Abbazia Cistercense di Fornovo
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Compieta (prima settimana del mese)

+16
Auriello
Annalisa_belfiore
Clark_Rottingam
Marzia_
Leran
Leonardo.de.chenot
Nephti
Aster_x
shalama
Fuego2806
Jalisse
Pamelita
m.azzurra
veronica_samantha
Cheyanne
Speranza.
20 partecipanti

Pagina 2 di 32 Precedente  1, 2, 3 ... 17 ... 32  Successivo

Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Ospite Mer Mag 06, 2015 9:14 pm

Il giorno volgeva al suo termine. Prima di ritirarsi nella sua cella, si unì ai confratelli nella cappella per la recita della Compieta.

Aprì il Messale e lesse l'invocazione di introduzione:

"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


All'invocazione seguì la recita, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.



Lesse quindi i Logia di Aristotele e Christos:

I Logia

(Aristotele)
-Primo logion: La saggezza, dunque, è una disposizione ad agire attraverso una medietà in rapporto a noi, determinata in base ad un criterio, e precisamente al criterio in base al quale la determinerebbe l’uomo prudente. Essa è medietà tra due eccessi, e inoltre è medietà per il fatto che alcuni eccessi restano al di sotto e altri stanno al di sopra di ciò che si deve, sia nelle passioni sia nelle azioni, mentre la saggezza trova e sceglie sempre la posizione mediana.

-Secondo logion: L'intelletto è qualcosa di divino in confronto con l'uomo, la vita secondo ragione è similmente divina rispetto alla vita umana che non si è esercitata nella riflessione. Quindi non ascoltare coloro che consigliano all'uomo di confinare il suo pensiero, poichè è uomo, alle cose umane, e poichè è mortale, alle cose mortali, ma l'uomo deve, per quanto è in sua facoltà, eternarsi tramite la ricerca solare, e fare di tutto per vivere secondo la parte più nobile che è in lui.

-Terzo logion: E' nel nostro astenerci dagli eccessi che diventiamo temperanti, ed è nell'esserlo divenuti che siamo i più capaci tra noi nell'astenerci; e analogamente per il coraggio: è nell'abituarci a disprezzare la paura e a resistergli che diveniamo coraggiosi, ed è nell'esserlo divenuti che saremo i più in grado di resistere alla paura.

(Christos)
- Logion 1: "Non c’è nobiltà che nell’anima, ed è nel vostro cuore che dovete essere nobili. Ma sappiate che anche così, sarete vulnerabili, poiché la nobiltà è spesso offesa dalla meschinità.”

- Logion 2: I discepoli dissero a Christos: "Maestro, questi emarginati non ci portano nulla, ed Aristotele ci mette in guardia contro quelli che fuggono la città!"
Christos rispose loro:" "Discepoli! Vivete per gli altri anziché attendere che gli altri che vivano per voi. Spetta alla città accogliere gli emarginati, e non agli emarginati aiutare la città.“

- Logion 3: I discepoli chiesero a Christos: "Maestro, dopo che l’Altissimo ha scelto Aristotele per insegnarci, perché occorre che ora scelga te per fare lo stesso? Il messaggio di Aristotele non era completo?”
Allora Christos rispose:" "Amici miei, l’anima è composta di due parti: la comprensione e la conoscenza. Aristotele è venuto a portarvi la comprensione, io sono venuto a portarvi la conoscenza. Tra Aristotele e me c’è la stessa differenza che esiste tra convincere e persuadere.”




Quindi recitarono insieme, sempre a cori alterni, il salmo sul bene :

Mi dicevo: Dove troverò il bene,
*se nel mondo esiste tanto male?
Fuggii il male per cercare il bene.
*Mi allontanai dagli altri
perchè non mi contaminassero con il loro male
*Così Cercavo il bene ma non lo trovavo
Lo cercavo nella solitudine, ma non lo trovavo
*Lo cercavo dentro di me, ma non lo trovavo.
E il Signore rispose mandandomi di nuovo in mezzo agli altri.
*Lavorai per dare armonia alla comunità,
e lavorando per eliminare il loro male trovai il bene
*E l'Altissimo riempì il mio cuore di gioia
E le mie mani di doni
*E la mia città di ricchezze.



Terminarono quindi la Compieta con la preghiera finale:


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

AMEN


Finite le preghiere della notte, salutò con un silente sorriso i confratelli e si ritirò a riposare nella sua cella.

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Ospite Mer Mag 06, 2015 9:49 pm

L'Abate seguiva il Cappellano nel recitare le preghiere della sera iniziando con l'invocazione di introduzione:

"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


All'invocazione seguì la recita, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre. [/i]


Il Cappellano lesse quindi i Logia di Aristotele e Christos:

I Logia

(Aristotele)
-Primo logion: La saggezza, dunque, è una disposizione ad agire attraverso una medietà in rapporto a noi, determinata in base ad un criterio, e precisamente al criterio in base al quale la determinerebbe l’uomo prudente. Essa è medietà tra due eccessi, e inoltre è medietà per il fatto che alcuni eccessi restano al di sotto e altri stanno al di sopra di ciò che si deve, sia nelle passioni sia nelle azioni, mentre la saggezza trova e sceglie sempre la posizione mediana.

-Secondo logion: L'intelletto è qualcosa di divino in confronto con l'uomo, la vita secondo ragione è similmente divina rispetto alla vita umana che non si è esercitata nella riflessione. Quindi non ascoltare coloro che consigliano all'uomo di confinare il suo pensiero, poichè è uomo, alle cose umane, e poichè è mortale, alle cose mortali, ma l'uomo deve, per quanto è in sua facoltà, eternarsi tramite la ricerca solare, e fare di tutto per vivere secondo la parte più nobile che è in lui.

-Terzo logion: E' nel nostro astenerci dagli eccessi che diventiamo temperanti, ed è nell'esserlo divenuti che siamo i più capaci tra noi nell'astenerci; e analogamente per il coraggio: è nell'abituarci a disprezzare la paura e a resistergli che diveniamo coraggiosi, ed è nell'esserlo divenuti che saremo i più in grado di resistere alla paura.

(Christos)
- Logion 1: "Non c’è nobiltà che nell’anima, ed è nel vostro cuore che dovete essere nobili. Ma sappiate che anche così, sarete vulnerabili, poiché la nobiltà è spesso offesa dalla meschinità.”

- Logion 2: I discepoli dissero a Christos: "Maestro, questi emarginati non ci portano nulla, ed Aristotele ci mette in guardia contro quelli che fuggono la città!"
Christos rispose loro:" "Discepoli! Vivete per gli altri anziché attendere che gli altri che vivano per voi. Spetta alla città accogliere gli emarginati, e non agli emarginati aiutare la città.“

- Logion 3: I discepoli chiesero a Christos: "Maestro, dopo che l’Altissimo ha scelto Aristotele per insegnarci, perché occorre che ora scelga te per fare lo stesso? Il messaggio di Aristotele non era completo?”
Allora Christos rispose:" "Amici miei, l’anima è composta di due parti: la comprensione e la conoscenza. Aristotele è venuto a portarvi la comprensione, io sono venuto a portarvi la conoscenza. Tra Aristotele e me c’è la stessa differenza che esiste tra convincere e persuadere.”




Quindi recitarono insieme, sempre a cori alterni, il salmo sul bene :

Mi dicevo: Dove troverò il bene,
*se nel mondo esiste tanto male?
Fuggii il male per cercare il bene.
*Mi allontanai dagli altri
perchè non mi contaminassero con il loro male
*Così Cercavo il bene ma non lo trovavo
Lo cercavo nella solitudine, ma non lo trovavo
*Lo cercavo dentro di me, ma non lo trovavo.
E il Signore rispose mandandomi di nuovo in mezzo agli altri.
*Lavorai per dare armonia alla comunità,
e lavorando per eliminare il loro male trovai il bene
*E l'Altissimo riempì il mio cuore di gioia
E le mie mani di doni
*E la mia città di ricchezze.



Terminarono quindi la Compieta con la preghiera finale:


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

AMEN


Finite le preghiere della notte, si fermo' brevemente con i confratelli per un saluto prima di ritirarsi per la notte

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Cheyanne Mer Mag 06, 2015 10:26 pm

Madre Cheyanne seguiva il nuovo Cappellano nel recitare le preghiere della sera iniziando con l'Invocazione di Introduzione:

"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


All'invocazione seguì la recita, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità Onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,[/i]
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre. [/i]


Il Cappellano lesse quindi i Logia di Aristotele e Christos:

I Logia

(Aristotele)
-Primo logion: La saggezza, dunque, è una disposizione ad agire attraverso una medietà in rapporto a noi, determinata in base ad un criterio, e precisamente al criterio in base al quale la determinerebbe l’uomo prudente. Essa è medietà tra due eccessi, e inoltre è medietà per il fatto che alcuni eccessi restano al di sotto e altri stanno al di sopra di ciò che si deve, sia nelle passioni sia nelle azioni, mentre la saggezza trova e sceglie sempre la posizione mediana.

-Secondo logion: L'intelletto è qualcosa di divino in confronto con l'uomo, la vita secondo ragione è similmente divina rispetto alla vita umana che non si è esercitata nella riflessione. Quindi non ascoltare coloro che consigliano all'uomo di confinare il suo pensiero, poichè è uomo, alle cose umane, e poichè è mortale, alle cose mortali, ma l'uomo deve, per quanto è in sua facoltà, eternarsi tramite la ricerca solare, e fare di tutto per vivere secondo la parte più nobile che è in lui.

-Terzo logion: E' nel nostro astenerci dagli eccessi che diventiamo temperanti, ed è nell'esserlo divenuti che siamo i più capaci tra noi nell'astenerci; e analogamente per il coraggio: è nell'abituarci a disprezzare la paura e a resistergli che diveniamo coraggiosi, ed è nell'esserlo divenuti che saremo i più in grado di resistere alla paura.

(Christos)
- Logion 1: "Non c’è nobiltà che nell’anima, ed è nel vostro cuore che dovete essere nobili. Ma sappiate che anche così, sarete vulnerabili, poiché la nobiltà è spesso offesa dalla meschinità.”

- Logion 2: I discepoli dissero a Christos: "Maestro, questi emarginati non ci portano nulla, ed Aristotele ci mette in guardia contro quelli che fuggono la città!"
Christos rispose loro:" "Discepoli! Vivete per gli altri anziché attendere che gli altri che vivano per voi. Spetta alla città accogliere gli emarginati, e non agli emarginati aiutare la città.“

- Logion 3: I discepoli chiesero a Christos: "Maestro, dopo che l’Altissimo ha scelto Aristotele per insegnarci, perché occorre che ora scelga te per fare lo stesso? Il messaggio di Aristotele non era completo?”
Allora Christos rispose:" "Amici miei, l’anima è composta di due parti: la comprensione e la conoscenza. Aristotele è venuto a portarvi la comprensione, io sono venuto a portarvi la conoscenza. Tra Aristotele e me c’è la stessa differenza che esiste tra convincere e persuadere.”




Quindi recitarono insieme, sempre a cori alterni, il Salmo sul Bene :

Mi dicevo: Dove troverò il bene,
*se nel mondo esiste tanto male?
Fuggii il male per cercare il bene.
*Mi allontanai dagli altri
perchè non mi contaminassero con il loro male
*Così Cercavo il bene ma non lo trovavo
Lo cercavo nella solitudine, ma non lo trovavo
*Lo cercavo dentro di me, ma non lo trovavo.
E il Signore rispose mandandomi di nuovo in mezzo agli altri.
*Lavorai per dare armonia alla comunità,
e lavorando per eliminare il loro male trovai il bene
*E l'Altissimo riempì il mio cuore di gioia
E le mie mani di doni
*E la mia città di ricchezze.



Terminarono quindi la Compieta con la Preghiera Finale:


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

AMEN


Finito di pregare, si fermò brevemente con i confratelli per un saluto prima di ritirarsi per la notte
Cheyanne
Cheyanne
Deceduti
Deceduti

Messaggi : 934
Data d'iscrizione : 10.07.14
Località nei RR : Livorno

Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  veronica_samantha Mer Mag 06, 2015 10:52 pm


"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


All'invocazione seguì la recita, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità Onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,[/i]
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre. [/i]


Il Cappellano lesse quindi i Logia di Aristotele e Christos:

I Logia

(Aristotele)
-Primo logion: La saggezza, dunque, è una disposizione ad agire attraverso una medietà in rapporto a noi, determinata in base ad un criterio, e precisamente al criterio in base al quale la determinerebbe l’uomo prudente. Essa è medietà tra due eccessi, e inoltre è medietà per il fatto che alcuni eccessi restano al di sotto e altri stanno al di sopra di ciò che si deve, sia nelle passioni sia nelle azioni, mentre la saggezza trova e sceglie sempre la posizione mediana.

-Secondo logion: L'intelletto è qualcosa di divino in confronto con l'uomo, la vita secondo ragione è similmente divina rispetto alla vita umana che non si è esercitata nella riflessione. Quindi non ascoltare coloro che consigliano all'uomo di confinare il suo pensiero, poichè è uomo, alle cose umane, e poichè è mortale, alle cose mortali, ma l'uomo deve, per quanto è in sua facoltà, eternarsi tramite la ricerca solare, e fare di tutto per vivere secondo la parte più nobile che è in lui.

-Terzo logion: E' nel nostro astenerci dagli eccessi che diventiamo temperanti, ed è nell'esserlo divenuti che siamo i più capaci tra noi nell'astenerci; e analogamente per il coraggio: è nell'abituarci a disprezzare la paura e a resistergli che diveniamo coraggiosi, ed è nell'esserlo divenuti che saremo i più in grado di resistere alla paura.

(Christos)
- Logion 1: "Non c’è nobiltà che nell’anima, ed è nel vostro cuore che dovete essere nobili. Ma sappiate che anche così, sarete vulnerabili, poiché la nobiltà è spesso offesa dalla meschinità.”

- Logion 2: I discepoli dissero a Christos: "Maestro, questi emarginati non ci portano nulla, ed Aristotele ci mette in guardia contro quelli che fuggono la città!"
Christos rispose loro:" "Discepoli! Vivete per gli altri anziché attendere che gli altri che vivano per voi. Spetta alla città accogliere gli emarginati, e non agli emarginati aiutare la città.“

- Logion 3: I discepoli chiesero a Christos: "Maestro, dopo che l’Altissimo ha scelto Aristotele per insegnarci, perché occorre che ora scelga te per fare lo stesso? Il messaggio di Aristotele non era completo?”
Allora Christos rispose:" "Amici miei, l’anima è composta di due parti: la comprensione e la conoscenza. Aristotele è venuto a portarvi la comprensione, io sono venuto a portarvi la conoscenza. Tra Aristotele e me c’è la stessa differenza che esiste tra convincere e persuadere.”




Quindi recitarono insieme, sempre a cori alterni, il Salmo sul Bene :

Mi dicevo: Dove troverò il bene,
*se nel mondo esiste tanto male?
Fuggii il male per cercare il bene.
*Mi allontanai dagli altri
perchè non mi contaminassero con il loro male
*Così Cercavo il bene ma non lo trovavo
Lo cercavo nella solitudine, ma non lo trovavo
*Lo cercavo dentro di me, ma non lo trovavo.
E il Signore rispose mandandomi di nuovo in mezzo agli altri.
*Lavorai per dare armonia alla comunità,
e lavorando per eliminare il loro male trovai il bene
*E l'Altissimo riempì il mio cuore di gioia
E le mie mani di doni
*E la mia città di ricchezze.



Terminarono quindi la Compieta con la Preghiera Finale:


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

AMEN


Finito di pregare, si fermò brevemente con i confratelli per un saluto prima di ritirarsi per la notte
veronica_samantha
veronica_samantha
Deceduti
Deceduti

Messaggi : 584
Data d'iscrizione : 28.12.14
Località nei RR : Repubblica Fiorentina

Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Jalisse Mer Mag 06, 2015 11:11 pm

Madre Jalisse entrò nella cappella per recitare le preghiere della sera iniziando con l'Invocazione di Introduzione:

"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


All'invocazione seguì la recita, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità Onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,[/i]
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre. [/i]


Il Cappellano lesse quindi i Logia di Aristotele e Christos:

I Logia

(Aristotele)
-Primo logion: La saggezza, dunque, è una disposizione ad agire attraverso una medietà in rapporto a noi, determinata in base ad un criterio, e precisamente al criterio in base al quale la determinerebbe l’uomo prudente. Essa è medietà tra due eccessi, e inoltre è medietà per il fatto che alcuni eccessi restano al di sotto e altri stanno al di sopra di ciò che si deve, sia nelle passioni sia nelle azioni, mentre la saggezza trova e sceglie sempre la posizione mediana.

-Secondo logion: L'intelletto è qualcosa di divino in confronto con l'uomo, la vita secondo ragione è similmente divina rispetto alla vita umana che non si è esercitata nella riflessione. Quindi non ascoltare coloro che consigliano all'uomo di confinare il suo pensiero, poichè è uomo, alle cose umane, e poichè è mortale, alle cose mortali, ma l'uomo deve, per quanto è in sua facoltà, eternarsi tramite la ricerca solare, e fare di tutto per vivere secondo la parte più nobile che è in lui.

-Terzo logion: E' nel nostro astenerci dagli eccessi che diventiamo temperanti, ed è nell'esserlo divenuti che siamo i più capaci tra noi nell'astenerci; e analogamente per il coraggio: è nell'abituarci a disprezzare la paura e a resistergli che diveniamo coraggiosi, ed è nell'esserlo divenuti che saremo i più in grado di resistere alla paura.

(Christos)
- Logion 1: "Non c’è nobiltà che nell’anima, ed è nel vostro cuore che dovete essere nobili. Ma sappiate che anche così, sarete vulnerabili, poiché la nobiltà è spesso offesa dalla meschinità.”

- Logion 2: I discepoli dissero a Christos: "Maestro, questi emarginati non ci portano nulla, ed Aristotele ci mette in guardia contro quelli che fuggono la città!"
Christos rispose loro:" "Discepoli! Vivete per gli altri anziché attendere che gli altri che vivano per voi. Spetta alla città accogliere gli emarginati, e non agli emarginati aiutare la città.“

- Logion 3: I discepoli chiesero a Christos: "Maestro, dopo che l’Altissimo ha scelto Aristotele per insegnarci, perché occorre che ora scelga te per fare lo stesso? Il messaggio di Aristotele non era completo?”
Allora Christos rispose:" "Amici miei, l’anima è composta di due parti: la comprensione e la conoscenza. Aristotele è venuto a portarvi la comprensione, io sono venuto a portarvi la conoscenza. Tra Aristotele e me c’è la stessa differenza che esiste tra convincere e persuadere.”




Quindi recitarono insieme, sempre a cori alterni, il Salmo sul Bene :

Mi dicevo: Dove troverò il bene,
*se nel mondo esiste tanto male?
Fuggii il male per cercare il bene.
*Mi allontanai dagli altri
perchè non mi contaminassero con il loro male
*Così Cercavo il bene ma non lo trovavo
Lo cercavo nella solitudine, ma non lo trovavo
*Lo cercavo dentro di me, ma non lo trovavo.
E il Signore rispose mandandomi di nuovo in mezzo agli altri.
*Lavorai per dare armonia alla comunità,
e lavorando per eliminare il loro male trovai il bene
*E l'Altissimo riempì il mio cuore di gioia
E le mie mani di doni
*E la mia città di ricchezze.



Terminarono quindi la Compieta con la Preghiera Finale:


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

AMEN


Finito di pregare, si fermò brevemente con i confratelli per un saluto prima di ritirarsi per la notte
Jalisse
Jalisse
Confessore dell'Abate
Confessore dell'Abate

Messaggi : 8723
Data d'iscrizione : 10.11.14
Località nei RR : Volterra

Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Pamelita Mer Mag 06, 2015 11:23 pm

Madre a seguiva il nuovo cappellano nella recita delle preghiere serali .

inizio dall'invocazione di introduzione:

"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


All'invocazione seguì la recita, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.



Lesse quindi i Logia di Aristotele e Christos:

I Logia

(Aristotele)
-Primo logion: La saggezza, dunque, è una disposizione ad agire attraverso una medietà in rapporto a noi, determinata in base ad un criterio, e precisamente al criterio in base al quale la determinerebbe l’uomo prudente. Essa è medietà tra due eccessi, e inoltre è medietà per il fatto che alcuni eccessi restano al di sotto e altri stanno al di sopra di ciò che si deve, sia nelle passioni sia nelle azioni, mentre la saggezza trova e sceglie sempre la posizione mediana.

-Secondo logion: L'intelletto è qualcosa di divino in confronto con l'uomo, la vita secondo ragione è similmente divina rispetto alla vita umana che non si è esercitata nella riflessione. Quindi non ascoltare coloro che consigliano all'uomo di confinare il suo pensiero, poichè è uomo, alle cose umane, e poichè è mortale, alle cose mortali, ma l'uomo deve, per quanto è in sua facoltà, eternarsi tramite la ricerca solare, e fare di tutto per vivere secondo la parte più nobile che è in lui.

-Terzo logion: E' nel nostro astenerci dagli eccessi che diventiamo temperanti, ed è nell'esserlo divenuti che siamo i più capaci tra noi nell'astenerci; e analogamente per il coraggio: è nell'abituarci a disprezzare la paura e a resistergli che diveniamo coraggiosi, ed è nell'esserlo divenuti che saremo i più in grado di resistere alla paura.

(Christos)
- Logion 1: "Non c’è nobiltà che nell’anima, ed è nel vostro cuore che dovete essere nobili. Ma sappiate che anche così, sarete vulnerabili, poiché la nobiltà è spesso offesa dalla meschinità.”

- Logion 2: I discepoli dissero a Christos: "Maestro, questi emarginati non ci portano nulla, ed Aristotele ci mette in guardia contro quelli che fuggono la città!"
Christos rispose loro:" "Discepoli! Vivete per gli altri anziché attendere che gli altri che vivano per voi. Spetta alla città accogliere gli emarginati, e non agli emarginati aiutare la città.“

- Logion 3: I discepoli chiesero a Christos: "Maestro, dopo che l’Altissimo ha scelto Aristotele per insegnarci, perché occorre che ora scelga te per fare lo stesso? Il messaggio di Aristotele non era completo?”
Allora Christos rispose:" "Amici miei, l’anima è composta di due parti: la comprensione e la conoscenza. Aristotele è venuto a portarvi la comprensione, io sono venuto a portarvi la conoscenza. Tra Aristotele e me c’è la stessa differenza che esiste tra convincere e persuadere.”




Quindi recitarono insieme, sempre a cori alterni, il salmo sul bene :

Mi dicevo: Dove troverò il bene,
*se nel mondo esiste tanto male?
Fuggii il male per cercare il bene.
*Mi allontanai dagli altri
perchè non mi contaminassero con il loro male
*Così Cercavo il bene ma non lo trovavo
Lo cercavo nella solitudine, ma non lo trovavo
*Lo cercavo dentro di me, ma non lo trovavo.
E il Signore rispose mandandomi di nuovo in mezzo agli altri.
*Lavorai per dare armonia alla comunità,
e lavorando per eliminare il loro male trovai il bene
*E l'Altissimo riempì il mio cuore di gioia
E le mie mani di doni
*E la mia città di ricchezze.



Terminarono quindi la Compieta con la preghiera finale:


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

AMEN


Finite le preghiere della notte, salutò i confratelli e si ritirò a riposare nella sua cella.
Pamelita
Pamelita
Badessa
Badessa

Messaggi : 11514
Data d'iscrizione : 28.08.12
Località nei RR : Milano ( ducato di Milano)

Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Ospite Gio Mag 07, 2015 9:24 pm

Dopo aver festeggiato allegramente in refettorio i primi sei mesi di Padre Samuele come Abate della famiglia cistercense di Fornovo, con ancora in bocca il dolce sapore dei deliziosi dolci di Madre Pamela, si recò insieme ai confratelli in Cappella per la recita della Compieta.


Aprì la preghiera con l'Invocazione di introduzione:


"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."



All'invocazione seguì la recita, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.



Quindi lesse I Logia di Aristotele e Christos:

(Aristotele)
-Decimo logion: L'uomo è un essere vivente che possiede la parola e un animale politico. L'umanità è offerta all'uomo solo in potenza, egli deve poi trasformarla in atto e ciò avviene attraverso la partecipazione alla vita politica della città. La parola assume allora una dimensione fondamentale, consente alla città di esistere. Quindi, per vivere al di fuori della città bisogna essere o una bestia o Dio.

-Undicesimo logion: Solo il credente filosofo tiene i suoi occhi fissi sulla natura delle cose e sul divino, come un buon pilota che, dopo aver ancorato i principi
della sua vita alle realtà eterne e immutabili, naviga in pace e vive in un costante confronto con se stesso. Egli è un contemplativo, anche se radicato nella vita della città, in virtù di quella scienza che è la saggezza, che offre l'opportunità di compiere qualsiasi impresa se ci si affida ad essa.

-Dodicesimo logion: Il politico deve conoscere la giustizia in sé per determinare cosa siano la giustizia e il bene. La giustizia in sé è legata agli esseri superiori esistenti di per sé, secondo la loro natura eterna. La giustizia non deve essere ridotta ai diritti positivi, molteplici e mutevoli, poichè la sua portata è universale, altrimenti non si avrebbe un appropriato concetto di giustizia eterna. Quale flagello è più terribile dell'ingiustizia che ha le armi sempre in pugno?

(Christos)
-Logion 10: E per quanto riguarda l'atteggiamento da avere riguardo la vita di tutti i giorni, Christos scandì: "Non aspettatevi nulla di più dalla vita. Non come disincantati, ma come coloro che sanno che sempre, tutto, è infinitamente dato loro.”

-Logion 11: E quando si chiedeva a Christos come si potesse trovare la felicità, il profeta rispondeva: "La felicità risiede nelle cose semplici, e non nei ragionamenti complicati che rendono la gente infelice. Infatti come essere felici quando ci si interroga su un mistero che Dio ha fatto così complesso che lo capiremo soltanto una volta arrivati nel Sole.”

-Logion 12: "La luce del sole dissiperà allora i nostri timori, i nostri dubbi, le nostre angosce, le nostre domande, i nostri odi ed i nostri dispiaceri. Il suo calore ci toglierà dal disagio e dal freddo.”



Recitarono poi, a cori alterni il Salmo sulla temperanza:

Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,
*tempra con il fuoco il cuore e la mente.
Non siedo con gli uomini che non hanno freno
*e non frequento gli intemperanti.
Mi accosto ai beni che ci hai dato con sobrietà
*e godo di loro, Signore,
per far risuonare voci di lode
*e per narrare tutte le tue meraviglie.
Il mio piede sta sulla terra salda
*e le passioni non lo faranno scivolare.


Infine conclusero la preghiera con la Preghiera finale:

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Finita la recita della Compieta, ognuno raggiunse la propria cella per il meritato riposo.


Ultima modifica di Gian_galeazzo il Gio Mag 07, 2015 9:31 pm - modificato 4 volte.

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Pamelita Gio Mag 07, 2015 9:27 pm

Dopo aver festeggiato allegramente in refettorio i primi sei mesi di Padre Samuele come Abate della famiglia cistercense di Fornovo, si recò insieme ai confratelli in Cappella per la recita della Compieta.


Aprì la preghiera con l'Invocazione di introduzione:


"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."



All'invocazione seguì la recita, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Quindi lesse I Logia di Aristotele e Christos:

(Aristotele)
-Decimo logion: L'uomo è un essere vivente che possiede la parola e un animale politico. L'umanità è offerta all'uomo solo in potenza, egli deve poi trasformarla in atto e ciò avviene attraverso la partecipazione alla vita politica della città. La parola assume allora una dimensione fondamentale, consente alla città di esistere. Quindi, per vivere al di fuori della città bisogna essere o una bestia o Dio.

-Undicesimo logion: Solo il credente filosofo tiene i suoi occhi fissi sulla natura delle cose e sul divino, come un buon pilota che, dopo aver ancorato i principi
della sua vita alle realtà eterne e immutabili, naviga in pace e vive in un costante confronto con se stesso. Egli è un contemplativo, anche se radicato nella vita della città, in virtù di quella scienza che è la saggezza, che offre l'opportunità di compiere qualsiasi impresa se ci si affida ad essa.

-Dodicesimo logion: Il politico deve conoscere la giustizia in sé per determinare cosa siano la giustizia e il bene. La giustizia in sé è legata agli esseri superiori esistenti di per sé, secondo la loro natura eterna. La giustizia non deve essere ridotta ai diritti positivi, molteplici e mutevoli, poichè la sua portata è universale, altrimenti non si avrebbe un appropriato concetto di giustizia eterna. Quale flagello è più terribile dell'ingiustizia che ha le armi sempre in pugno?

(Christos)
-Logion 10: E per quanto riguarda l'atteggiamento da avere riguardo la vita di tutti i giorni, Christos scandì: "Non aspettatevi nulla di più dalla vita. Non come disincantati, ma come coloro che sanno che sempre, tutto, è infinitamente dato loro.”

-Logion 11: E quando si chiedeva a Christos come si potesse trovare la felicità, il profeta rispondeva: "La felicità risiede nelle cose semplici, e non nei ragionamenti complicati che rendono la gente infelice. Infatti come essere felici quando ci si interroga su un mistero che Dio ha fatto così complesso che lo capiremo soltanto una volta arrivati nel Sole.”

-Logion 12: "La luce del sole dissiperà allora i nostri timori, i nostri dubbi, le nostre angosce, le nostre domande, i nostri odi ed i nostri dispiaceri. Il suo calore ci toglierà dal disagio e dal freddo.”



Recitarono poi, a cori alterni il Salmo sulla temperanza:

Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,
*tempra con il fuoco il cuore e la mente.
Non siedo con gli uomini che non hanno freno
*e non frequento gli intemperanti.
Mi accosto ai beni che ci hai dato con sobrietà
*e godo di loro, Signore,
per far risuonare voci di lode
*e per narrare tutte le tue meraviglie.
Il mio piede sta sulla terra salda
*e le passioni non lo faranno scivolare.


Infine conclusero la preghiera con la Preghiera finale

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Finita la recita della Compieta, ognuno raggiunse la propria cella per il meritato riposo.
Pamelita
Pamelita
Badessa
Badessa

Messaggi : 11514
Data d'iscrizione : 28.08.12
Località nei RR : Milano ( ducato di Milano)

Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Jalisse Gio Mag 07, 2015 9:40 pm

Anche Madre Jalisse aver festeggiato allegramente in refettorio i primi sei mesi del fratello Padre Samuele come Abate della famiglia cistercense di Fornovo, si recò insieme ai confratelli in Cappella per la recita della Compieta.


Aprì la preghiera con l'Invocazione di introduzione:


"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."



All'invocazione seguì la recita, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Quindi lesse I Logia di Aristotele e Christos:

(Aristotele)
-Decimo logion: L'uomo è un essere vivente che possiede la parola e un animale politico. L'umanità è offerta all'uomo solo in potenza, egli deve poi trasformarla in atto e ciò avviene attraverso la partecipazione alla vita politica della città. La parola assume allora una dimensione fondamentale, consente alla città di esistere. Quindi, per vivere al di fuori della città bisogna essere o una bestia o Dio.

-Undicesimo logion: Solo il credente filosofo tiene i suoi occhi fissi sulla natura delle cose e sul divino, come un buon pilota che, dopo aver ancorato i principi
della sua vita alle realtà eterne e immutabili, naviga in pace e vive in un costante confronto con se stesso. Egli è un contemplativo, anche se radicato nella vita della città, in virtù di quella scienza che è la saggezza, che offre l'opportunità di compiere qualsiasi impresa se ci si affida ad essa.

-Dodicesimo logion: Il politico deve conoscere la giustizia in sé per determinare cosa siano la giustizia e il bene. La giustizia in sé è legata agli esseri superiori esistenti di per sé, secondo la loro natura eterna. La giustizia non deve essere ridotta ai diritti positivi, molteplici e mutevoli, poichè la sua portata è universale, altrimenti non si avrebbe un appropriato concetto di giustizia eterna. Quale flagello è più terribile dell'ingiustizia che ha le armi sempre in pugno?

(Christos)
-Logion 10: E per quanto riguarda l'atteggiamento da avere riguardo la vita di tutti i giorni, Christos scandì: "Non aspettatevi nulla di più dalla vita. Non come disincantati, ma come coloro che sanno che sempre, tutto, è infinitamente dato loro.”

-Logion 11: E quando si chiedeva a Christos come si potesse trovare la felicità, il profeta rispondeva: "La felicità risiede nelle cose semplici, e non nei ragionamenti complicati che rendono la gente infelice. Infatti come essere felici quando ci si interroga su un mistero che Dio ha fatto così complesso che lo capiremo soltanto una volta arrivati nel Sole.”

-Logion 12: "La luce del sole dissiperà allora i nostri timori, i nostri dubbi, le nostre angosce, le nostre domande, i nostri odi ed i nostri dispiaceri. Il suo calore ci toglierà dal disagio e dal freddo.”



Recitarono poi, a cori alterni il Salmo sulla temperanza:

Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,
*tempra con il fuoco il cuore e la mente.
Non siedo con gli uomini che non hanno freno
*e non frequento gli intemperanti.
Mi accosto ai beni che ci hai dato con sobrietà
*e godo di loro, Signore,
per far risuonare voci di lode
*e per narrare tutte le tue meraviglie.
Il mio piede sta sulla terra salda
*e le passioni non lo faranno scivolare.


Infine conclusero la preghiera con la Preghiera finale

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Finita la recita della Compieta, ognuno raggiunse la propria cella per il meritato riposo.
Jalisse
Jalisse
Confessore dell'Abate
Confessore dell'Abate

Messaggi : 8723
Data d'iscrizione : 10.11.14
Località nei RR : Volterra

Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Ospite Gio Mag 07, 2015 9:40 pm

Era il momento della Compieta, Padre Gian_galeazzo aprì la preghiera con l'Invocazione di introduzione:[/i]

"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."



All'invocazione seguì la recita, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.



Quindi il Cappellano lesse I Logia di Aristotele e Christos:

(Aristotele)
-Decimo logion: L'uomo è un essere vivente che possiede la parola e un animale politico. L'umanità è offerta all'uomo solo in potenza, egli deve poi trasformarla in atto e ciò avviene attraverso la partecipazione alla vita politica della città. La parola assume allora una dimensione fondamentale, consente alla città di esistere. Quindi, per vivere al di fuori della città bisogna essere o una bestia o Dio.

-Undicesimo logion: Solo il credente filosofo tiene i suoi occhi fissi sulla natura delle cose e sul divino, come un buon pilota che, dopo aver ancorato i principi
della sua vita alle realtà eterne e immutabili, naviga in pace e vive in un costante confronto con se stesso. Egli è un contemplativo, anche se radicato nella vita della città, in virtù di quella scienza che è la saggezza, che offre l'opportunità di compiere qualsiasi impresa se ci si affida ad essa.

-Dodicesimo logion: Il politico deve conoscere la giustizia in sé per determinare cosa siano la giustizia e il bene. La giustizia in sé è legata agli esseri superiori esistenti di per sé, secondo la loro natura eterna. La giustizia non deve essere ridotta ai diritti positivi, molteplici e mutevoli, poichè la sua portata è universale, altrimenti non si avrebbe un appropriato concetto di giustizia eterna. Quale flagello è più terribile dell'ingiustizia che ha le armi sempre in pugno?

(Christos)
-Logion 10: E per quanto riguarda l'atteggiamento da avere riguardo la vita di tutti i giorni, Christos scandì: "Non aspettatevi nulla di più dalla vita. Non come disincantati, ma come coloro che sanno che sempre, tutto, è infinitamente dato loro.”

-Logion 11: E quando si chiedeva a Christos come si potesse trovare la felicità, il profeta rispondeva: "La felicità risiede nelle cose semplici, e non nei ragionamenti complicati che rendono la gente infelice. Infatti come essere felici quando ci si interroga su un mistero che Dio ha fatto così complesso che lo capiremo soltanto una volta arrivati nel Sole.”

-Logion 12: "La luce del sole dissiperà allora i nostri timori, i nostri dubbi, le nostre angosce, le nostre domande, i nostri odi ed i nostri dispiaceri. Il suo calore ci toglierà dal disagio e dal freddo.”



Recitarono poi, a cori alterni il Salmo sulla temperanza:

Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,
*tempra con il fuoco il cuore e la mente.
Non siedo con gli uomini che non hanno freno
*e non frequento gli intemperanti.
Mi accosto ai beni che ci hai dato con sobrietà
*e godo di loro, Signore,
per far risuonare voci di lode
*e per narrare tutte le tue meraviglie.
Il mio piede sta sulla terra salda
*e le passioni non lo faranno scivolare.


Infine conclusero la preghiera con la Preghiera finale:

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Finita la recita della Compieta, ognuno raggiunse la propria cella per il meritato riposo.

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  veronica_samantha Gio Mag 07, 2015 10:21 pm


All'invocazione seguì la recita, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.



Quindi lesse I Logia di Aristotele e Christos:

(Aristotele)
-Decimo logion: L'uomo è un essere vivente che possiede la parola e un animale politico. L'umanità è offerta all'uomo solo in potenza, egli deve poi trasformarla in atto e ciò avviene attraverso la partecipazione alla vita politica della città. La parola assume allora una dimensione fondamentale, consente alla città di esistere. Quindi, per vivere al di fuori della città bisogna essere o una bestia o Dio.

-Undicesimo logion: Solo il credente filosofo tiene i suoi occhi fissi sulla natura delle cose e sul divino, come un buon pilota che, dopo aver ancorato i principi
della sua vita alle realtà eterne e immutabili, naviga in pace e vive in un costante confronto con se stesso. Egli è un contemplativo, anche se radicato nella vita della città, in virtù di quella scienza che è la saggezza, che offre l'opportunità di compiere qualsiasi impresa se ci si affida ad essa.

-Dodicesimo logion: Il politico deve conoscere la giustizia in sé per determinare cosa siano la giustizia e il bene. La giustizia in sé è legata agli esseri superiori esistenti di per sé, secondo la loro natura eterna. La giustizia non deve essere ridotta ai diritti positivi, molteplici e mutevoli, poichè la sua portata è universale, altrimenti non si avrebbe un appropriato concetto di giustizia eterna. Quale flagello è più terribile dell'ingiustizia che ha le armi sempre in pugno?

(Christos)
-Logion 10: E per quanto riguarda l'atteggiamento da avere riguardo la vita di tutti i giorni, Christos scandì: "Non aspettatevi nulla di più dalla vita. Non come disincantati, ma come coloro che sanno che sempre, tutto, è infinitamente dato loro.”

-Logion 11: E quando si chiedeva a Christos come si potesse trovare la felicità, il profeta rispondeva: "La felicità risiede nelle cose semplici, e non nei ragionamenti complicati che rendono la gente infelice. Infatti come essere felici quando ci si interroga su un mistero che Dio ha fatto così complesso che lo capiremo soltanto una volta arrivati nel Sole.”

-Logion 12: "La luce del sole dissiperà allora i nostri timori, i nostri dubbi, le nostre angosce, le nostre domande, i nostri odi ed i nostri dispiaceri. Il suo calore ci toglierà dal disagio e dal freddo.”



Recitarono poi, a cori alterni il Salmo sulla temperanza:

Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,
*tempra con il fuoco il cuore e la mente.
Non siedo con gli uomini che non hanno freno
*e non frequento gli intemperanti.
Mi accosto ai beni che ci hai dato con sobrietà
*e godo di loro, Signore,
per far risuonare voci di lode
*e per narrare tutte le tue meraviglie.
Il mio piede sta sulla terra salda
*e le passioni non lo faranno scivolare.


Infine conclusero la preghiera con la Preghiera finale:

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Finita la recita della Compieta, ognuno raggiunse la propria cella per il meritato riposo.
veronica_samantha
veronica_samantha
Deceduti
Deceduti

Messaggi : 584
Data d'iscrizione : 28.12.14
Località nei RR : Repubblica Fiorentina

Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Ospite Ven Mag 08, 2015 10:17 pm

Prima di coricarsi, si riunì con i confratelli nella Cappella per recitare la Compieta.

Iniziò con la lettura dell'invocazione di introduzione:


"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


Quindi, a cori alterni, recitarono l' Inno Alla Divinità onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Seguì la lettura de I Logia:

(Aristotele)
-Tredicesimo logion: La qualità dell'espressione verbale deve essere chiara senza essere banale. Ecco perché dico: possa Dio rivelarmi un giorno il segreto dell'universo, allora davanti a Lui, giuro di farmi monaco.

- Quattordicesimo logion: E' per il loro carattere che gli uomini sono quel che sono, ma è per le loro azioni che essi sono felici, oppure no. E siccome io sono poco portato a suscitare grandi passioni, l'Altissimo dopo di me vi donerà Christos.

Quindicesimo logion: Nello studio delle realtà naturali, io distinguo quattro cause. Prendiamo ad esempio una statua. La causa materiale: è il materiale che costituisce un oggetto, in questo caso il marmo. E'questa causa che rende possibili gli accidenti e le irregolarità degli oggetti. Infatti, la materia "resiste" allo sforzo di dargli una forma. Alla forma si oppongono i vincoli della materia, è lì che si verificano le casualità, gli "accidenti". La causa formale: è la forma che lo scultore dà alla materia. La causa finale: è lo scopo, l'uso che si vuole fare della cosa, è il suo fine. Non accade nulla senza uno scopo. La causa efficiente: è l'attività dello scultore, l'atto di scolpire. Questo perchè per ogni sviluppo si ha bisogno di un motore che possa porlo in essere. La stessa cosa può avere una pluralità di cause, ma non un medesimo senso.

(Christos)
-Logion 13: Sull'amore, Christos diceva a volte: "L'amore è figlio di uno zingaro, che, non ha mai, mai conosciuto una legge." Un giorno, uno di suoi discepoli, innamorato di una bella contadina, si vide respinto da questa... allora Christos disse: "L'amore è figlio della salvazione, che, non ha mai, mai conosciuto una legge."

-Logion 14: A dei miscredenti venuti a contraddirlo, Christos rispose: "Credete in Dio, poiché al di fuori di Dio e della religione, nessuna verità esiste, nessun valore, nessun senso; nulla esiste al di fuori di Dio. In compenso, la sua esistenza è gratuita, dunque, credete in Lui e smettete di interrompermi per cose da poco.

-Logion 15: A degli uomini che si battevano, Christos disse: "Amatevi l’un l’altro, in nome di Dio!"



Si proseguì poi con la recita, a cori alterni, del Salmo sulla giustizia:


Beato l’uomo che confida nel Signore

*e ha fame e sete della giustizia
poichè la discendenza dei giusti sarà benedetta,
*e nella sua casa la giustizia rimane per sempre.
Il Signore appare nelle tenebre come luce per i giusti,
*buono misericordioso e giusto.
Felice l’uomo che amministra ogni cosa con giustizia.
*poichè il giusto non sarà mai dimenticato.
Non temerà annuncio di sventura,
*perchè fermo è il suo cuore che confida nel Signore,
Sicuro è il suo cuore, non ha timore,
*finché trionferà dei suoi nemici.
La sua giustizia rimane per sempre,
*e la sua potenza s’innalza nella gloria.


Concluse la recita della Compieta con la Preghiera finale

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Finita la recita della Compieta, salutati con un sorriso i confratelli, raggiunse la sua cella.

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Pamelita Ven Mag 08, 2015 10:52 pm

Prima di coricarsi, si riunì con i confratelli nella Cappella per recitare la Compieta.

Iniziò con la lettura dell'invocazione di introduzione:


"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


Quindi, a cori alterni, recitarono l' Inno Alla Divinità onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Seguì la lettura de I Logia:

(Aristotele)
-Tredicesimo logion: La qualità dell'espressione verbale deve essere chiara senza essere banale. Ecco perché dico: possa Dio rivelarmi un giorno il segreto dell'universo, allora davanti a Lui, giuro di farmi monaco.

- Quattordicesimo logion: E' per il loro carattere che gli uomini sono quel che sono, ma è per le loro azioni che essi sono felici, oppure no. E siccome io sono poco portato a suscitare grandi passioni, l'Altissimo dopo di me vi donerà Christos.

Quindicesimo logion: Nello studio delle realtà naturali, io distinguo quattro cause. Prendiamo ad esempio una statua. La causa materiale: è il materiale che costituisce un oggetto, in questo caso il marmo. E'questa causa che rende possibili gli accidenti e le irregolarità degli oggetti. Infatti, la materia "resiste" allo sforzo di dargli una forma. Alla forma si oppongono i vincoli della materia, è lì che si verificano le casualità, gli "accidenti". La causa formale: è la forma che lo scultore dà alla materia. La causa finale: è lo scopo, l'uso che si vuole fare della cosa, è il suo fine. Non accade nulla senza uno scopo. La causa efficiente: è l'attività dello scultore, l'atto di scolpire. Questo perchè per ogni sviluppo si ha bisogno di un motore che possa porlo in essere. La stessa cosa può avere una pluralità di cause, ma non un medesimo senso.

(Christos)
-Logion 13: Sull'amore, Christos diceva a volte: "L'amore è figlio di uno zingaro, che, non ha mai, mai conosciuto una legge." Un giorno, uno di suoi discepoli, innamorato di una bella contadina, si vide respinto da questa... allora Christos disse: "L'amore è figlio della salvazione, che, non ha mai, mai conosciuto una legge."

-Logion 14: A dei miscredenti venuti a contraddirlo, Christos rispose: "Credete in Dio, poiché al di fuori di Dio e della religione, nessuna verità esiste, nessun valore, nessun senso; nulla esiste al di fuori di Dio. In compenso, la sua esistenza è gratuita, dunque, credete in Lui e smettete di interrompermi per cose da poco.

-Logion 15: A degli uomini che si battevano, Christos disse: "Amatevi l’un l’altro, in nome di Dio!"



Si proseguì poi con la recita, a cori alterni, del Salmo sulla giustizia:


Beato l’uomo che confida nel Signore

*e ha fame e sete della giustizia
poichè la discendenza dei giusti sarà benedetta,
*e nella sua casa la giustizia rimane per sempre.
Il Signore appare nelle tenebre come luce per i giusti,
*buono misericordioso e giusto.
Felice l’uomo che amministra ogni cosa con giustizia.
*poichè il giusto non sarà mai dimenticato.
Non temerà annuncio di sventura,
*perchè fermo è il suo cuore che confida nel Signore,
Sicuro è il suo cuore, non ha timore,
*finché trionferà dei suoi nemici.
La sua giustizia rimane per sempre,
*e la sua potenza s’innalza nella gloria.


Concluse la recita della Compieta con la Preghiera finale

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Finita la recita della Compieta, salutati con un sorriso i confratelli, raggiunse la sua cella.
Pamelita
Pamelita
Badessa
Badessa

Messaggi : 11514
Data d'iscrizione : 28.08.12
Località nei RR : Milano ( ducato di Milano)

Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Jalisse Ven Mag 08, 2015 11:01 pm

Prima di coricarsi, Madre Jalisse si riunì con i confratelli nella Cappella per recitare la Compieta.

Iniziò con la lettura dell'invocazione di introduzione:


"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


Quindi, a cori alterni, recitarono l' Inno Alla Divinità onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Seguì la lettura de I Logia:

(Aristotele)
-Tredicesimo logion: La qualità dell'espressione verbale deve essere chiara senza essere banale. Ecco perché dico: possa Dio rivelarmi un giorno il segreto dell'universo, allora davanti a Lui, giuro di farmi monaco.

- Quattordicesimo logion: E' per il loro carattere che gli uomini sono quel che sono, ma è per le loro azioni che essi sono felici, oppure no. E siccome io sono poco portato a suscitare grandi passioni, l'Altissimo dopo di me vi donerà Christos.

Quindicesimo logion: Nello studio delle realtà naturali, io distinguo quattro cause. Prendiamo ad esempio una statua. La causa materiale: è il materiale che costituisce un oggetto, in questo caso il marmo. E'questa causa che rende possibili gli accidenti e le irregolarità degli oggetti. Infatti, la materia "resiste" allo sforzo di dargli una forma. Alla forma si oppongono i vincoli della materia, è lì che si verificano le casualità, gli "accidenti". La causa formale: è la forma che lo scultore dà alla materia. La causa finale: è lo scopo, l'uso che si vuole fare della cosa, è il suo fine. Non accade nulla senza uno scopo. La causa efficiente: è l'attività dello scultore, l'atto di scolpire. Questo perchè per ogni sviluppo si ha bisogno di un motore che possa porlo in essere. La stessa cosa può avere una pluralità di cause, ma non un medesimo senso.

(Christos)
-Logion 13: Sull'amore, Christos diceva a volte: "L'amore è figlio di uno zingaro, che, non ha mai, mai conosciuto una legge." Un giorno, uno di suoi discepoli, innamorato di una bella contadina, si vide respinto da questa... allora Christos disse: "L'amore è figlio della salvazione, che, non ha mai, mai conosciuto una legge."

-Logion 14: A dei miscredenti venuti a contraddirlo, Christos rispose: "Credete in Dio, poiché al di fuori di Dio e della religione, nessuna verità esiste, nessun valore, nessun senso; nulla esiste al di fuori di Dio. In compenso, la sua esistenza è gratuita, dunque, credete in Lui e smettete di interrompermi per cose da poco.

-Logion 15: A degli uomini che si battevano, Christos disse: "Amatevi l’un l’altro, in nome di Dio!"



Si proseguì poi con la recita, a cori alterni, del Salmo sulla giustizia:


Beato l’uomo che confida nel Signore

*e ha fame e sete della giustizia
poichè la discendenza dei giusti sarà benedetta,
*e nella sua casa la giustizia rimane per sempre.
Il Signore appare nelle tenebre come luce per i giusti,
*buono misericordioso e giusto.
Felice l’uomo che amministra ogni cosa con giustizia.
*poichè il giusto non sarà mai dimenticato.
Non temerà annuncio di sventura,
*perchè fermo è il suo cuore che confida nel Signore,
Sicuro è il suo cuore, non ha timore,
*finché trionferà dei suoi nemici.
La sua giustizia rimane per sempre,
*e la sua potenza s’innalza nella gloria.


Concluse la recita della Compieta con la Preghiera finale

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Finita la recita della Compieta, salutati con un sorriso i confratelli, raggiunse la sua cella.
Jalisse
Jalisse
Confessore dell'Abate
Confessore dell'Abate

Messaggi : 8723
Data d'iscrizione : 10.11.14
Località nei RR : Volterra

Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Ospite Sab Mag 09, 2015 9:43 pm


Ormai stanco, al termine di una giornata impegnativa, Padre Gian raggiunse i suoi confratelli in Cappella per la recita della Compieta.

Iniziò quindi con la lettura dell'invocazione di introduzione:



"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


Poi recitarono, a cori alterni, l' Inno Alla Divinità onnipotente:


Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Quindi lesse i  Logia di Aristotele e Christos:

I Logia

(Aristotele)
-Sedicesimo logion: Tutta le arti e tutte le ricerche, così come qualsiasi azione o deliberazione frutto di riflessione, tendono, a quanto pare, a qualche bene. Quindi non vi è assolutamente alcuna ragione di definire il bene, questa perfezione virtuosa e luce solare cui si tende in tutte le circostanze.


-Diciassettesimo logion: Colui che sarà inviato dal Logos Supremo per completare la mia opera guiderà l'umanità nella ricerca della divina medietà persino tra le incerte nebbie della futura guerra delle idee. Lui e i suoi successori porranno il loro seggio in una città nel medesimo tempo ideale e dallo spirito universale che irradierà la Fede al di là del Mar Tirreno e brillerà sull'umanità intera.


-Diciottesimo logion: la felicità è una forma di contemplazione che il saggio deve impegnarsi a perseguire.


(Christos)
-Logion 16: Quando parlava della vita, Christos si esaltava: "Densità delle densità, tutto è soltanto densità." o: "Un uomo vale più di tutto ciò che ha fatto, che sia buono o cattivo", o anche: "La vita non vale nulla, nulla, ma io quando tengo nelle mie mani stupite le due piccole mani del mio amico, allora dico nulla, nulla vale la vita!"


-Logion 18: A coloro ai quali l’Altissimo sembrava inaccessibile, anche dopo le dimostrazioni di Aristotele, Christos diceva: "Per avvicinarsi a Dio e alla comprensione dell'universo, l'arte è per voi un mezzo più sicuro che la ragione e la filosofia. Immaginate un corpo in putrefazione, gli intestini marcescenti, gli occhi da carogna, le carni a brandelli... e ditevi che questo corpo è capace d’amare, pensare, sentire, fare l'amore, piangere... ma anche di comporre musica, dipingere affreschi, scrivere poesie... tali opere di cui si può ancora godere oggi.

-Logion 19: Christos disse: "Se vi chiedete; Chi sono io? Da dove vengo? Dove vado? Allora potete anche rispondervi: Io sono io, vengo da casa mia me, e vi ritorno.


Seguì la recita, a cori alterni, del Salmo sull'Amicizia:

Nessuno sceglierebbe di vivere senza amici,
*anche se possedesse tutti gli altri beni.
Gli amici sono necessari nella prosperità come nel bisogno,
*nella giovinezza come nella vecchiaia,
nella vita privata come nella vita pubblica.
*Gli amici sono il più grande dei beni esterni.
L'uomo felice ha bisogno di amici buoni,
*cui donarsi e con i quali condividere i discorsi e il pensiero.
L'amicizia perfetta è solo quella tra persone buone,
*simili nella loro virtù.
L'amicizia fondata sulla virtù è stabile, permanente,
*richiede tempo e consuetudine nella condivisione:
il desiderio di diventare amici può nascere velocemente,
*l'amicizia si forma però con maggiore lentezza.
L'amicizia che stringono tra loro gli uomini buoni è perfetta,
*è stabile come la virtù, e non può essere rovinata dalle calunnie.
Poichè'amicizia è un riflesso dell'Amore di Dio verso di noi
*che gli ci dona amandoci e noi coltiviamo riamandolo a nostra volta.

Chiuse la Compieta con la [b]Preghiera finale
:

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Terminata la recita della Compieta, in silenzio si diresse verso la propria cella per il maritato riposo notturno.

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Pamelita Sab Mag 09, 2015 10:28 pm


Al termine di una giornata impegnativa, raggiunse i suoi confratelli in Cappella per la recita della Compieta.

Iniziò quindi con la lettura dell'invocazione di introduzione:



"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


Poi recitarono, a cori alterni, l' Inno Alla Divinità onnipotente:


Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Quindi lesse i  Logia di Aristotele e Christos:

I Logia

(Aristotele)
-Sedicesimo logion: Tutta le arti e tutte le ricerche, così come qualsiasi azione o deliberazione frutto di riflessione, tendono, a quanto pare, a qualche bene. Quindi non vi è assolutamente alcuna ragione di definire il bene, questa perfezione virtuosa e luce solare cui si tende in tutte le circostanze.


-Diciassettesimo logion: Colui che sarà inviato dal Logos Supremo per completare la mia opera guiderà l'umanità nella ricerca della divina medietà persino tra le incerte nebbie della futura guerra delle idee. Lui e i suoi successori porranno il loro seggio in una città nel medesimo tempo ideale e dallo spirito universale che irradierà la Fede al di là del Mar Tirreno e brillerà sull'umanità intera.


-Diciottesimo logion: la felicità è una forma di contemplazione che il saggio deve impegnarsi a perseguire.


(Christos)
-Logion 16: Quando parlava della vita, Christos si esaltava: "Densità delle densità, tutto è soltanto densità." o: "Un uomo vale più di tutto ciò che ha fatto, che sia buono o cattivo", o anche: "La vita non vale nulla, nulla, ma io quando tengo nelle mie mani stupite le due piccole mani del mio amico, allora dico nulla, nulla vale la vita!"


-Logion 18: A coloro ai quali l’Altissimo sembrava inaccessibile, anche dopo le dimostrazioni di Aristotele, Christos diceva: "Per avvicinarsi a Dio e alla comprensione dell'universo, l'arte è per voi un mezzo più sicuro che la ragione e la filosofia. Immaginate un corpo in putrefazione, gli intestini marcescenti, gli occhi da carogna, le carni a brandelli... e ditevi che questo corpo è capace d’amare, pensare, sentire, fare l'amore, piangere... ma anche di comporre musica, dipingere affreschi, scrivere poesie... tali opere di cui si può ancora godere oggi.

-Logion 19: Christos disse: "Se vi chiedete; Chi sono io? Da dove vengo? Dove vado? Allora potete anche rispondervi: Io sono io, vengo da casa mia me, e vi ritorno.


Seguì la recita, a cori alterni, del Salmo sull'Amicizia:

Nessuno sceglierebbe di vivere senza amici,
*anche se possedesse tutti gli altri beni.
Gli amici sono necessari nella prosperità come nel bisogno,
*nella giovinezza come nella vecchiaia,
nella vita privata come nella vita pubblica.
*Gli amici sono il più grande dei beni esterni.
L'uomo felice ha bisogno di amici buoni,
*cui donarsi e con i quali condividere i discorsi e il pensiero.
L'amicizia perfetta è solo quella tra persone buone,
*simili nella loro virtù.
L'amicizia fondata sulla virtù è stabile, permanente,
*richiede tempo e consuetudine nella condivisione:
il desiderio di diventare amici può nascere velocemente,
*l'amicizia si forma però con maggiore lentezza.
L'amicizia che stringono tra loro gli uomini buoni è perfetta,
*è stabile come la virtù, e non può essere rovinata dalle calunnie.
Poichè'amicizia è un riflesso dell'Amore di Dio verso di noi
*che gli ci dona amandoci e noi coltiviamo riamandolo a nostra volta.

Chiuse la Compieta con la Preghiera finale:

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Terminata la recita della Compieta, in silenzio si diresse verso la propria cella per il maritato riposo notturno.
Pamelita
Pamelita
Badessa
Badessa

Messaggi : 11514
Data d'iscrizione : 28.08.12
Località nei RR : Milano ( ducato di Milano)

Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Ospite Dom Mag 10, 2015 9:56 pm

Prima di raggiungere la sua cella per il meritato riposo al termine di quella piacevolissima Domenica di Maggio, Padre Gian raggiunse i suoi confratelli nella cappella per la recita della Compieta.

[i]Aprì la preghiera con l'invocazione di introduzione:



[b]La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.


alla quale seguì l'Inno Alla Divinità onnipotente, recitata a cori alterni:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.
E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Quindi lesse ai confratelli i Logia dei due Profeti dell'Altissimo:

(Aristotele)
-Diciannovesimo logion: La bellezza sensibile è l'immagine della Bellezza eterna che l'anima ha da sempre contemplato E le cose sono copie delle Idee. la bellezza risulta dalla presenza di certe proporzioni, certe misure e ritmi armoniosi.


-Ventesimo logion: La metafisica è la scienza di ciò che è, in quanto è: l'essere in quanto essere. E'la scienza delle cause prime e anche la scienza di ciò che è,
in quanto è: l'essere in quanto essere.


-Ventunesimo logion: L'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma. La divinità è onnipotente E l'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma

-Ventiduesimo logion: Logos significa, nella mia metafisica, il verbo supremo, il principio creativo e razionale, la ragione del mondo, in quanto contiene in sé le idee eterne, archetipi di tutte le cose.

(Christos)
-Logion 20: E spesso, ritto come un fiammifero, Christos ci rivelava: "Nel cuore dei repressi giace a volte la nostra coerenza."

-Logion 21: "Diffidate delle credenze deviate, amici miei... poiché gli eretici sono come le formiche, ritornano sempre."


Recitarono dunque, insieme, a cori alterni, il Salmo sulla quintessenza:

Spirito divino che soffi sulle cose
*principio di vita e di moto,
eterno ed immutabile.
*Tramite te ogni elemento si unisce e fonde
e l'Onniponte ordina il mondo
*secondo la sua divina volontà.
Ordina anche le nostre vite di creature
*perchè si conformino al Suo divino progetto.


Infine chiuse la Compieta con la Preghiera finale:

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Conclusa la recita della Compieta, salutò l'Abate e i confratelli e si diresse verso la propria cella.


Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Cheyanne Dom Mag 10, 2015 10:42 pm

Prima di raggiungere la sua cella per il meritato riposo al termine di quella piacevolissima Domenica di Maggio, Madre Cheyanne raggiunse i suoi confratelli nella cappella per la recita della Compieta.

Aprì la preghiera con l'Invocazione di Introduzione:



La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.


Alla quale seguì l'Inno Alla Divinità Onnipotente, recitata a cori alterni:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.
E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Quindi lesse ai confratelli i Logia dei due Profeti dell'Altissimo:

(Aristotele)
-Diciannovesimo logion: La bellezza sensibile è l'immagine della Bellezza eterna che l'anima ha da sempre contemplato E le cose sono copie delle Idee. la bellezza risulta dalla presenza di certe proporzioni, certe misure e ritmi armoniosi.


-Ventesimo logion: La metafisica è la scienza di ciò che è, in quanto è: l'essere in quanto essere. E'la scienza delle cause prime e anche la scienza di ciò che è,
in quanto è: l'essere in quanto essere.


-Ventunesimo logion: L'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma. La divinità è onnipotente E l'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma

-Ventiduesimo logion: Logos significa, nella mia metafisica, il verbo supremo, il principio creativo e razionale, la ragione del mondo, in quanto contiene in sé le idee eterne, archetipi di tutte le cose.

(Christos)
-Logion 20: E spesso, ritto come un fiammifero, Christos ci rivelava: "Nel cuore dei repressi giace a volte la nostra coerenza."

-Logion 21: "Diffidate delle credenze deviate, amici miei... poiché gli eretici sono come le formiche, ritornano sempre."


Recitarono dunque, insieme, a cori alterni, il Salmo sulla Quintessenza:

Spirito divino che soffi sulle cose
*principio di vita e di moto,
eterno ed immutabile.
*Tramite te ogni elemento si unisce e fonde
e l'Onniponte ordina il mondo
*secondo la sua divina volontà.
Ordina anche le nostre vite di creature
*perchè si conformino al Suo divino progetto.


Infine chiuse la Compieta con la Preghiera Finale:

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Conclusa la recita della Compieta, salutò l'Abate e i confratelli e si diresse verso la propria cella.
Cheyanne
Cheyanne
Deceduti
Deceduti

Messaggi : 934
Data d'iscrizione : 10.07.14
Località nei RR : Livorno

Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Jalisse Dom Mag 10, 2015 10:47 pm

Prima di coricarsi, Madre Jalisse entrò nella cappella per le preghiere. Iniziò con

l'Invocazione di Introduzione:[/i]


La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.


Alla quale seguì l'Inno Alla Divinità Onnipotente, recitata a cori alterni:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.
E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Quindi lesse ai confratelli i Logia dei due Profeti dell'Altissimo:

(Aristotele)
-Diciannovesimo logion: La bellezza sensibile è l'immagine della Bellezza eterna che l'anima ha da sempre contemplato E le cose sono copie delle Idee. la bellezza risulta dalla presenza di certe proporzioni, certe misure e ritmi armoniosi.


-Ventesimo logion: La metafisica è la scienza di ciò che è, in quanto è: l'essere in quanto essere. E'la scienza delle cause prime e anche la scienza di ciò che è,
in quanto è: l'essere in quanto essere.


-Ventunesimo logion: L'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma. La divinità è onnipotente E l'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma

-Ventiduesimo logion: Logos significa, nella mia metafisica, il verbo supremo, il principio creativo e razionale, la ragione del mondo, in quanto contiene in sé le idee eterne, archetipi di tutte le cose.

(Christos)
-Logion 20: E spesso, ritto come un fiammifero, Christos ci rivelava: "Nel cuore dei repressi giace a volte la nostra coerenza."

-Logion 21: "Diffidate delle credenze deviate, amici miei... poiché gli eretici sono come le formiche, ritornano sempre."


Recitarono dunque, insieme, a cori alterni, il Salmo sulla Quintessenza:

Spirito divino che soffi sulle cose
*principio di vita e di moto,
eterno ed immutabile.
*Tramite te ogni elemento si unisce e fonde
e l'Onniponte ordina il mondo
*secondo la sua divina volontà.
Ordina anche le nostre vite di creature
*perchè si conformino al Suo divino progetto.


Infine chiuse la Compieta con la Preghiera Finale:

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Conclusa la recita della Compieta, salutò i confratelli e si diresse verso la propria cella.
Jalisse
Jalisse
Confessore dell'Abate
Confessore dell'Abate

Messaggi : 8723
Data d'iscrizione : 10.11.14
Località nei RR : Volterra

Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Pamelita Dom Mag 10, 2015 11:26 pm

Prima di raggiungere la sua cella per il meritato riposo , Madre Pamelita raggiunse i suoi confratelli nella cappella per la recita della Compieta.

Aprì la preghiera con l'Invocazione di Introduzione:



La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.


Alla quale seguì l'Inno Alla Divinità Onnipotente, recitata a cori alterni:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.
E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Quindi lesse ai confratelli i Logia dei due Profeti dell'Altissimo:

(Aristotele)
-Diciannovesimo logion: La bellezza sensibile è l'immagine della Bellezza eterna che l'anima ha da sempre contemplato E le cose sono copie delle Idee. la bellezza risulta dalla presenza di certe proporzioni, certe misure e ritmi armoniosi.


-Ventesimo logion: La metafisica è la scienza di ciò che è, in quanto è: l'essere in quanto essere. E'la scienza delle cause prime e anche la scienza di ciò che è,
in quanto è: l'essere in quanto essere.


-Ventunesimo logion: L'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma. La divinità è onnipotente E l'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma

-Ventiduesimo logion: Logos significa, nella mia metafisica, il verbo supremo, il principio creativo e razionale, la ragione del mondo, in quanto contiene in sé le idee eterne, archetipi di tutte le cose.

(Christos)
-Logion 20: E spesso, ritto come un fiammifero, Christos ci rivelava: "Nel cuore dei repressi giace a volte la nostra coerenza."

-Logion 21: "Diffidate delle credenze deviate, amici miei... poiché gli eretici sono come le formiche, ritornano sempre."


Recitarono dunque, insieme, a cori alterni, il Salmo sulla Quintessenza:

Spirito divino che soffi sulle cose
*principio di vita e di moto,
eterno ed immutabile.
*Tramite te ogni elemento si unisce e fonde
e l'Onniponte ordina il mondo
*secondo la sua divina volontà.
Ordina anche le nostre vite di creature
*perchè si conformino al Suo divino progetto.


Infine chiuse la Compieta con la Preghiera Finale:

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Conclusa la recita della Compieta, salutò l'Abate e i confratelli e si diresse verso la propria cella.
Pamelita
Pamelita
Badessa
Badessa

Messaggi : 11514
Data d'iscrizione : 28.08.12
Località nei RR : Milano ( ducato di Milano)

Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Ospite Lun Giu 01, 2015 10:17 pm

Quando ormai la notte era calata su Fornovo, Padre Gian, insieme all'Abate e ai confratelli, raggiunse la cappella per la recita della Compieta

aprendo la preghiera comunitaria con la lettura dell'invocazione di introduzione:



La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.



Seguì l'intonazione, a cori alterni, dell'Inno Alla Divinità è onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.
E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.



Lesse poi i Logia propri del giorno:

(Aristotele)
-Diciannovesimo logion: La bellezza sensibile è l'immagine della Bellezza eterna che l'anima ha da sempre contemplato E le cose sono copie delle Idee. la bellezza risulta dalla presenza di certe proporzioni, certe misure e ritmi armoniosi.


-Ventesimo logion: La metafisica è la scienza di ciò che è, in quanto è: l'essere in quanto essere. E'la scienza delle cause prime e anche la scienza di ciò che è,
in quanto è: l'essere in quanto essere.


-Ventunesimo logion: L'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma. La divinità è onnipotente E l'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma

-Ventiduesimo logion: Logos significa, nella mia metafisica, il verbo supremo, il principio creativo e razionale, la ragione del mondo, in quanto contiene in sé le idee eterne, archetipi di tutte le cose.

(Christos)
-Logion 20: E spesso, ritto come un fiammifero, Christos ci rivelava: "Nel cuore dei repressi giace a volte la nostra coerenza."

-Logion 21: "Diffidate delle credenze deviate, amici miei... poiché gli eretici sono come le formiche, ritornano sempre."



Dopo di che recitarono insieme, sempre a cori alterni, il Salmo sulla quintessenza:

Spirito divino che soffi sulle cose
*principio di vita e di moto,
eterno ed immutabile.
*Tramite te ogni elemento si unisce e fonde
e l'Onniponte ordina il mondo
*secondo la sua divina volontà.
Ordina anche le nostre vite di creature
*perchè si conformino al Suo divino progetto.



Infine terminarono la recita della Compieta con la Preghiera finale al sommo Creatore:

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.


Terminata la recita della Compieta, ciascuno raggiunse la propria cella per il riposo notturno.

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  veronica_samantha Lun Giu 01, 2015 11:20 pm

La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.



Seguì l'intonazione, a cori alterni, dell'Inno Alla Divinità è onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.
E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.



Lesse poi i Logia propri del giorno:

(Aristotele)
-Diciannovesimo logion: La bellezza sensibile è l'immagine della Bellezza eterna che l'anima ha da sempre contemplato E le cose sono copie delle Idee. la bellezza risulta dalla presenza di certe proporzioni, certe misure e ritmi armoniosi.


-Ventesimo logion: La metafisica è la scienza di ciò che è, in quanto è: l'essere in quanto essere. E'la scienza delle cause prime e anche la scienza di ciò che è,
in quanto è: l'essere in quanto essere.


-Ventunesimo logion: L'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma. La divinità è onnipotente E l'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma

-Ventiduesimo logion: Logos significa, nella mia metafisica, il verbo supremo, il principio creativo e razionale, la ragione del mondo, in quanto contiene in sé le idee eterne, archetipi di tutte le cose.

(Christos)
-Logion 20: E spesso, ritto come un fiammifero, Christos ci rivelava: "Nel cuore dei repressi giace a volte la nostra coerenza."

-Logion 21: "Diffidate delle credenze deviate, amici miei... poiché gli eretici sono come le formiche, ritornano sempre."



Dopo di che recitarono insieme, sempre a cori alterni, il Salmo sulla quintessenza:

Spirito divino che soffi sulle cose
*principio di vita e di moto,
eterno ed immutabile.
*Tramite te ogni elemento si unisce e fonde
e l'Onniponte ordina il mondo
*secondo la sua divina volontà.
Ordina anche le nostre vite di creature
*perchè si conformino al Suo divino progetto.



Infine terminarono la recita della Compieta con la Preghiera finale al sommo Creatore:

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.


Terminata la recita della Compieta, ciascuno raggiunse la propria cella per il riposo notturno.
veronica_samantha
veronica_samantha
Deceduti
Deceduti

Messaggi : 584
Data d'iscrizione : 28.12.14
Località nei RR : Repubblica Fiorentina

Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Jalisse Lun Giu 01, 2015 11:39 pm

La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.



Seguì l'intonazione, a cori alterni, dell'Inno Alla Divinità è onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.
E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.



Lesse poi i Logia propri del giorno:

(Aristotele)
-Diciannovesimo logion: La bellezza sensibile è l'immagine della Bellezza eterna che l'anima ha da sempre contemplato E le cose sono copie delle Idee. la bellezza risulta dalla presenza di certe proporzioni, certe misure e ritmi armoniosi.


-Ventesimo logion: La metafisica è la scienza di ciò che è, in quanto è: l'essere in quanto essere. E'la scienza delle cause prime e anche la scienza di ciò che è,
in quanto è: l'essere in quanto essere.


-Ventunesimo logion: L'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma. La divinità è onnipotente E l'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma

-Ventiduesimo logion: Logos significa, nella mia metafisica, il verbo supremo, il principio creativo e razionale, la ragione del mondo, in quanto contiene in sé le idee eterne, archetipi di tutte le cose.

(Christos)
-Logion 20: E spesso, ritto come un fiammifero, Christos ci rivelava: "Nel cuore dei repressi giace a volte la nostra coerenza."

-Logion 21: "Diffidate delle credenze deviate, amici miei... poiché gli eretici sono come le formiche, ritornano sempre."



Dopo di che recitarono insieme, sempre a cori alterni, il Salmo sulla quintessenza:

Spirito divino che soffi sulle cose
*principio di vita e di moto,
eterno ed immutabile.
*Tramite te ogni elemento si unisce e fonde
e l'Onniponte ordina il mondo
*secondo la sua divina volontà.
Ordina anche le nostre vite di creature
*perchè si conformino al Suo divino progetto.



Infine terminarono la recita della Compieta con la Preghiera finale al sommo Creatore:

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.


Terminata la recita della Compieta, ciascuno raggiunse la propria cella per il riposo notturno.
Jalisse
Jalisse
Confessore dell'Abate
Confessore dell'Abate

Messaggi : 8723
Data d'iscrizione : 10.11.14
Località nei RR : Volterra

Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Ospite Mar Giu 02, 2015 11:39 pm

Era ormai giunto il momento della Compieta. Raggiunta la cappella insieme ai confratelli, prima del meritato riposo, prese in mano il Messale e aprì la preghiera con l'Introduzione:

"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onnisciente e Onnipresente.
."



Quindi, insieme, a cori alterni recitarono l' Inno alla Divinità onnipotente

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.



Diede poi lettura ai   Logia propri del giorno:



(Aristotele)
-Primo logion: La saggezza, dunque, è una disposizione ad agire attraverso una medietà in rapporto a noi, determinata in base ad un criterio, e precisamente al criterio in base al quale la determinerebbe l’uomo prudente. Essa è medietà tra due eccessi, e inoltre è medietà per il fatto che alcuni eccessi restano al di sotto e altri stanno al di sopra di ciò che si deve, sia nelle passioni sia nelle azioni, mentre la saggezza trova e sceglie sempre la posizione mediana.

-Secondo logion: L'intelletto è qualcosa di divino in confronto con l'uomo, la vita secondo ragione è similmente divina rispetto alla vita umana che non si è esercitata nella riflessione. Quindi non ascoltare coloro che consigliano all'uomo di confinare il suo pensiero, poichè è uomo, alle cose umane, e poiché è mortale, alle cose mortali, ma l'uomo deve, per quanto è in sua facoltà, eternarsi tramite la ricerca solare, e fare di tutto per vivere secondo la parte più nobile che è in lui.

-Terzo logion: E' nel nostro astenerci dagli eccessi che diventiamo temperanti, ed è nell'esserlo divenuti che siamo i più capaci tra noi nell'astenerci; e analogamente per il coraggio: è nell'abituarci a disprezzare la paura e a resistergli che diveniamo coraggiosi, ed è nell'esserlo divenuti che saremo i più in grado di resistere alla paura.

(Christos)
- Logion 1: "Non c’è nobiltà che nell’anima, ed è nel vostro cuore che dovete essere nobili. Ma sappiate che anche così, sarete vulnerabili, poiché la nobiltà è spesso offesa dalla meschinità.”

- Logion 2: I discepoli dissero a Christos: "Maestro, questi emarginati non ci portano nulla, ed Aristotele ci mette in guardia contro quelli che fuggono la città!"
Christos rispose loro:" "Discepoli! Vivete per gli altri anziché attendere che gli altri che vivano per voi. Spetta alla città accogliere gli emarginati, e non agli emarginati aiutare la città.“

- Logion 3: I discepoli chiesero a Christos: "Maestro, dopo che l’Altissimo ha scelto Aristotele per insegnarci, perché occorre che ora scelga te per fare lo stesso? Il messaggio di Aristotele non era completo?”
Allora Christos rispose:" "Amici miei, l’anima è composta di due parti: la comprensione e la conoscenza. Aristotele è venuto a portarvi la comprensione, io sono venuto a portarvi la conoscenza. Tra Aristotele e me c’è la stessa differenza che esiste tra convincere e persuadere.”




Recitarono di seguito, a cori alterni il salmo sul bene :

Mi dicevo: Dove troverò il bene,
*se nel mondo esiste tanto male?
Fuggii il male per cercare il bene.
*Mi allontanai dagli altri
perchè non mi contaminassero con il loro male
*Così Cercavo il bene ma non lo trovavo
Lo cercavo nella solitudine, ma non lo trovavo
*Lo cercavo dentro di me, ma non lo trovavo.
E il Signore rispose mandandomi di nuovo in mezzo agli altri.
*Lavorai per dare armonia alla comunità,
e lavorando per eliminare il loro male trovai il bene
*E l'Altissimo riempì il mio cuore di gioia
E le mie mani di doni
*E la mia città di ricchezze.



Chiuse infine la Compieta con la preghiera finale:


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

AMEN


Finite le preghiere, tutti si recarono nelle celle per il meritato riposo notturno.

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Ospite Mer Giu 03, 2015 9:16 pm

Ormai calata la notte su Fornovo, Padre Gian, con il Messale in mano, si recò, insieme all'Abate e ai confratelli, in Cappella per la recita della Compieta.


Aprì la preghiera con l'Invocazione di introduzione:


"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."



All'invocazione seguì la recita, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità è onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.



Quindi lesse i Logia propri del giorno:

(Aristotele)
-Decimo logion: L'uomo è un essere vivente che possiede la parola e un animale politico. L'umanità è offerta all'uomo solo in potenza, egli deve poi trasformarla in atto e ciò avviene attraverso la partecipazione alla vita politica della città. La parola assume allora una dimensione fondamentale, consente alla città di esistere. Quindi, per vivere al di fuori della città bisogna essere o una bestia o Dio.

-Undicesimo logion: Solo il credente filosofo tiene i suoi occhi fissi sulla natura delle cose e sul divino, come un buon pilota che, dopo aver ancorato i principi
della sua vita alle realtà eterne e immutabili, naviga in pace e vive in un costante confronto con se stesso. Egli è un contemplativo, anche se radicato nella vita della città, in virtù di quella scienza che è la saggezza, che offre l'opportunità di compiere qualsiasi impresa se ci si affida ad essa.

-Dodicesimo logion: Il politico deve conoscere la giustizia in sé per determinare cosa siano la giustizia e il bene. La giustizia in sé è legata agli esseri superiori esistenti di per sé, secondo la loro natura eterna. La giustizia non deve essere ridotta ai diritti positivi, molteplici e mutevoli, poichè la sua portata è universale, altrimenti non si avrebbe un appropriato concetto di giustizia eterna. Quale flagello è più terribile dell'ingiustizia che ha le armi sempre in pugno?

(Christos)
-Logion 10: E per quanto riguarda l'atteggiamento da avere riguardo la vita di tutti i giorni, Christos scandì: "Non aspettatevi nulla di più dalla vita. Non come disincantati, ma come coloro che sanno che sempre, tutto, è infinitamente dato loro.”

-Logion 11: E quando si chiedeva a Christos come si potesse trovare la felicità, il profeta rispondeva: "La felicità risiede nelle cose semplici, e non nei ragionamenti complicati che rendono la gente infelice. Infatti come essere felici quando ci si interroga su un mistero che Dio ha fatto così complesso che lo capiremo soltanto una volta arrivati nel Sole.”

-Logion 12: "La luce del sole dissiperà allora i nostri timori, i nostri dubbi, le nostre angosce, le nostre domande, i nostri odi ed i nostri dispiaceri. Il suo calore ci toglierà dal disagio e dal freddo.”



Recitarono poi, a cori alterni il Salmo sulla temperanza:

Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,
*tempra con il fuoco il cuore e la mente.
Non siedo con gli uomini che non hanno freno
*e non frequento gli intemperanti.
Mi accosto ai beni che ci hai dato con sobrietà
*e godo di loro, Signore,
per far risuonare voci di lode
*e per narrare tutte le tue meraviglie.
Il mio piede sta sulla terra salda
*e le passioni non lo faranno scivolare.


Infine conclusero la recita della Compieta con la Preghiera finale:

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Finita così la recita della Compieta, ognuno raggiunse la propria cella per il meritato riposo.

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Compieta (prima settimana del mese) - Pagina 2 Empty Re: Compieta (prima settimana del mese)

Messaggio  Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Pagina 2 di 32 Precedente  1, 2, 3 ... 17 ... 32  Successivo

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.