcangelo della Temperanza,
*difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Poi fu il momento della lettura
Gabriele capì immediatamente che l’ora della caduta di Oanilonia era arrivata.
Decise di andare subito ad avvisare tutti coloro che aveva incontrato e l’aveva seguito sulla via della virtù per salvarli.
Cominciò dall’avvisare il suo amico Alcisde, l’armatore del “Que-Bec”, perché preparasse la barca ad imbarcare tutti quelli che Gabriele avrebbe portato, al fine di salvarli.
Percorse tutte le strade di Oanilonia, dicendo a tutti quelli che conosceva di andare al porto e di imbracarsi sul “Que-Bec”, raccomandandosi di non portare niente che potesse appesantire la braca. Quando tornò al porto accompagnato da quattro orfani, vide Leviatano che, con gli occhi folli di furia e collera, lanciava un’enorme trave sulla barca, che cadendo sulla sua vela lo rese prigioniero della città. Mentre una risata tonante da folle usciva dalla gola di Leviatano, Gabriele, ascoltando solo la sua fede, saltò sul ponte per aiutare a liberare il “Que-Bec”. La trave era molta alta e Gabriele, che era molto forte, propose di fare del suo corpo una scala. Prese un asse, che teneva tra le mani e disse ad uno dei marinai: “Sali sul mio corpo, mi puoi usare come una scala”. Questi riuscì così ad arrampicarsi sino alla trave e liberare la barca. Tutti allora gridarono: “Viva Gabriele che fece del suo corpo una scala, viva il “Que-Bec” libero!”.
Jalisse dietro al fratello rispose al salmo
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala.
**Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Lesse quindi la preghiera del lunedi' per la prima settimana del mese, mentre i monaci rispondevano in coro per la parte comunitaria:
San Giorgio Arcangelo,
angelo dell'amicizia
aiutami, durante l'arco di questa giornata,
ad accettare tutti come amici,
anche, e soprattutto, le persone moleste.
Dammi la capacità e la forza di rendere bella la giornata
a tutti quelli che si porranno sul mio cammino.
all'invocazione finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza,.
*difendici da Leviatano, demone dell'Ira
Alla fine della preghiera si avviò con i confratelli in refettorio
Ultima modifica di Jalisse il Mar Mar 31, 2015 12:47 pm - modificato 6 volte.
Jalisse- Confessore dell'Abate
- Messaggi : 8723
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Località nei RR : Volterra
Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
Quando suonò la campana di mezzogiorno, lasciò sul banco le pergamene sulle quali stava lavorando e raggiunse l'Abate e gli altri Padri e confratelli nella cappella San Benedetto per la recita dell'Angelus.
Preso posto in uno dei banchi, congiunse le mani e si preparò alla preghiera.
L'Abate Samuele quindi aprì il nuovo Messale e,sfogliatolo, si fermò sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana del mese e iniziò quindi con l'introduzione, ai cui versetti, da lui letti, Gian rispose in coro con gli altri presenti:
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
Conclusa l'introduzione, l'Abate recitò l' Invocazione, ai cui versetti, da lui letti, altrettanto Gian rispose in coro con gli altri presenti
Giorgio, Arcangelo dell'amicizia, *difendici da Belzebù, demone, dell'avarizia.
Poi fu il momento della lettura: si sedette e si mise in attento ascolto
Venne quindi il momento del salmo, che Gian, insieme agli altri, recitò in alternanza con l'Abate:
Quando non c'è più speranza, resta sempre l'amicizia.
*La ricchezza dell’anima non può essere uguagliata dalle ricchezze di questo mondo infimo.
Porteranno le loro montagne d'oro nell'altra vita?
*La vita vi ha insegnato a ripudiare la vostra mano sinistra per usare la destra?
È lo stesso per i tesori che Dio ha creato per noi.
*Che le ricchezze materiali siano vostre,
poiché Dio, per amore dei Suoi figli, ce ne ha fatto dono.
*Ma non dimentichiamo mai che non c’è tesoro più bello dell'amicizia
L'Abate lesse quindi la preghiera del martedi' per la prima settimana del mese, mentre Gian e gli altri rispondevano in coro per la parte comunitaria:
Arrivarono quindi all'invocazione finale:
Giorgio, Arcangelo dell'amicizia, *difendici da Belzebù, demone, dell'avarizia
Finite le preghiere, insieme all'Abate e ai monaci e agli oblati cistercensi, lasciò la cappella dirigendosi verso il refettorio per il pranzo.
Preso posto in uno dei banchi, congiunse le mani e si preparò alla preghiera.
L'Abate Samuele quindi aprì il nuovo Messale e,sfogliatolo, si fermò sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana del mese e iniziò quindi con l'introduzione, ai cui versetti, da lui letti, Gian rispose in coro con gli altri presenti:
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
Conclusa l'introduzione, l'Abate recitò l' Invocazione, ai cui versetti, da lui letti, altrettanto Gian rispose in coro con gli altri presenti
Giorgio, Arcangelo dell'amicizia, *difendici da Belzebù, demone, dell'avarizia.
Poi fu il momento della lettura: si sedette e si mise in attento ascolto
Allora venne Giorgio, seguito da tutti gli infelici che avevano incrociato nel suo cammino [e Giorgio disse alla guardia]: "In verità, ti dico, chiunque vive per i beni materiali, a scapito dell’amicizia che tutti i figli di dio dovrebbero avere verso i propri simili, non merita alcuna fiducia. Anziché uccidere per difendere l' avarizia di un uomo di tal genere, prendi queste ricchezze, che tu calpesti, e donale a quelli che ne hanno veramente bisogno. Dio ha creato questi beni perché tutte le Sue creature possano trovare di che vivere al riparo della necessità, e non perché uno solo ne usufruisca più degli altri."
Allora, le guardie posarono le loro armi, i muratori cessarono il loro lavoro, la gente si avvicinò, e si divisero le ricchezze, a ciascuno secondo le sue necessità.
Venne quindi il momento del salmo, che Gian, insieme agli altri, recitò in alternanza con l'Abate:
Quando non c'è più speranza, resta sempre l'amicizia.
*La ricchezza dell’anima non può essere uguagliata dalle ricchezze di questo mondo infimo.
Porteranno le loro montagne d'oro nell'altra vita?
*La vita vi ha insegnato a ripudiare la vostra mano sinistra per usare la destra?
È lo stesso per i tesori che Dio ha creato per noi.
*Che le ricchezze materiali siano vostre,
poiché Dio, per amore dei Suoi figli, ce ne ha fatto dono.
*Ma non dimentichiamo mai che non c’è tesoro più bello dell'amicizia
L'Abate lesse quindi la preghiera del martedi' per la prima settimana del mese, mentre Gian e gli altri rispondevano in coro per la parte comunitaria:
San Giorgio Arcangelo,
angelo dell'amicizia
aiutami, durante l'arco di questa giornata,
ad accettare tutti come amici,
anche, e soprattutto, le persone moleste.
Dammi la capacità e la forza di rendere bella la giornata
a tutti quelli che si porranno sul mio cammino.
Arrivarono quindi all'invocazione finale:
Giorgio, Arcangelo dell'amicizia, *difendici da Belzebù, demone, dell'avarizia
Finite le preghiere, insieme all'Abate e ai monaci e agli oblati cistercensi, lasciò la cappella dirigendosi verso il refettorio per il pranzo.
Ospite- Ospite
Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
La campana del mezzogiorno aveva chiamato a raccolta nella cappella tutti i monaci dell'Abbazia che si raccolsero in preghiera
non appena l'abate iniziò con l'introduzione:
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
poi recitò l' Invocazione
Giorgio, Arcangelo dell'amicizia, *difendici da Belzebù, demone, dell'avarizia
Poi fu il momento della lettura
[/i]
Era il momento del salmo
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala.
**Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Lesse quindi la preghiera del Martedì per la prima settimana del mese, mentre i monaci rispondevano in coro per la parte comunitaria:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati. .
Arrivarono quindi all'invocazione finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza,.
*difendici da Leviatano, demone dell'Ira
Finite le preghiere, assieme all'Abate raggiunsero il refettorio per il pranzo
non appena l'abate iniziò con l'introduzione:
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
poi recitò l' Invocazione
Giorgio, Arcangelo dell'amicizia, *difendici da Belzebù, demone, dell'avarizia
Poi fu il momento della lettura
[/i]
Gabriele capì immediatamente che l’ora della caduta di Oanilonia era arrivata.
Decise di andare subito ad avvisare tutti coloro che aveva incontrato e l’aveva seguito sulla via della virtù per salvarli.
Cominciò dall’avvisare il suo amico Alcisde, l’armatore del “Que-Bec”, perché preparasse la barca ad imbarcare tutti quelli che Gabriele avrebbe portato, al fine di salvarli.
Percorse tutte le strade di Oanilonia, dicendo a tutti quelli che conosceva di andare al porto e di imbracarsi sul “Que-Bec”, raccomandandosi di non portare niente che potesse appesantire la braca. Quando tornò al porto accompagnato da quattro orfani, vide Leviatano che, con gli occhi folli di furia e collera, lanciava un’enorme trave sulla barca, che cadendo sulla sua vela lo rese prigioniero della città. Mentre una risata tonante da folle usciva dalla gola di Leviatano, Gabriele, ascoltando solo la sua fede, saltò sul ponte per aiutare a liberare il “Que-Bec”. La trave era molta alta e Gabriele, che era molto forte, propose di fare del suo corpo una scala. Prese un asse, che teneva tra le mani e disse ad uno dei marinai: “Sali sul mio corpo, mi puoi usare come una scala”. Questi riuscì così ad arrampicarsi sino alla trave e liberare la barca. Tutti allora gridarono: “Viva Gabriele che fece del suo corpo una scala, viva il “Que-Bec” libero!”.
Era il momento del salmo
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala.
**Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Lesse quindi la preghiera del Martedì per la prima settimana del mese, mentre i monaci rispondevano in coro per la parte comunitaria:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati. .
Arrivarono quindi all'invocazione finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza,.
*difendici da Leviatano, demone dell'Ira
Finite le preghiere, assieme all'Abate raggiunsero il refettorio per il pranzo
Ultima modifica di pamelita il Mar Mar 31, 2015 10:35 pm - modificato 2 volte.
Pamelita- Badessa
- Messaggi : 11514
Data d'iscrizione : 28.08.12
Località nei RR : Milano ( ducato di Milano)
Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
Isabella era un po in ritardo ...si reco quindi nella cappella dove vi erano gli altri confratelli e comincio con il canto dell'introduzione.
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
Conclusa l'introduzione, Isabella continuo con l'invocazione.
Gabriele, Arcangelo dell'amicizia, *difendici da Belzebù, demone, dell'avarizia.
Dopodiche l'abate comincio la lettura, e rimase in ascolto
Venne quindi il momento del salmo, che isabella recito insieme ad altri confratelli.
Quando non c'è più speranza, resta sempre l'amicizia.
*La ricchezza dell’anima non può essere uguagliata dalle ricchezze di questo mondo infimo.
Porteranno le loro montagne d'oro nell'altra vita?
*La vita vi ha insegnato a ripudiare la vostra mano sinistra per usare la destra?
È lo stesso per i tesori che Dio ha creato per noi.
*Che le ricchezze materiali siano vostre,
poiché Dio, per amore dei Suoi figli, ce ne ha fatto dono.
*Ma non dimentichiamo mai che non c’è tesoro più bello dell'amicizia
L'abate Lesse quindi la preghiera del lunedi' per la prima settimana del mese, mentre i monaci rispondevano in coro per la parte comunitaria:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
Arrivarono quindi all'invocazione finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza,.
*difendici da Leviatano, demone dell'Ira
finito le preghiere..isabella si reco in refettorio per il pranzo.
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
Conclusa l'introduzione, Isabella continuo con l'invocazione.
Gabriele, Arcangelo dell'amicizia, *difendici da Belzebù, demone, dell'avarizia.
Dopodiche l'abate comincio la lettura, e rimase in ascolto
Gabriele capì immediatamente che l’ora della caduta di Oanilonia era arrivata.
Decise di andare subito ad avvisare tutti coloro che aveva incontrato e l’aveva seguito sulla via della virtù per salvarli.
Cominciò dall’avvisare il suo amico Alcisde, l’armatore del “Que-Bec”, perché preparasse la barca ad imbarcare tutti quelli che Gabriele avrebbe portato, al fine di salvarli.
Percorse tutte le strade di Oanilonia, dicendo a tutti quelli che conosceva di andare al porto e di imbracarsi sul “Que-Bec”, raccomandandosi di non portare niente che potesse appesantire la braca. Quando tornò al porto accompagnato da quattro orfani, vide Leviatano che, con gli occhi folli di furia e collera, lanciava un’enorme trave sulla barca, che cadendo sulla sua vela lo rese prigioniero della città. Mentre una risata tonante da folle usciva dalla gola di Leviatano, Gabriele, ascoltando solo la sua fede, saltò sul ponte per aiutare a liberare il “Que-Bec”. La trave era molta alta e Gabriele, che era molto forte, propose di fare del suo corpo una scala. Prese un asse, che teneva tra le mani e disse ad uno dei marinai: “Sali sul mio corpo, mi puoi usare come una scala”. Questi riuscì così ad arrampicarsi sino alla trave e liberare la barca. Tutti allora gridarono: “Viva Gabriele che fece del suo corpo una scala, viva il “Que-Bec” libero!”.
Venne quindi il momento del salmo, che isabella recito insieme ad altri confratelli.
Quando non c'è più speranza, resta sempre l'amicizia.
*La ricchezza dell’anima non può essere uguagliata dalle ricchezze di questo mondo infimo.
Porteranno le loro montagne d'oro nell'altra vita?
*La vita vi ha insegnato a ripudiare la vostra mano sinistra per usare la destra?
È lo stesso per i tesori che Dio ha creato per noi.
*Che le ricchezze materiali siano vostre,
poiché Dio, per amore dei Suoi figli, ce ne ha fatto dono.
*Ma non dimentichiamo mai che non c’è tesoro più bello dell'amicizia
L'abate Lesse quindi la preghiera del lunedi' per la prima settimana del mese, mentre i monaci rispondevano in coro per la parte comunitaria:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
Arrivarono quindi all'invocazione finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza,.
*difendici da Leviatano, demone dell'Ira
finito le preghiere..isabella si reco in refettorio per il pranzo.
Speranza.- Visitatore
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Località nei RR : Pistoia
Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
Maria Azzurra si recò nella cappella dove vi erano gli altri confratelli e cominciò con il canto dell'introduzione.
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
Conclusa l'introduzione, continuò con l'invocazione.
Gabriele, Arcangelo dell'amicizia, *difendici da Belzebù, demone, dell'avarizia.
Dopodiche l'abate comincio la lettura, e rimase in ascolto
Venne quindi il momento del salmo, che recitò insieme ad altri confratelli.
Quando non c'è più speranza, resta sempre l'amicizia.
*La ricchezza dell’anima non può essere uguagliata dalle ricchezze di questo mondo infimo.
Porteranno le loro montagne d'oro nell'altra vita?
*La vita vi ha insegnato a ripudiare la vostra mano sinistra per usare la destra?
È lo stesso per i tesori che Dio ha creato per noi.
*Che le ricchezze materiali siano vostre,
poiché Dio, per amore dei Suoi figli, ce ne ha fatto dono.
*Ma non dimentichiamo mai che non c’è tesoro più bello dell'amicizia
L'abate Lesse quindi la preghiera del lunedi' per la prima settimana del mese, mentre i monaci rispondevano in coro per la parte comunitaria:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
Arrivarono quindi all'invocazione finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza,.
*difendici da Leviatano, demone dell'Ira
finito le preghiere.. si recò in refettorio per il pranzo.
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
Conclusa l'introduzione, continuò con l'invocazione.
Gabriele, Arcangelo dell'amicizia, *difendici da Belzebù, demone, dell'avarizia.
Dopodiche l'abate comincio la lettura, e rimase in ascolto
Gabriele capì immediatamente che l’ora della caduta di Oanilonia era arrivata.
Decise di andare subito ad avvisare tutti coloro che aveva incontrato e l’aveva seguito sulla via della virtù per salvarli.
Cominciò dall’avvisare il suo amico Alcisde, l’armatore del “Que-Bec”, perché preparasse la barca ad imbarcare tutti quelli che Gabriele avrebbe portato, al fine di salvarli.
Percorse tutte le strade di Oanilonia, dicendo a tutti quelli che conosceva di andare al porto e di imbracarsi sul “Que-Bec”, raccomandandosi di non portare niente che potesse appesantire la braca. Quando tornò al porto accompagnato da quattro orfani, vide Leviatano che, con gli occhi folli di furia e collera, lanciava un’enorme trave sulla barca, che cadendo sulla sua vela lo rese prigioniero della città. Mentre una risata tonante da folle usciva dalla gola di Leviatano, Gabriele, ascoltando solo la sua fede, saltò sul ponte per aiutare a liberare il “Que-Bec”. La trave era molta alta e Gabriele, che era molto forte, propose di fare del suo corpo una scala. Prese un asse, che teneva tra le mani e disse ad uno dei marinai: “Sali sul mio corpo, mi puoi usare come una scala”. Questi riuscì così ad arrampicarsi sino alla trave e liberare la barca. Tutti allora gridarono: “Viva Gabriele che fece del suo corpo una scala, viva il “Que-Bec” libero!”.
Venne quindi il momento del salmo, che recitò insieme ad altri confratelli.
Quando non c'è più speranza, resta sempre l'amicizia.
*La ricchezza dell’anima non può essere uguagliata dalle ricchezze di questo mondo infimo.
Porteranno le loro montagne d'oro nell'altra vita?
*La vita vi ha insegnato a ripudiare la vostra mano sinistra per usare la destra?
È lo stesso per i tesori che Dio ha creato per noi.
*Che le ricchezze materiali siano vostre,
poiché Dio, per amore dei Suoi figli, ce ne ha fatto dono.
*Ma non dimentichiamo mai che non c’è tesoro più bello dell'amicizia
L'abate Lesse quindi la preghiera del lunedi' per la prima settimana del mese, mentre i monaci rispondevano in coro per la parte comunitaria:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
Arrivarono quindi all'invocazione finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza,.
*difendici da Leviatano, demone dell'Ira
finito le preghiere.. si recò in refettorio per il pranzo.
m.azzurra- Monaca Cistercense
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Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
Madre Cheyanne si recò nella cappella San Benedetto per pregare insieme a tutti i suoi Confratelli.
Si sedette vicino ad essi, e cominciò con il canto d'Introduzione.
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
Conclusa l'introduzione, continuò recitando l'Invocazione.
Gabriele, Arcangelo dell'amicizia, *difendici da Belzebù, demone, dell'avarizia.
Dopodiché l'Abate cominciò la Lettura, e insieme ai suoi Confratelli rimase in ascolto:
Venne, poi, il momento del Salmo:
Quando non c'è più speranza, resta sempre l'amicizia.
*La ricchezza dell’anima non può essere uguagliata dalle ricchezze di questo mondo infimo.
Porteranno le loro montagne d'oro nell'altra vita?
*La vita vi ha insegnato a ripudiare la vostra mano sinistra per usare la destra?
È lo stesso per i tesori che Dio ha creato per noi.
*Che le ricchezze materiali siano vostre,
poiché Dio, per amore dei Suoi figli, ce ne ha fatto dono.
*Ma non dimentichiamo mai che non c’è tesoro più bello dell'amicizia
Mentre l'Abate, lesse la Preghiera del Lunedì per la prima settimana del mese, Madre Cheyanne rispose in coro insieme agli altri:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
Infine, mancava l'Invocazione Finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza,.
*difendici da Leviatano, demone dell'Ira
Terminato di pregare.. Madre Cheyanne si recò in Refettorio per il pranzo.
Si sedette vicino ad essi, e cominciò con il canto d'Introduzione.
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
Conclusa l'introduzione, continuò recitando l'Invocazione.
Gabriele, Arcangelo dell'amicizia, *difendici da Belzebù, demone, dell'avarizia.
Dopodiché l'Abate cominciò la Lettura, e insieme ai suoi Confratelli rimase in ascolto:
Gabriele capì immediatamente che l’ora della caduta di Oanilonia era arrivata.
Decise di andare subito ad avvisare tutti coloro che aveva incontrato e l’aveva seguito sulla via della virtù per salvarli.
Cominciò dall’avvisare il suo amico Alcisde, l’armatore del “Que-Bec”, perché preparasse la barca ad imbarcare tutti quelli che Gabriele avrebbe portato, al fine di salvarli.
Percorse tutte le strade di Oanilonia, dicendo a tutti quelli che conosceva di andare al porto e di imbracarsi sul “Que-Bec”, raccomandandosi di non portare niente che potesse appesantire la braca. Quando tornò al porto accompagnato da quattro orfani, vide Leviatano che, con gli occhi folli di furia e collera, lanciava un’enorme trave sulla barca, che cadendo sulla sua vela lo rese prigioniero della città. Mentre una risata tonante da folle usciva dalla gola di Leviatano, Gabriele, ascoltando solo la sua fede, saltò sul ponte per aiutare a liberare il “Que-Bec”. La trave era molta alta e Gabriele, che era molto forte, propose di fare del suo corpo una scala. Prese un asse, che teneva tra le mani e disse ad uno dei marinai: “Sali sul mio corpo, mi puoi usare come una scala”. Questi riuscì così ad arrampicarsi sino alla trave e liberare la barca. Tutti allora gridarono: “Viva Gabriele che fece del suo corpo una scala, viva il “Que-Bec” libero!”.
Venne, poi, il momento del Salmo:
Quando non c'è più speranza, resta sempre l'amicizia.
*La ricchezza dell’anima non può essere uguagliata dalle ricchezze di questo mondo infimo.
Porteranno le loro montagne d'oro nell'altra vita?
*La vita vi ha insegnato a ripudiare la vostra mano sinistra per usare la destra?
È lo stesso per i tesori che Dio ha creato per noi.
*Che le ricchezze materiali siano vostre,
poiché Dio, per amore dei Suoi figli, ce ne ha fatto dono.
*Ma non dimentichiamo mai che non c’è tesoro più bello dell'amicizia
Mentre l'Abate, lesse la Preghiera del Lunedì per la prima settimana del mese, Madre Cheyanne rispose in coro insieme agli altri:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
Infine, mancava l'Invocazione Finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza,.
*difendici da Leviatano, demone dell'Ira
Terminato di pregare.. Madre Cheyanne si recò in Refettorio per il pranzo.
Cheyanne- Deceduti
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Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, ma per l'Angelus l'invocazione, la lettura e il salmo cambiavano anche a seconda del giorno della settimana.
Samuele quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e per il martedi
Iniziò quindi con l'introduzione:
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
poi recitò l' Invocazione
Giorgio, Arcangelo dell'amicizia, *difendici da Belzebù, demone, dell'avarizia.
Poi fu il momento della lettura
Era il momento del salmo
[i]Quando non c'è più speranza, resta sempre l'amicizia.,
*La ricchezza dell’anima non può essere uguagliata dalle ricchezze di questo mondo infimo.
Porteranno le loro montagne d'oro nell'altra vita?.
*La vita vi ha insegnato a ripudiare la vostra mano sinistra per usare la destra?.
È lo stesso per i tesori che Dio ha creato per noi.
*he le ricchezze materiali siano vostre,
poiché Dio, per amore dei Suoi figli, ne ci ha fatto dono.
*Ma non dimentichiamo mai che non c’è tesoro più bello dell'amicizia
Lesse quindi la preghiera del martedi' per la prima settimana del mese, mentre i monaci rispondevano in coro per la parte comunitaria:
San Giorgio Arcangelo,
angelo dell'amicizia
aiutami, durante l'arco di questa giornata,
ad accettare tutti come amici,
anche, e soprattutto, le persone moleste.
Dammi la capacità e la forza di rendere bella la giornata
a tutti quelli che si porranno sul mio cammino.
Arrivarono quindi all'invocazione finale:
Giorgio, Arcangelo dell'amicizia.
*difendici da Belzebù, demone, dell'avarizia
Finite le preghiere l'Abate e gli altri monaci e oblati cistercensi, lasciarono la cappella dirigendosi verso il refettorio per il pranzo
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, ma per l'Angelus l'invocazione, la lettura e il salmo cambiavano anche a seconda del giorno della settimana.
Samuele quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e per il martedi
Iniziò quindi con l'introduzione:
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
poi recitò l' Invocazione
Giorgio, Arcangelo dell'amicizia, *difendici da Belzebù, demone, dell'avarizia.
Poi fu il momento della lettura
Allora venne Giorgio, seguito da tutti gli infelici che avevano incrociato nel suo cammino [e Giorgio disse alla guardia]: "In verità, ti dico, chiunque vive per i beni materiali, a scapito dell’amicizia che tutti i figli di dio dovrebbero avere verso i propri simili, non merita alcuna fiducia. Anziché uccidere per difendere l' avarizia di un uomo di tal genere, prendi queste ricchezze, che tu calpesti, e donale a quelli che ne hanno veramente bisogno. Dio ha creato questi beni perché tutte le Sue creature possano trovare di che vivere al riparo della necessità, e non perché uno solo ne usufruisca più degli altri."
Allora, le guardie posarono le loro armi, i muratori cessarono il loro lavoro, la gente si avvicinò, e si divisero le ricchezze, a ciascuno secondo le sue necessità”.
Era il momento del salmo
[i]Quando non c'è più speranza, resta sempre l'amicizia.,
*La ricchezza dell’anima non può essere uguagliata dalle ricchezze di questo mondo infimo.
Porteranno le loro montagne d'oro nell'altra vita?.
*La vita vi ha insegnato a ripudiare la vostra mano sinistra per usare la destra?.
È lo stesso per i tesori che Dio ha creato per noi.
*he le ricchezze materiali siano vostre,
poiché Dio, per amore dei Suoi figli, ne ci ha fatto dono.
*Ma non dimentichiamo mai che non c’è tesoro più bello dell'amicizia
Lesse quindi la preghiera del martedi' per la prima settimana del mese, mentre i monaci rispondevano in coro per la parte comunitaria:
San Giorgio Arcangelo,
angelo dell'amicizia
aiutami, durante l'arco di questa giornata,
ad accettare tutti come amici,
anche, e soprattutto, le persone moleste.
Dammi la capacità e la forza di rendere bella la giornata
a tutti quelli che si porranno sul mio cammino.
Arrivarono quindi all'invocazione finale:
Giorgio, Arcangelo dell'amicizia.
*difendici da Belzebù, demone, dell'avarizia
Finite le preghiere l'Abate e gli altri monaci e oblati cistercensi, lasciarono la cappella dirigendosi verso il refettorio per il pranzo
Ospite- Ospite
Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
i][L'Angelus viene recitato a mezzogiorno.
Se si recitano le preghiere in solitaria si evitino le parti contrassegnate con asterisco * che indicano il coro che risponde al lettore. Tali parte oltre all'asterisco saranno indicate con il colore verde mentre la parte del lettore dal colore blu][/i]
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana,Madre Alexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e inmodo piu specifico per il mercoledì.
Iniziò con l'Invocazione
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Lettura
Continuò poi con il Salmo
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Poi fu il momento dellaPreghiera
Ed infinel'Invocazione Finale
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Finite le preghiere Madre Alexandra, l'Abate e gli altri monaci e oblati cistercensi, lasciarono la cappella dirigendosi verso il refettorio per il pranzo.
Se si recitano le preghiere in solitaria si evitino le parti contrassegnate con asterisco * che indicano il coro che risponde al lettore. Tali parte oltre all'asterisco saranno indicate con il colore verde mentre la parte del lettore dal colore blu][/i]
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana,Madre Alexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e inmodo piu specifico per il mercoledì.
Iniziò con l'Invocazione
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Lettura
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.
Continuò poi con il Salmo
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Poi fu il momento dellaPreghiera
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Ed infinel'Invocazione Finale
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Finite le preghiere Madre Alexandra, l'Abate e gli altri monaci e oblati cistercensi, lasciarono la cappella dirigendosi verso il refettorio per il pranzo.
Pamelita- Badessa
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Località nei RR : Milano ( ducato di Milano)
Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
Mezzodì, partecipò alla Messa
Iniziò con l'Invocazione
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Lettura
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.
Continuò poi con il Salmo
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Poi fu il momento dellaPreghiera
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Ed infinel'Invocazione Finale
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia
Finite le preghiere, Veronica e tutti gli altri, lasciarono la cappella dirigendosi verso il refettorio per il pranzo, la fame vi era
Iniziò con l'Invocazione
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Lettura
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.
Continuò poi con il Salmo
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Poi fu il momento dellaPreghiera
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Ed infinel'Invocazione Finale
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia
Finite le preghiere, Veronica e tutti gli altri, lasciarono la cappella dirigendosi verso il refettorio per il pranzo, la fame vi era
veronica_samantha- Deceduti
- Messaggi : 584
Data d'iscrizione : 28.12.14
Località nei RR : Repubblica Fiorentina
Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
Era l'ora Dell preghiera del mezzogiorno..Isabella come sempre in ritardo, si recò nella cappella San benedetto e comincio a recitare insieme agli confratelli.
Iniziò con l'Invocazione
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Lettura
Continuò poi con il Salmo
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Poi fu il momento dellaPreghiera
Ed infinel'Invocazione Finale
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Finite le preghiere Sorella Isabella e l'Abate con altri confratelli lasciarono la cappella recandosi al refettorio per il pranzo.
Iniziò con l'Invocazione
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Lettura
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.
Continuò poi con il Salmo
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Poi fu il momento dellaPreghiera
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Ed infinel'Invocazione Finale
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Finite le preghiere Sorella Isabella e l'Abate con altri confratelli lasciarono la cappella recandosi al refettorio per il pranzo.
Speranza.- Visitatore
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Data d'iscrizione : 21.02.14
Località nei RR : Pistoia
Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
Jalisse era arrivata affannata e con i confratelli..
Iniziò con l'Invocazione
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Lettura
Continuò poi con il Salmo
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Poi fu il momento della Preghiera
Ed infine l'Invocazione Finale
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Finite le preghiere si avviò al refettorio per il pranzo.[/quote]
Iniziò con l'Invocazione
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Lettura
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.
Continuò poi con il Salmo
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Poi fu il momento della Preghiera
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Ed infine l'Invocazione Finale
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Finite le preghiere si avviò al refettorio per il pranzo.[/quote]
Jalisse- Confessore dell'Abate
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Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
Madre Cheyanne si recò come sempre nella Chiesa San Benedetto per pregare..
Era in ritardo, ma all'interno erano presenti altri suoi Confratelli. Si unì a loro, e cominciò a recitare assieme:
Iniziò con l'Invocazione:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Lettura
Continuò poi con il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Poi fu il momento della Preghiera:
Ed infine il momento dell'Invocazione Finale:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Terminato di pregare, Madre Cheyanne si recò insieme agli altri, al refettorio per il pranzo.
Era in ritardo, ma all'interno erano presenti altri suoi Confratelli. Si unì a loro, e cominciò a recitare assieme:
Iniziò con l'Invocazione:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Lettura
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.
Continuò poi con il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Poi fu il momento della Preghiera:
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Ed infine il momento dell'Invocazione Finale:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Terminato di pregare, Madre Cheyanne si recò insieme agli altri, al refettorio per il pranzo.
Cheyanne- Deceduti
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Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
[L'Angelus viene recitato a mezzogiorno.
Se si recitano le preghiere in solitaria si evitino le parti contrassegnate con asterisco * che indicano il coro che risponde al lettore. Tali parte oltre all'asterisco saranno indicate con il colore verde mentre la parte del lettore dal colore blu]
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Alexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e in modo particolare per il giorno di Giovedì .
Iniziò quindi con l'introduzione:
Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia.
Poi fu il momento della Lettura
La creatura senza nome andò poi a parlare all’orecchio di Uriele, ma questi, conoscendo le sue intenzioni, non lo volle ascoltare, perché più si fosse lasciato tentare, più sarebbe stato difficile resistere. Raccogliendosi in preghiera, si mise in ginocchio[...]. Questo giovane era benedetto da Dio, era certo, era stato scelto affinché donasse la sua vita per questo mondo. Davanti a tale forza e benedizione la Creatura senza nome non poteva più niente e, sebbene l’avesse tentato altre volte, non riuscì mai a convincere Uriele, neanche per un momento.
Al quale seguì il Salmo
Solo Dio è sovrano,
*solo Dio è il Signore.
Hai dato dei talenti, alle Tue creature.
*Ciascuna di esse ha il suo posto nella Tua creazione.
Il suo talento permette a ciascuna di esse di trovarlo.
*Siamo tutte egualmente amate da te
e dobbiamo tutti amarti in cambio.
*Poiché, senza Te, non esisteremmo.
Ci hai creati mentre nulla Ti costringeva
*e dobbiamo amarti per ringraziarti di questo.
Recitarono poi tutti insieme la Preghiera
“O Dio altissimo,
padre dell’umanità
e onnipotenza divina,
chiudi le mie orecchie
alle tentazioni
e apri i miei occhi
all’amore senza fine che tu mi dai,
che io possa donare a coloro che devono ricevere,
amare coloro che devono essere amati,
sapendo sempre
che se io non fossi là,
qualcun altro sarebbe là per farlo
perché sei Tu che parli attraverso la mia bocca
e che operi attraverso le mie mani.
Perdona mio fratello e tutti gli altri,
non sanno quello che fanno.”
Arrivando all'Invocazione finale
Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia.
Se si recitano le preghiere in solitaria si evitino le parti contrassegnate con asterisco * che indicano il coro che risponde al lettore. Tali parte oltre all'asterisco saranno indicate con il colore verde mentre la parte del lettore dal colore blu]
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Alexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e in modo particolare per il giorno di Giovedì .
Iniziò quindi con l'introduzione:
Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia.
Poi fu il momento della Lettura
La creatura senza nome andò poi a parlare all’orecchio di Uriele, ma questi, conoscendo le sue intenzioni, non lo volle ascoltare, perché più si fosse lasciato tentare, più sarebbe stato difficile resistere. Raccogliendosi in preghiera, si mise in ginocchio[...]. Questo giovane era benedetto da Dio, era certo, era stato scelto affinché donasse la sua vita per questo mondo. Davanti a tale forza e benedizione la Creatura senza nome non poteva più niente e, sebbene l’avesse tentato altre volte, non riuscì mai a convincere Uriele, neanche per un momento.
Al quale seguì il Salmo
Solo Dio è sovrano,
*solo Dio è il Signore.
Hai dato dei talenti, alle Tue creature.
*Ciascuna di esse ha il suo posto nella Tua creazione.
Il suo talento permette a ciascuna di esse di trovarlo.
*Siamo tutte egualmente amate da te
e dobbiamo tutti amarti in cambio.
*Poiché, senza Te, non esisteremmo.
Ci hai creati mentre nulla Ti costringeva
*e dobbiamo amarti per ringraziarti di questo.
Recitarono poi tutti insieme la Preghiera
“O Dio altissimo,
padre dell’umanità
e onnipotenza divina,
chiudi le mie orecchie
alle tentazioni
e apri i miei occhi
all’amore senza fine che tu mi dai,
che io possa donare a coloro che devono ricevere,
amare coloro che devono essere amati,
sapendo sempre
che se io non fossi là,
qualcun altro sarebbe là per farlo
perché sei Tu che parli attraverso la mia bocca
e che operi attraverso le mie mani.
Perdona mio fratello e tutti gli altri,
non sanno quello che fanno.”
Arrivando all'Invocazione finale
Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia.
Pamelita- Badessa
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Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Vera quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e in modo particolare per il giorno di Giovedì .
Iniziò quindi con l'introduzione:
Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia.
Poi fu il momento della Lettura
La creatura senza nome andò poi a parlare all’orecchio di Uriele, ma questi, conoscendo le sue intenzioni, non lo volle ascoltare, perché più si fosse lasciato tentare, più sarebbe stato difficile resistere. Raccogliendosi in preghiera, si mise in ginocchio[...]. Questo giovane era benedetto da Dio, era certo, era stato scelto affinché donasse la sua vita per questo mondo. Davanti a tale forza e benedizione la Creatura senza nome non poteva più niente e, sebbene l’avesse tentato altre volte, non riuscì mai a convincere Uriele, neanche per un momento.
Al quale seguì il Salmo
Solo Dio è sovrano,
*solo Dio è il Signore.
Hai dato dei talenti, alle Tue creature.
*Ciascuna di esse ha il suo posto nella Tua creazione.
Il suo talento permette a ciascuna di esse di trovarlo.
*Siamo tutte egualmente amate da te
e dobbiamo tutti amarti in cambio.
*Poiché, senza Te, non esisteremmo.
Ci hai creati mentre nulla Ti costringeva
*e dobbiamo amarti per ringraziarti di questo.
Recitarono poi tutti insieme la Preghiera
“O Dio altissimo,
padre dell’umanità
e onnipotenza divina,
chiudi le mie orecchie
alle tentazioni
e apri i miei occhi
all’amore senza fine che tu mi dai,
che io possa donare a coloro che devono ricevere,
amare coloro che devono essere amati,
sapendo sempre
che se io non fossi là,
qualcun altro sarebbe là per farlo
perché sei Tu che parli attraverso la mia bocca
e che operi attraverso le mie mani.
Perdona mio fratello e tutti gli altri,
non sanno quello che fanno.”
Arrivando all'Invocazione finale
Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia. [/quote]
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Vera quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e in modo particolare per il giorno di Giovedì .
Iniziò quindi con l'introduzione:
Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia.
Poi fu il momento della Lettura
La creatura senza nome andò poi a parlare all’orecchio di Uriele, ma questi, conoscendo le sue intenzioni, non lo volle ascoltare, perché più si fosse lasciato tentare, più sarebbe stato difficile resistere. Raccogliendosi in preghiera, si mise in ginocchio[...]. Questo giovane era benedetto da Dio, era certo, era stato scelto affinché donasse la sua vita per questo mondo. Davanti a tale forza e benedizione la Creatura senza nome non poteva più niente e, sebbene l’avesse tentato altre volte, non riuscì mai a convincere Uriele, neanche per un momento.
Al quale seguì il Salmo
Solo Dio è sovrano,
*solo Dio è il Signore.
Hai dato dei talenti, alle Tue creature.
*Ciascuna di esse ha il suo posto nella Tua creazione.
Il suo talento permette a ciascuna di esse di trovarlo.
*Siamo tutte egualmente amate da te
e dobbiamo tutti amarti in cambio.
*Poiché, senza Te, non esisteremmo.
Ci hai creati mentre nulla Ti costringeva
*e dobbiamo amarti per ringraziarti di questo.
Recitarono poi tutti insieme la Preghiera
“O Dio altissimo,
padre dell’umanità
e onnipotenza divina,
chiudi le mie orecchie
alle tentazioni
e apri i miei occhi
all’amore senza fine che tu mi dai,
che io possa donare a coloro che devono ricevere,
amare coloro che devono essere amati,
sapendo sempre
che se io non fossi là,
qualcun altro sarebbe là per farlo
perché sei Tu che parli attraverso la mia bocca
e che operi attraverso le mie mani.
Perdona mio fratello e tutti gli altri,
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veronica_samantha- Deceduti
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Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Alexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e in modo particolare per il giorno di Giovedì .
Iniziò quindi con l'introduzione:
Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia.
Poi fu il momento della Lettura
La creatura senza nome andò poi a parlare all’orecchio di Uriele, ma questi, conoscendo le sue intenzioni, non lo volle ascoltare, perché più si fosse lasciato tentare, più sarebbe stato difficile resistere. Raccogliendosi in preghiera, si mise in ginocchio[...]. Questo giovane era benedetto da Dio, era certo, era stato scelto affinché donasse la sua vita per questo mondo. Davanti a tale forza e benedizione la Creatura senza nome non poteva più niente e, sebbene l’avesse tentato altre volte, non riuscì mai a convincere Uriele, neanche per un momento.
Al quale seguì il Salmo
Solo Dio è sovrano,
*solo Dio è il Signore.
Hai dato dei talenti, alle Tue creature.
*Ciascuna di esse ha il suo posto nella Tua creazione.
Il suo talento permette a ciascuna di esse di trovarlo.
*Siamo tutte egualmente amate da te
e dobbiamo tutti amarti in cambio.
*Poiché, senza Te, non esisteremmo.
Ci hai creati mentre nulla Ti costringeva
*e dobbiamo amarti per ringraziarti di questo.
Recitarono poi tutti insieme la Preghiera
“O Dio altissimo,
padre dell’umanità
e onnipotenza divina,
chiudi le mie orecchie
alle tentazioni
e apri i miei occhi
all’amore senza fine che tu mi dai,
che io possa donare a coloro che devono ricevere,
amare coloro che devono essere amati,
sapendo sempre
che se io non fossi là,
qualcun altro sarebbe là per farlo
perché sei Tu che parli attraverso la mia bocca
e che operi attraverso le mie mani.
Perdona mio fratello e tutti gli altri,
non sanno quello che fanno.”
Arrivando all'Invocazione finale
Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia. [/quote]
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Alexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e in modo particolare per il giorno di Giovedì .
Iniziò quindi con l'introduzione:
Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia.
Poi fu il momento della Lettura
La creatura senza nome andò poi a parlare all’orecchio di Uriele, ma questi, conoscendo le sue intenzioni, non lo volle ascoltare, perché più si fosse lasciato tentare, più sarebbe stato difficile resistere. Raccogliendosi in preghiera, si mise in ginocchio[...]. Questo giovane era benedetto da Dio, era certo, era stato scelto affinché donasse la sua vita per questo mondo. Davanti a tale forza e benedizione la Creatura senza nome non poteva più niente e, sebbene l’avesse tentato altre volte, non riuscì mai a convincere Uriele, neanche per un momento.
Al quale seguì il Salmo
Solo Dio è sovrano,
*solo Dio è il Signore.
Hai dato dei talenti, alle Tue creature.
*Ciascuna di esse ha il suo posto nella Tua creazione.
Il suo talento permette a ciascuna di esse di trovarlo.
*Siamo tutte egualmente amate da te
e dobbiamo tutti amarti in cambio.
*Poiché, senza Te, non esisteremmo.
Ci hai creati mentre nulla Ti costringeva
*e dobbiamo amarti per ringraziarti di questo.
Recitarono poi tutti insieme la Preghiera
“O Dio altissimo,
padre dell’umanità
e onnipotenza divina,
chiudi le mie orecchie
alle tentazioni
e apri i miei occhi
all’amore senza fine che tu mi dai,
che io possa donare a coloro che devono ricevere,
amare coloro che devono essere amati,
sapendo sempre
che se io non fossi là,
qualcun altro sarebbe là per farlo
perché sei Tu che parli attraverso la mia bocca
e che operi attraverso le mie mani.
Perdona mio fratello e tutti gli altri,
non sanno quello che fanno.”
Arrivando all'Invocazione finale
Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia. [/quote]
Jalisse- Confessore dell'Abate
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Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
Sorella Marzia si recò in Chiesa per pregare.
Si unì ai suoi Confratelli nella preghiera comune:
Iniziò con l'Invocazione:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Lettura
Continuò poi con il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Poi fu il momento della Preghiera:
Ed infine il momento dell'Invocazione Finale:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Terminato di pregare, Sorella Marzia si recò nella sua cella a riposare.
Si unì ai suoi Confratelli nella preghiera comune:
Iniziò con l'Invocazione:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Lettura
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.
Continuò poi con il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Poi fu il momento della Preghiera:
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Ed infine il momento dell'Invocazione Finale:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Terminato di pregare, Sorella Marzia si recò nella sua cella a riposare.
Marzia_- Oblata
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Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
Sorella Maria Azzurra si recò in Chiesa per pregare.
Si unì ai suoi Confratelli nella preghiera comune:
Iniziò con l'Invocazione:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Lettura
Continuò poi con il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Poi fu il momento della Preghiera:
Ed infine il momento dell'Invocazione Finale:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Terminato di pregare si recò nella sua classe a insegnare.
Si unì ai suoi Confratelli nella preghiera comune:
Iniziò con l'Invocazione:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Lettura
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.
Continuò poi con il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Poi fu il momento della Preghiera:
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Ed infine il momento dell'Invocazione Finale:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Terminato di pregare si recò nella sua classe a insegnare.
m.azzurra- Monaca Cistercense
- Messaggi : 2307
Data d'iscrizione : 10.02.11
Località nei RR : Venezia
Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
[L'Angelus viene recitato a mezzogiorno.
Se si recitano le preghiere in solitaria si evitino le parti contrassegnate con asterisco * che indicano il coro che risponde al lettore. Tali parte oltre all'asterisco saranno indicate con il colore verde mentre la parte del lettore dal colore blu]
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Madre Aexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese nel giorno di Venerdi
Iniziò le preghiere con l'Invocazione
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Proseguì con la Lettura
Lesse poi ilSalmo
Aiutò chi poteva,
*mangiando e bevendo sempre poco,
non possedendo niente per lei.
*Servì il povero ed il debole
dando prova della più grande generosità possibile.
E recito la Preghiera
Santa Galadriella,
angelo della Perseveranza,
infondi anche a noi spirito di pazienza nelle avversità.
Concedici il dono di saper resistere alle tentazioni.
Dacci libertà della passioni dannose,
in modo che possiamo continuare a servire il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze.
Arrivando poi all'Invocazione finale
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Finito di recitare l'angelus i monaci e gli oblati cistercensi, seguirono l'Abate fino al refettorio per condividere il pranzo .
Se si recitano le preghiere in solitaria si evitino le parti contrassegnate con asterisco * che indicano il coro che risponde al lettore. Tali parte oltre all'asterisco saranno indicate con il colore verde mentre la parte del lettore dal colore blu]
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Madre Aexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese nel giorno di Venerdi
Iniziò le preghiere con l'Invocazione
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Proseguì con la Lettura
Durante questi sei giorni Dio si rivolse due volte a lei. La prima mentre una donna era morente per mancanza di cibo. Le disse allora:
- Galadriella, dei sette uomini che incarnano le virtù supreme sei quella che possiede di meno e non senti mai il bisogno, aiuta questa donna per provarmi che incarni bene la perseveranza e sarai ricompensata.
Durante i due giorni che seguirono Galadriella mangiò solamente un tozzo di pane, lasciando il resto della sua razione alla donna che si salvò. Il terzo giorno Dio parlò una nuova volta a Galadriella e gli disse come la prima volta:
- Galadriella, dei sette uomini che incarnano le virtù supreme sei quella che possiede di meno e non provare mai il bisogno, offri ai tuoi compagni tutto ciò che possiedi per provarmi che incarni bene la perseveranza e tu sarai ricompensata.
Galadriella diede allora tutto ciò che possedeva, anche il suo abito, che custodì tuttavia come prestito alla richiesta di una donna. E mangiò grazie all'amicizia dei suoi compagni, ciascuno dei quali le diede un poco di che nutrirsi ogni giorno.
Lesse poi ilSalmo
Aiutò chi poteva,
*mangiando e bevendo sempre poco,
non possedendo niente per lei.
*Servì il povero ed il debole
dando prova della più grande generosità possibile.
E recito la Preghiera
Santa Galadriella,
angelo della Perseveranza,
infondi anche a noi spirito di pazienza nelle avversità.
Concedici il dono di saper resistere alle tentazioni.
Dacci libertà della passioni dannose,
in modo che possiamo continuare a servire il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze.
Arrivando poi all'Invocazione finale
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Finito di recitare l'angelus i monaci e gli oblati cistercensi, seguirono l'Abate fino al refettorio per condividere il pranzo .
Pamelita- Badessa
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Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
Iniziò le preghiere con l'Invocazione
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Proseguì con la Lettura
Durante questi sei giorni Dio si rivolse due volte a lei. La prima mentre una donna era morente per mancanza di cibo. Le disse allora:
- Galadriella, dei sette uomini che incarnano le virtù supreme sei quella che possiede di meno e non senti mai il bisogno, aiuta questa donna per provarmi che incarni bene la perseveranza e sarai ricompensata.
Durante i due giorni che seguirono Galadriella mangiò solamente un tozzo di pane, lasciando il resto della sua razione alla donna che si salvò. Il terzo giorno Dio parlò una nuova volta a Galadriella e gli disse come la prima volta:
- Galadriella, dei sette uomini che incarnano le virtù supreme sei quella che possiede di meno e non provare mai il bisogno, offri ai tuoi compagni tutto ciò che possiedi per provarmi che incarni bene la perseveranza e tu sarai ricompensata.
Galadriella diede allora tutto ciò che possedeva, anche il suo abito, che custodì tuttavia come prestito alla richiesta di una donna. E mangiò grazie all'amicizia dei suoi compagni, ciascuno dei quali le diede un poco di che nutrirsi ogni giorno.
Lesse poi ilSalmo
Aiutò chi poteva,
*mangiando e bevendo sempre poco,
non possedendo niente per lei.
*Servì il povero ed il debole
dando prova della più grande generosità possibile.
E recito la Preghiera
Santa Galadriella,
angelo della Perseveranza,
infondi anche a noi spirito di pazienza nelle avversità.
Concedici il dono di saper resistere alle tentazioni.
Dacci libertà della passioni dannose,
in modo che possiamo continuare a servire il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze.
Arrivando poi all'Invocazione finale
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Finito di recitare l'angelus i monaci e gli oblati cistercensi, seguirono l'Abate fino al refettorio per condividere il pranzo .[/quote]
Ultima modifica di veronica_samantha il Ven Apr 03, 2015 3:50 pm - modificato 1 volta.
veronica_samantha- Deceduti
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Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Madre Aexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese nel giorno di Venerdi
Iniziò le preghiere con l'Invocazione
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Proseguì con la Lettura
Lesse poi ilSalmo
Aiutò chi poteva,
*mangiando e bevendo sempre poco,
non possedendo niente per lei.
*Servì il povero ed il debole
dando prova della più grande generosità possibile.
E recito la Preghiera
Santa Galadriella,
angelo della Perseveranza,
infondi anche a noi spirito di pazienza nelle avversità.
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in modo che possiamo continuare a servire il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze.
Arrivando poi all'Invocazione finale
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Finito di recitare l'angelus i monaci e gli oblati cistercensi, seguirono l'Abate fino al refettorio per condividere il pranzo .[/quote]
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Madre Aexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese nel giorno di Venerdi
Iniziò le preghiere con l'Invocazione
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
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Durante questi sei giorni Dio si rivolse due volte a lei. La prima mentre una donna era morente per mancanza di cibo. Le disse allora:
- Galadriella, dei sette uomini che incarnano le virtù supreme sei quella che possiede di meno e non senti mai il bisogno, aiuta questa donna per provarmi che incarni bene la perseveranza e sarai ricompensata.
Durante i due giorni che seguirono Galadriella mangiò solamente un tozzo di pane, lasciando il resto della sua razione alla donna che si salvò. Il terzo giorno Dio parlò una nuova volta a Galadriella e gli disse come la prima volta:
- Galadriella, dei sette uomini che incarnano le virtù supreme sei quella che possiede di meno e non provare mai il bisogno, offri ai tuoi compagni tutto ciò che possiedi per provarmi che incarni bene la perseveranza e tu sarai ricompensata.
Galadriella diede allora tutto ciò che possedeva, anche il suo abito, che custodì tuttavia come prestito alla richiesta di una donna. E mangiò grazie all'amicizia dei suoi compagni, ciascuno dei quali le diede un poco di che nutrirsi ogni giorno.
Lesse poi ilSalmo
Aiutò chi poteva,
*mangiando e bevendo sempre poco,
non possedendo niente per lei.
*Servì il povero ed il debole
dando prova della più grande generosità possibile.
E recito la Preghiera
Santa Galadriella,
angelo della Perseveranza,
infondi anche a noi spirito di pazienza nelle avversità.
Concedici il dono di saper resistere alle tentazioni.
Dacci libertà della passioni dannose,
in modo che possiamo continuare a servire il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze.
Arrivando poi all'Invocazione finale
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Finito di recitare l'angelus i monaci e gli oblati cistercensi, seguirono l'Abate fino al refettorio per condividere il pranzo .[/quote]
Ultima modifica di Jalisse il Ven Mar 11, 2016 1:12 pm - modificato 1 volta.
Jalisse- Confessore dell'Abate
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Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
[L'Angelus viene recitato a mezzogiorno.
Se si recitano le preghiere in solitaria si evitino le parti contrassegnate con asterisco * che indicano il coro che risponde al lettore. Tali parte oltre all'asterisco saranno indicate con il colore verde mentre la parte del lettore dal colore blu]
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Samuele quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e per la giornata del sabato
Iniziò quindi con l'Invocazione
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.
Proseguì con la Lettura
Recitò il Salmo
Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.
e dopo il Salmo la Preghiera
San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.
ed infine all'Invocazione:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia
Finito di pregare tutti insieme si recarono in refettorio.
Se si recitano le preghiere in solitaria si evitino le parti contrassegnate con asterisco * che indicano il coro che risponde al lettore. Tali parte oltre all'asterisco saranno indicate con il colore verde mentre la parte del lettore dal colore blu]
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Samuele quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e per la giornata del sabato
Iniziò quindi con l'Invocazione
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.
Proseguì con la Lettura
In quei tempi tumultuosi per la città viveva un giovane chiamato Silfaele di Hedon. Sapeva brillare in società, era dotato di talenti in tutte le arti, ma ciò che gli procurava l’ammirazione della sua cerchia era la sua straordinaria capacità di assaporare ogni istante della vita.
[...] Silfaele, re delle notti di Oanilonia, gustava tutti i vini, poi appena titubante cominciava a dare il suo concerto di lira in favore dell’associazione “saggezza riunita di Oane”. Si vedevano allora le torce dei suoi adulatori sconvolti, inviarlo dritto al firmamento.
Spesso l’indomani all’aurora e dopo che aveva trovato nuove fonti di piacere studiando con Colomba, non era raro vedere Silfaele preparare una tisana al capezzale di un Lucifero dai tratti rovinati, nauseati, livido.
“Tu confondi piacere e felicità, mio povero Luc!” lo ammoniva Silf mentre il suo amico si preparava ad una giornata di mortificazioni e autopunizioni di tutti i generi perché come una banderuola folle Lucifero il volubile non cessava di passare da una sete di piacere estremo ad un abbattimento colpevole e deprimente “e così affatichi il tuo corpo molto duramente con incessanti privazioni e eterni eccessi”.
Recitò il Salmo
Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.
e dopo il Salmo la Preghiera
San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.
ed infine all'Invocazione:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia
Finito di pregare tutti insieme si recarono in refettorio.
Pamelita- Badessa
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Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
Jalisse entrò in cappella
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Samuele quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e per la giornata del sabato
Iniziò quindi con l'Invocazione
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.
Proseguì con la Lettura
Recitò il Salmo
Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.
e dopo il Salmo la Preghiera
San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.
ed infine all'Invocazione:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia
Finito di pregare tutti insieme si recarono in refettorio.[/quote]
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Samuele quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e per la giornata del sabato
Iniziò quindi con l'Invocazione
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.
Proseguì con la Lettura
In quei tempi tumultuosi per la città viveva un giovane chiamato Silfaele di Hedon. Sapeva brillare in società, era dotato di talenti in tutte le arti, ma ciò che gli procurava l’ammirazione della sua cerchia era la sua straordinaria capacità di assaporare ogni istante della vita.
[...] Silfaele, re delle notti di Oanilonia, gustava tutti i vini, poi appena titubante cominciava a dare il suo concerto di lira in favore dell’associazione “saggezza riunita di Oane”. Si vedevano allora le torce dei suoi adulatori sconvolti, inviarlo dritto al firmamento.
Spesso l’indomani all’aurora e dopo che aveva trovato nuove fonti di piacere studiando con Colomba, non era raro vedere Silfaele preparare una tisana al capezzale di un Lucifero dai tratti rovinati, nauseati, livido.
“Tu confondi piacere e felicità, mio povero Luc!” lo ammoniva Silf mentre il suo amico si preparava ad una giornata di mortificazioni e autopunizioni di tutti i generi perché come una banderuola folle Lucifero il volubile non cessava di passare da una sete di piacere estremo ad un abbattimento colpevole e deprimente “e così affatichi il tuo corpo molto duramente con incessanti privazioni e eterni eccessi”.
Recitò il Salmo
Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.
e dopo il Salmo la Preghiera
San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.
ed infine all'Invocazione:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia
Finito di pregare tutti insieme si recarono in refettorio.[/quote]
Jalisse- Confessore dell'Abate
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Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
Madre Cheyanne si recò nella cappella San Benedetto per la preghiera del mezzodì.
Non appena erano tutti presenti, l'Abate Samuele aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e per la giornata del Sabato .
Iniziò quindi con l'Invocazione:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.
Proseguì con la Lettura:
Recitò il Salmo:
Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.
...e dopo il Salmo la Preghiera:
San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.
...e per ultimo l'Invocazione:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia
Terminato di pregare, Madre Cheyanne si recò in refettorio.
Non appena erano tutti presenti, l'Abate Samuele aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e per la giornata del Sabato .
Iniziò quindi con l'Invocazione:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.
Proseguì con la Lettura:
In quei tempi tumultuosi per la città viveva un giovane chiamato Silfaele di Hedon. Sapeva brillare in società, era dotato di talenti in tutte le arti, ma ciò che gli procurava l’ammirazione della sua cerchia era la sua straordinaria capacità di assaporare ogni istante della vita.
[...] Silfaele, re delle notti di Oanilonia, gustava tutti i vini, poi appena titubante cominciava a dare il suo concerto di lira in favore dell’associazione “saggezza riunita di Oane”. Si vedevano allora le torce dei suoi adulatori sconvolti, inviarlo dritto al firmamento.
Spesso l’indomani all’aurora e dopo che aveva trovato nuove fonti di piacere studiando con Colomba, non era raro vedere Silfaele preparare una tisana al capezzale di un Lucifero dai tratti rovinati, nauseati, livido.
“Tu confondi piacere e felicità, mio povero Luc!” lo ammoniva Silf mentre il suo amico si preparava ad una giornata di mortificazioni e autopunizioni di tutti i generi perché come una banderuola folle Lucifero il volubile non cessava di passare da una sete di piacere estremo ad un abbattimento colpevole e deprimente “e così affatichi il tuo corpo molto duramente con incessanti privazioni e eterni eccessi”.
Recitò il Salmo:
Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.
...e dopo il Salmo la Preghiera:
San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.
...e per ultimo l'Invocazione:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia
Terminato di pregare, Madre Cheyanne si recò in refettorio.
Cheyanne- Deceduti
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Re: L'Angelus (prima settimana del mese)
A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Samuele quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e per la giornata del sabato
Iniziò quindi con l'Invocazione
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.
Proseguì con la Lettura
In quei tempi tumultuosi per la città viveva un giovane chiamato Silfaele di Hedon. Sapeva brillare in società, era dotato di talenti in tutte le arti, ma ciò che gli procurava l’ammirazione della sua cerchia era la sua straordinaria capacità di assaporare ogni istante della vita.
[...] Silfaele, re delle notti di Oanilonia, gustava tutti i vini, poi appena titubante cominciava a dare il suo concerto di lira in favore dell’associazione “saggezza riunita di Oane”. Si vedevano allora le torce dei suoi adulatori sconvolti, inviarlo dritto al firmamento.
Spesso l’indomani all’aurora e dopo che aveva trovato nuove fonti di piacere studiando con Colomba, non era raro vedere Silfaele preparare una tisana al capezzale di un Lucifero dai tratti rovinati, nauseati, livido.
“Tu confondi piacere e felicità, mio povero Luc!” lo ammoniva Silf mentre il suo amico si preparava ad una giornata di mortificazioni e autopunizioni di tutti i generi perché come una banderuola folle Lucifero il volubile non cessava di passare da una sete di piacere estremo ad un abbattimento colpevole e deprimente “e così affatichi il tuo corpo molto duramente con incessanti privazioni e eterni eccessi”.
Recitò il Salmo
Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.
e dopo il Salmo la Preghiera
San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.
ed infine all'Invocazione:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia
Finito di pregare tutti insieme si recarono in refettorio
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