L'Angelus (seconda settimana del mese)
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
alla quale seguì l'Invocazione a Santa Raffaella, Arcangelo della Convinzione:
Raffaella, Arcangelo della Convinzione, *difendici da Asmodeo, demone della lussuria.
Proseguì poi con la proclamazione della Lettura:Ogni uomo era stato posto in una particolare situazione che poteva evolvere, non solo in ragione dei desideri di Dio o del male ispirato dalla creatura senza nome, ma in funzione del modo in cui ogni fratello e ogni sorella disponeva del proprio libero arbitrio e della propria libertà. Le azioni di ciascuno, se non erano riscattate su questa terra, sarebbero state riscattate quando Dio sarebbe venuto a prenderli.
L’evidente verità venne a trasfigurare Raffaella per amore divino. Si mise in ginocchio, in lacrime, e pregò.
Che il Signore, Dio dell’Universo, le dia la forza di servire umilmente e amorevolmente in ogni tempo e in ogni luogo.
Pregò per tutta la notte poi al mattino si alzò, piena di una nuova sicurezza.
Era fiduciosa, Dio era lì con lei, ed ella dimorava in Lui.
Un’aura benefattrice e amorevole brillava ora intorno a lei. Se gli occhi erano e restano incapaci di vederla, l’anima era capace di percepirla poiché l’anima seguiva l’amore, il dono più grande che Dio aveva fatto all’uomo.
Seguì la recita, a cori alterni, del Salmo:
Perché gridi? Le tue grida spargono l’eco nelle montagne e turbano il corso dei fiumi.
*Pietrificano di paura i piccoli di questo mondo e fanno combattere i più saggi.
Ecco il tracciato della tua vita. Quelle tracce sono i tuoi passi.”
* Se quelle tracce sono i miei passi, a chi appartengono le tracce che proseguono a fianco?”
Sono le mie, cammino al tuo fianco da quando sei venuta al mondo.”
*Nei momenti più difficili, ci sono solo due impronte. Perché non c’eri quando avevo bisogno di te?”
Se vedi solo due tracce è perché ti portavo in braccio.
* Te l’ho detto, ma le tue orecchie non volevano ascoltare,
mi sono mostrato a te ma i tuoi occhi non volevano vedere,
* ti ho preso per mano ma non me l’hai stretta;
allora mi sono rivelato al tuo cuore e tu hai creduto.
*Mi hai cercato e mi sono rivelato.
risponderò nel profondo del tuo cuore.
*Se cadi, ti rialzerò
perchè ora sai che sono con te
* fino alla fine dei tempi.
Quindi la Preghiera:
O Dio,
Te in Cui credo,
Te che guidi i miei passi,
Dammi la forza di professare la grandezza del Tuo Nome
Così come l’amore e l’adorazione che provo per Lui.
Inviami il Tuo arcangelo Raffaella, perché cammini al mio fianco,
perché non sia più solo davanti al nemico della mia fede e della mia convinzione.
Che i miei atti obbediscano al mio cuore e che anche la mia mano sinistra segua i comandi della destra.
Che il mio cuore abbia timore di Te.
E ch’io annunci il Tuo Santo Nome.
Dio, degnati di alzare la mano, Perché Raffaella discenda e mi venga in aiuto.
Così sia!
Concluse infine la recita dell'Angelus l'Invocazione finale:
Raffaella, Arcangelo della Convinzione, *difendici da Asmodeo, demone della lussuria.
Finite le preghiere, si recarono tutti insieme in refettorio per il pranzo domenicale.
Leonardo.de.chenot- Oblato
- Messaggi : 1959
Data d'iscrizione : 21.03.13
Località nei RR : Pavia
Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Suonata la campana di mezzodì,Madre Pamela raggiunse l'Abate e i confratelli nella cappella per la recita dell'Angelus.
Aprì la preghiera con l'introduzione:
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
alla quale seguì l'Invocazione a Santa Raffaella, Arcangelo della Convinzione:
Raffaella, Arcangelo della Convinzione, *difendici da Asmodeo, demone della lussuria.
Proseguì poi con la proclamazione della Lettura:
Seguì la recita, a cori alterni, del Salmo:
Perché gridi? Le tue grida spargono l’eco nelle montagne e turbano il corso dei fiumi.
*Pietrificano di paura i piccoli di questo mondo e fanno combattere i più saggi.
Ecco il tracciato della tua vita. Quelle tracce sono i tuoi passi.”
* Se quelle tracce sono i miei passi, a chi appartengono le tracce che proseguono a fianco?”
Sono le mie, cammino al tuo fianco da quando sei venuta al mondo.”
*Nei momenti più difficili, ci sono solo due impronte. Perché non c’eri quando avevo bisogno di te?”
Se vedi solo due tracce è perché ti portavo in braccio.
* Te l’ho detto, ma le tue orecchie non volevano ascoltare,
mi sono mostrato a te ma i tuoi occhi non volevano vedere,
* ti ho preso per mano ma non me l’hai stretta;
allora mi sono rivelato al tuo cuore e tu hai creduto.
*Mi hai cercato e mi sono rivelato.
risponderò nel profondo del tuo cuore.
*Se cadi, ti rialzerò
perchè ora sai che sono con te
* fino alla fine dei tempi.
Quindi la Preghiera:
O Dio,
Te in Cui credo,
Te che guidi i miei passi,
Dammi la forza di professare la grandezza del Tuo Nome
Così come l’amore e l’adorazione che provo per Lui.
Inviami il Tuo arcangelo Raffaella, perché cammini al mio fianco,
perché non sia più solo davanti al nemico della mia fede e della mia convinzione.
Che i miei atti obbediscano al mio cuore e che anche la mia mano sinistra segua i comandi della destra.
Che il mio cuore abbia timore di Te.
E ch’io annunci il Tuo Santo Nome.
Dio, degnati di alzare la mano, Perché Raffaella discenda e mi venga in aiuto.
Così sia!
Concluse infine la recita dell'Angelus l'Invocazione finale:
Raffaella, Arcangelo della Convinzione, *difendici da Asmodeo, demone della lussuria.
Finite le preghiere, si recarono tutti insieme in refettorio per il pranzo domenicale.
Aprì la preghiera con l'introduzione:
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
alla quale seguì l'Invocazione a Santa Raffaella, Arcangelo della Convinzione:
Raffaella, Arcangelo della Convinzione, *difendici da Asmodeo, demone della lussuria.
Proseguì poi con la proclamazione della Lettura:
Ogni uomo era stato posto in una particolare situazione che poteva evolvere, non solo in ragione dei desideri di Dio o del male ispirato dalla creatura senza nome, ma in funzione del modo in cui ogni fratello e ogni sorella disponeva del proprio libero arbitrio e della propria libertà. Le azioni di ciascuno, se non erano riscattate su questa terra, sarebbero state riscattate quando Dio sarebbe venuto a prenderli.
L’evidente verità venne a trasfigurare Raffaella per amore divino. Si mise in ginocchio, in lacrime, e pregò.
Che il Signore, Dio dell’Universo, le dia la forza di servire umilmente e amorevolmente in ogni tempo e in ogni luogo.
Pregò per tutta la notte poi al mattino si alzò, piena di una nuova sicurezza.
Era fiduciosa, Dio era lì con lei, ed ella dimorava in Lui.
Un’aura benefattrice e amorevole brillava ora intorno a lei. Se gli occhi erano e restano incapaci di vederla, l’anima era capace di percepirla poiché l’anima seguiva l’amore, il dono più grande che Dio aveva fatto all’uomo.
Seguì la recita, a cori alterni, del Salmo:
Perché gridi? Le tue grida spargono l’eco nelle montagne e turbano il corso dei fiumi.
*Pietrificano di paura i piccoli di questo mondo e fanno combattere i più saggi.
Ecco il tracciato della tua vita. Quelle tracce sono i tuoi passi.”
* Se quelle tracce sono i miei passi, a chi appartengono le tracce che proseguono a fianco?”
Sono le mie, cammino al tuo fianco da quando sei venuta al mondo.”
*Nei momenti più difficili, ci sono solo due impronte. Perché non c’eri quando avevo bisogno di te?”
Se vedi solo due tracce è perché ti portavo in braccio.
* Te l’ho detto, ma le tue orecchie non volevano ascoltare,
mi sono mostrato a te ma i tuoi occhi non volevano vedere,
* ti ho preso per mano ma non me l’hai stretta;
allora mi sono rivelato al tuo cuore e tu hai creduto.
*Mi hai cercato e mi sono rivelato.
risponderò nel profondo del tuo cuore.
*Se cadi, ti rialzerò
perchè ora sai che sono con te
* fino alla fine dei tempi.
Quindi la Preghiera:
O Dio,
Te in Cui credo,
Te che guidi i miei passi,
Dammi la forza di professare la grandezza del Tuo Nome
Così come l’amore e l’adorazione che provo per Lui.
Inviami il Tuo arcangelo Raffaella, perché cammini al mio fianco,
perché non sia più solo davanti al nemico della mia fede e della mia convinzione.
Che i miei atti obbediscano al mio cuore e che anche la mia mano sinistra segua i comandi della destra.
Che il mio cuore abbia timore di Te.
E ch’io annunci il Tuo Santo Nome.
Dio, degnati di alzare la mano, Perché Raffaella discenda e mi venga in aiuto.
Così sia!
Concluse infine la recita dell'Angelus l'Invocazione finale:
Raffaella, Arcangelo della Convinzione, *difendici da Asmodeo, demone della lussuria.
Finite le preghiere, si recarono tutti insieme in refettorio per il pranzo domenicale.
Pamelita- Badessa
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Località nei RR : Milano ( ducato di Milano)
Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
A mezzogiorno, si aprì la preghiera con l'introduzione:
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
alla quale seguì l'Invocazione a Santa Raffaella, Arcangelo della Convinzione:
Raffaella, Arcangelo della Convinzione, *difendici da Asmodeo, demone della lussuria.
Proseguì poi con la proclamazione della Lettura:
Seguì la recita, a cori alterni, del Salmo:
Perché gridi? Le tue grida spargono l’eco nelle montagne e turbano il corso dei fiumi.
*Pietrificano di paura i piccoli di questo mondo e fanno combattere i più saggi.
Ecco il tracciato della tua vita. Quelle tracce sono i tuoi passi.”
* Se quelle tracce sono i miei passi, a chi appartengono le tracce che proseguono a fianco?”
Sono le mie, cammino al tuo fianco da quando sei venuta al mondo.”
*Nei momenti più difficili, ci sono solo due impronte. Perché non c’eri quando avevo bisogno di te?”
Se vedi solo due tracce è perché ti portavo in braccio.
* Te l’ho detto, ma le tue orecchie non volevano ascoltare,
mi sono mostrato a te ma i tuoi occhi non volevano vedere,
* ti ho preso per mano ma non me l’hai stretta;
allora mi sono rivelato al tuo cuore e tu hai creduto.
*Mi hai cercato e mi sono rivelato.
risponderò nel profondo del tuo cuore.
*Se cadi, ti rialzerò
perchè ora sai che sono con te
* fino alla fine dei tempi.
Quindi la Preghiera:
O Dio,
Te in Cui credo,
Te che guidi i miei passi,
Dammi la forza di professare la grandezza del Tuo Nome
Così come l’amore e l’adorazione che provo per Lui.
Inviami il Tuo arcangelo Raffaella, perché cammini al mio fianco,
perché non sia più solo davanti al nemico della mia fede e della mia convinzione.
Che i miei atti obbediscano al mio cuore e che anche la mia mano sinistra segua i comandi della destra.
Che il mio cuore abbia timore di Te.
E ch’io annunci il Tuo Santo Nome.
Dio, degnati di alzare la mano, Perché Raffaella discenda e mi venga in aiuto.
Così sia!
Concluse infine la recita dell'Angelus l'Invocazione finale:
Raffaella, Arcangelo della Convinzione, *difendici da Asmodeo, demone della lussuria.
Finite le preghiere, si recarono tutti insieme in refettorio per il pranzo domenicale.
"Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.."
alla quale seguì l'Invocazione a Santa Raffaella, Arcangelo della Convinzione:
Raffaella, Arcangelo della Convinzione, *difendici da Asmodeo, demone della lussuria.
Proseguì poi con la proclamazione della Lettura:
Ogni uomo era stato posto in una particolare situazione che poteva evolvere, non solo in ragione dei desideri di Dio o del male ispirato dalla creatura senza nome, ma in funzione del modo in cui ogni fratello e ogni sorella disponeva del proprio libero arbitrio e della propria libertà. Le azioni di ciascuno, se non erano riscattate su questa terra, sarebbero state riscattate quando Dio sarebbe venuto a prenderli.
L’evidente verità venne a trasfigurare Raffaella per amore divino. Si mise in ginocchio, in lacrime, e pregò.
Che il Signore, Dio dell’Universo, le dia la forza di servire umilmente e amorevolmente in ogni tempo e in ogni luogo.
Pregò per tutta la notte poi al mattino si alzò, piena di una nuova sicurezza.
Era fiduciosa, Dio era lì con lei, ed ella dimorava in Lui.
Un’aura benefattrice e amorevole brillava ora intorno a lei. Se gli occhi erano e restano incapaci di vederla, l’anima era capace di percepirla poiché l’anima seguiva l’amore, il dono più grande che Dio aveva fatto all’uomo.
Seguì la recita, a cori alterni, del Salmo:
Perché gridi? Le tue grida spargono l’eco nelle montagne e turbano il corso dei fiumi.
*Pietrificano di paura i piccoli di questo mondo e fanno combattere i più saggi.
Ecco il tracciato della tua vita. Quelle tracce sono i tuoi passi.”
* Se quelle tracce sono i miei passi, a chi appartengono le tracce che proseguono a fianco?”
Sono le mie, cammino al tuo fianco da quando sei venuta al mondo.”
*Nei momenti più difficili, ci sono solo due impronte. Perché non c’eri quando avevo bisogno di te?”
Se vedi solo due tracce è perché ti portavo in braccio.
* Te l’ho detto, ma le tue orecchie non volevano ascoltare,
mi sono mostrato a te ma i tuoi occhi non volevano vedere,
* ti ho preso per mano ma non me l’hai stretta;
allora mi sono rivelato al tuo cuore e tu hai creduto.
*Mi hai cercato e mi sono rivelato.
risponderò nel profondo del tuo cuore.
*Se cadi, ti rialzerò
perchè ora sai che sono con te
* fino alla fine dei tempi.
Quindi la Preghiera:
O Dio,
Te in Cui credo,
Te che guidi i miei passi,
Dammi la forza di professare la grandezza del Tuo Nome
Così come l’amore e l’adorazione che provo per Lui.
Inviami il Tuo arcangelo Raffaella, perché cammini al mio fianco,
perché non sia più solo davanti al nemico della mia fede e della mia convinzione.
Che i miei atti obbediscano al mio cuore e che anche la mia mano sinistra segua i comandi della destra.
Che il mio cuore abbia timore di Te.
E ch’io annunci il Tuo Santo Nome.
Dio, degnati di alzare la mano, Perché Raffaella discenda e mi venga in aiuto.
Così sia!
Concluse infine la recita dell'Angelus l'Invocazione finale:
Raffaella, Arcangelo della Convinzione, *difendici da Asmodeo, demone della lussuria.
Finite le preghiere, si recarono tutti insieme in refettorio per il pranzo domenicale.
Jalisse- Confessore dell'Abate
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Suonata la campana di mezzodì, Madre Pamela raggiunse la cappella per la recita dell'Angelus insieme all'Abate e ai confratelli.
Aprì la preghiera con l'Introduzione:
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Quindi recitarono l'Invocazione all'Arcangelo della Temperanza, San Gabriele:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Seguì la Lettura:
Dopo di che, recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo:
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala
*Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba.
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Quindi insieme innalzarono la Preghiera a San Gabriele Arcangelo:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
La preghiera del mezzogiorno si chiuse con l'Invocazione Finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per il pranzo
Aprì la preghiera con l'Introduzione:
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Quindi recitarono l'Invocazione all'Arcangelo della Temperanza, San Gabriele:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Seguì la Lettura:
Gabriele capì immediatamente che l’ora della caduta di Oanilonia era arrivata.
Decise di andare subito ad avvisare tutti coloro che aveva incontrato e l’aveva seguito sulla via della virtù per salvarli.
Cominciò dall’avvisare il suo amico Alcisde, l’armatore del “Que-Bec”, perché preparasse la barca ad imbarcare tutti quelli che Gabriele avrebbe portato, al fine di salvarli.
Percorse tutte le strade di Oanilonia, dicendo a tutti quelli che conosceva di andare al porto e di imbracarsi sul “Que-Bec”, raccomandandosi di non portare niente che potesse appesantire la braca. Quando tornò al porto accompagnato da quattro orfani, vide Leviatano che, con gli occhi folli di furia e collera, lanciava un’enorme trave sulla barca, che cadendo sulla sua vela lo rese prigioniero della città. Mentre una risata tonante da folle usciva dalla gola di Leviatano, Gabriele, ascoltando solo la sua fede, saltò sul ponte per aiutare a liberare il “Que-Bec”. La trave era molta alta e Gabriele, che era molto forte, propose di fare del suo corpo una scala. Prese un asse, che teneva tra le mani e disse ad uno dei marinai: “Sali sul mio corpo, mi puoi usare come una scala”. Questi riuscì così ad arrampicarsi sino alla trave e liberare la barca. Tutti allora gridarono: “Viva Gabriele che fece del suo corpo una scala, viva il “Que-Bec” libero!”.
Dopo di che, recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo:
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala
*Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba.
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Quindi insieme innalzarono la Preghiera a San Gabriele Arcangelo:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
La preghiera del mezzogiorno si chiuse con l'Invocazione Finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per il pranzo
Pamelita- Badessa
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Località nei RR : Milano ( ducato di Milano)
Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
A mezzodì vi era un'altra preghiera a cui assistette dato che già si trovava da prima lì
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Quindi recitarono l'Invocazione all'Arcangelo della Temperanza, San Gabriele:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
seguì la Lettura:
Dopo di che, recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo:
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala
*Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba.
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Quindi insieme innalzarono la Preghiera a San Gabriele Arcangelo:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
La preghiera del mezzogiorno si chiuse con l'Invocazione Finale
e si alzò anche lei per andare via.
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Quindi recitarono l'Invocazione all'Arcangelo della Temperanza, San Gabriele:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
seguì la Lettura:
Gabriele capì immediatamente che l’ora della caduta di Oanilonia era arrivata.
Decise di andare subito ad avvisare tutti coloro che aveva incontrato e l’aveva seguito sulla via della virtù per salvarli.
Cominciò dall’avvisare il suo amico Alcisde, l’armatore del “Que-Bec”, perché preparasse la barca ad imbarcare tutti quelli che Gabriele avrebbe portato, al fine di salvarli.
Percorse tutte le strade di Oanilonia, dicendo a tutti quelli che conosceva di andare al porto e di imbracarsi sul “Que-Bec”, raccomandandosi di non portare niente che potesse appesantire la braca. Quando tornò al porto accompagnato da quattro orfani, vide Leviatano che, con gli occhi folli di furia e collera, lanciava un’enorme trave sulla barca, che cadendo sulla sua vela lo rese prigioniero della città. Mentre una risata tonante da folle usciva dalla gola di Leviatano, Gabriele, ascoltando solo la sua fede, saltò sul ponte per aiutare a liberare il “Que-Bec”. La trave era molta alta e Gabriele, che era molto forte, propose di fare del suo corpo una scala. Prese un asse, che teneva tra le mani e disse ad uno dei marinai: “Sali sul mio corpo, mi puoi usare come una scala”. Questi riuscì così ad arrampicarsi sino alla trave e liberare la barca. Tutti allora gridarono: “Viva Gabriele che fece del suo corpo una scala, viva il “Que-Bec” libero!”.
Dopo di che, recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo:
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala
*Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba.
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Quindi insieme innalzarono la Preghiera a San Gabriele Arcangelo:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
La preghiera del mezzogiorno si chiuse con l'Invocazione Finale
e si alzò anche lei per andare via.
Jasmine_- Novizio
- Messaggi : 226
Data d'iscrizione : 22.08.15
Località nei RR : Parma
Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Introduzione:[/i]
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Quindi recitarono l'Invocazione all'Arcangelo della Temperanza, San Gabriele:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Seguì la Lettura:
Dopo di che, recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo:
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala
*Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba.
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Quindi insieme innalzarono la Preghiera a San Gabriele Arcangelo:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
La preghiera del mezzogiorno si chiuse con l'Invocazione Finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per il pranzo
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Quindi recitarono l'Invocazione all'Arcangelo della Temperanza, San Gabriele:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Seguì la Lettura:
Gabriele capì immediatamente che l’ora della caduta di Oanilonia era arrivata.
Decise di andare subito ad avvisare tutti coloro che aveva incontrato e l’aveva seguito sulla via della virtù per salvarli.
Cominciò dall’avvisare il suo amico Alcisde, l’armatore del “Que-Bec”, perché preparasse la barca ad imbarcare tutti quelli che Gabriele avrebbe portato, al fine di salvarli.
Percorse tutte le strade di Oanilonia, dicendo a tutti quelli che conosceva di andare al porto e di imbracarsi sul “Que-Bec”, raccomandandosi di non portare niente che potesse appesantire la braca. Quando tornò al porto accompagnato da quattro orfani, vide Leviatano che, con gli occhi folli di furia e collera, lanciava un’enorme trave sulla barca, che cadendo sulla sua vela lo rese prigioniero della città. Mentre una risata tonante da folle usciva dalla gola di Leviatano, Gabriele, ascoltando solo la sua fede, saltò sul ponte per aiutare a liberare il “Que-Bec”. La trave era molta alta e Gabriele, che era molto forte, propose di fare del suo corpo una scala. Prese un asse, che teneva tra le mani e disse ad uno dei marinai: “Sali sul mio corpo, mi puoi usare come una scala”. Questi riuscì così ad arrampicarsi sino alla trave e liberare la barca. Tutti allora gridarono: “Viva Gabriele che fece del suo corpo una scala, viva il “Que-Bec” libero!”.
Dopo di che, recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo:
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala
*Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba.
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Quindi insieme innalzarono la Preghiera a San Gabriele Arcangelo:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
La preghiera del mezzogiorno si chiuse con l'Invocazione Finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per il pranzo
Jalisse- Confessore dell'Abate
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Introduzione:
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Quindi recitarono l'Invocazione all'Arcangelo della Temperanza, San Gabriele:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Seguì la Lettura:
Dopo di che, recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo:
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala
*Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba.
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Quindi insieme innalzarono la Preghiera a San Gabriele Arcangelo:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
La preghiera del mezzogiorno si chiuse con l'Invocazione Finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per il pranzo
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Quindi recitarono l'Invocazione all'Arcangelo della Temperanza, San Gabriele:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Seguì la Lettura:
Gabriele capì immediatamente che l’ora della caduta di Oanilonia era arrivata.
Decise di andare subito ad avvisare tutti coloro che aveva incontrato e l’aveva seguito sulla via della virtù per salvarli.
Cominciò dall’avvisare il suo amico Alcisde, l’armatore del “Que-Bec”, perché preparasse la barca ad imbarcare tutti quelli che Gabriele avrebbe portato, al fine di salvarli.
Percorse tutte le strade di Oanilonia, dicendo a tutti quelli che conosceva di andare al porto e di imbracarsi sul “Que-Bec”, raccomandandosi di non portare niente che potesse appesantire la braca. Quando tornò al porto accompagnato da quattro orfani, vide Leviatano che, con gli occhi folli di furia e collera, lanciava un’enorme trave sulla barca, che cadendo sulla sua vela lo rese prigioniero della città. Mentre una risata tonante da folle usciva dalla gola di Leviatano, Gabriele, ascoltando solo la sua fede, saltò sul ponte per aiutare a liberare il “Que-Bec”. La trave era molta alta e Gabriele, che era molto forte, propose di fare del suo corpo una scala. Prese un asse, che teneva tra le mani e disse ad uno dei marinai: “Sali sul mio corpo, mi puoi usare come una scala”. Questi riuscì così ad arrampicarsi sino alla trave e liberare la barca. Tutti allora gridarono: “Viva Gabriele che fece del suo corpo una scala, viva il “Que-Bec” libero!”.
Dopo di che, recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo:
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala
*Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba.
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Quindi insieme innalzarono la Preghiera a San Gabriele Arcangelo:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
La preghiera del mezzogiorno si chiuse con l'Invocazione Finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per il pranzo
Fuego2806- Visitatore
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Suonata la campana di mezzodì, Madre Pamela raggiunse la cappella per la recita dell'Angelus insieme all'Abate e ai confratelli.
Aprì la preghiera con l'Introduzione:
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Quindi recitarono l'Invocazione all'Arcangelo della Temperanza, San Gabriele:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Seguì la Lettura:
Dopo di che, recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo:
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala
*Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba.
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Quindi insieme innalzarono la Preghiera a San Gabriele Arcangelo:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
La preghiera del mezzogiorno si chiuse con l'Invocazione Finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per il pranzo
Aprì la preghiera con l'Introduzione:
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Quindi recitarono l'Invocazione all'Arcangelo della Temperanza, San Gabriele:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Seguì la Lettura:
Gabriele capì immediatamente che l’ora della caduta di Oanilonia era arrivata.
Decise di andare subito ad avvisare tutti coloro che aveva incontrato e l’aveva seguito sulla via della virtù per salvarli.
Cominciò dall’avvisare il suo amico Alcisde, l’armatore del “Que-Bec”, perché preparasse la barca ad imbarcare tutti quelli che Gabriele avrebbe portato, al fine di salvarli.
Percorse tutte le strade di Oanilonia, dicendo a tutti quelli che conosceva di andare al porto e di imbracarsi sul “Que-Bec”, raccomandandosi di non portare niente che potesse appesantire la braca. Quando tornò al porto accompagnato da quattro orfani, vide Leviatano che, con gli occhi folli di furia e collera, lanciava un’enorme trave sulla barca, che cadendo sulla sua vela lo rese prigioniero della città. Mentre una risata tonante da folle usciva dalla gola di Leviatano, Gabriele, ascoltando solo la sua fede, saltò sul ponte per aiutare a liberare il “Que-Bec”. La trave era molta alta e Gabriele, che era molto forte, propose di fare del suo corpo una scala. Prese un asse, che teneva tra le mani e disse ad uno dei marinai: “Sali sul mio corpo, mi puoi usare come una scala”. Questi riuscì così ad arrampicarsi sino alla trave e liberare la barca. Tutti allora gridarono: “Viva Gabriele che fece del suo corpo una scala, viva il “Que-Bec” libero!”.
Dopo di che, recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo:
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala
*Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba.
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Quindi insieme innalzarono la Preghiera a San Gabriele Arcangelo:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
La preghiera del mezzogiorno si chiuse con l'Invocazione Finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per il pranzo
Pamelita- Badessa
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Località nei RR : Milano ( ducato di Milano)
Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
[b]Introduzione:
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Quindi recitarono l'Invocazione all'Arcangelo della Temperanza, San Gabriele:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Seguì la Lettura:
Dopo di che, recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo:
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala
*Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba.
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Quindi insieme innalzarono la Preghiera a San Gabriele Arcangelo:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
La preghiera del mezzogiorno si chiuse con l'Invocazione Finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per il pranzo
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Quindi recitarono l'Invocazione all'Arcangelo della Temperanza, San Gabriele:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Seguì la Lettura:
Gabriele capì immediatamente che l’ora della caduta di Oanilonia era arrivata.
Decise di andare subito ad avvisare tutti coloro che aveva incontrato e l’aveva seguito sulla via della virtù per salvarli.
Cominciò dall’avvisare il suo amico Alcisde, l’armatore del “Que-Bec”, perché preparasse la barca ad imbarcare tutti quelli che Gabriele avrebbe portato, al fine di salvarli.
Percorse tutte le strade di Oanilonia, dicendo a tutti quelli che conosceva di andare al porto e di imbracarsi sul “Que-Bec”, raccomandandosi di non portare niente che potesse appesantire la braca. Quando tornò al porto accompagnato da quattro orfani, vide Leviatano che, con gli occhi folli di furia e collera, lanciava un’enorme trave sulla barca, che cadendo sulla sua vela lo rese prigioniero della città. Mentre una risata tonante da folle usciva dalla gola di Leviatano, Gabriele, ascoltando solo la sua fede, saltò sul ponte per aiutare a liberare il “Que-Bec”. La trave era molta alta e Gabriele, che era molto forte, propose di fare del suo corpo una scala. Prese un asse, che teneva tra le mani e disse ad uno dei marinai: “Sali sul mio corpo, mi puoi usare come una scala”. Questi riuscì così ad arrampicarsi sino alla trave e liberare la barca. Tutti allora gridarono: “Viva Gabriele che fece del suo corpo una scala, viva il “Que-Bec” libero!”.
Dopo di che, recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo:
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala
*Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba.
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Quindi insieme innalzarono la Preghiera a San Gabriele Arcangelo:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
La preghiera del mezzogiorno si chiuse con l'Invocazione Finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per il pranzo
Jalisse- Confessore dell'Abate
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Suonata la campana di mezzodì, Madre Pamela si recò nella cappella per recitare, insieme all'Abate e ai confratelli, l'Angelus.
Aprì la preghiera con l'Invocazione a San Michele Arcangelo della Giustizia:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Dopo di che lesse la Lettura del giorno:
Recitarono poi insieme, a cori alterni, il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Innalzò quindi la Preghiera all'Altissimo e a San Michele:
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Chiuse la recita dell'Angelus con l'Invocazione Finale a San Michele:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Terminata così la recita dell'Angelus, insieme all'Abate e ai confratelli, lasciò la cappella e si diresse verso il refettorio per il pranzo.
Aprì la preghiera con l'Invocazione a San Michele Arcangelo della Giustizia:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Dopo di che lesse la Lettura del giorno:
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.
Recitarono poi insieme, a cori alterni, il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Innalzò quindi la Preghiera all'Altissimo e a San Michele:
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Chiuse la recita dell'Angelus con l'Invocazione Finale a San Michele:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Terminata così la recita dell'Angelus, insieme all'Abate e ai confratelli, lasciò la cappella e si diresse verso il refettorio per il pranzo.
Pamelita- Badessa
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Dopo di che lesse la Lettura del giorno:
Recitarono poi insieme, a cori alterni, il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Innalzò quindi la Preghiera all'Altissimo e a San Michele:
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Chiuse la recita dell'Angelus con l'Invocazione Finale a San Michele:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Dopo di che lesse la Lettura del giorno:
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.
Recitarono poi insieme, a cori alterni, il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Innalzò quindi la Preghiera all'Altissimo e a San Michele:
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
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Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Leonardo.de.chenot- Oblato
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Dopo di che lesse la Lettura del giorno:
Recitarono poi insieme, a cori alterni, il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Innalzò quindi la Preghiera all'Altissimo e a San Michele:
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Chiuse la recita dell'Angelus con l'Invocazione Finale a San Michele:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Dopo di che lesse la Lettura del giorno:
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.
Recitarono poi insieme, a cori alterni, il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Innalzò quindi la Preghiera all'Altissimo e a San Michele:
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Chiuse la recita dell'Angelus con l'Invocazione Finale a San Michele:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Jalisse- Confessore dell'Abate
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Al suono della campana, si recò nella cappella per recitare, insieme all'Abate e ai confratelli, l'Angelus.
Aprì la preghiera con l'Invocazione a San Michele Arcangelo della Giustizia:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Dopo di che lesse la Lettura del giorno:
Recitarono poi insieme, a cori alterni, il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Innalzò quindi la Preghiera all'Altissimo e a San Michele:
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Chiuse la recita dell'Angelus con l'Invocazione Finale a San Michele:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Terminata così la recita dell'Angelus, insieme all'Abate e ai confratelli, lasciò la cappella.
Aprì la preghiera con l'Invocazione a San Michele Arcangelo della Giustizia:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Dopo di che lesse la Lettura del giorno:
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.
Recitarono poi insieme, a cori alterni, il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Innalzò quindi la Preghiera all'Altissimo e a San Michele:
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Chiuse la recita dell'Angelus con l'Invocazione Finale a San Michele:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Terminata così la recita dell'Angelus, insieme all'Abate e ai confratelli, lasciò la cappella.
Nephti- Oblata
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Suonata la campana di mezzodì, madre Pamela lasciò le proprie occupazioni e raggiunse la cappella per la recita dell'Angelus, insieme all'Abate e ai suoi confratelli.
Aprì la preghiera con la recita, a cori alterni, dell' Introduzione:
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Seguì l'Invocazione a San Silfaele, Arcangelo del Piacere:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.
Passò quindi alla proclamazione della Lettura propria del giorno:
Recitarono, poi, a voci alterne, il Salmo:
Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.
Quindi innalzò la Preghiera a San Silfaele:
San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.
Chiuse la recita dell'Angelus con l' Invocazione finale all'Arcangelo del Piacere:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia
Portata così a termine la recita dell'Angelus, insieme all'Abate e ai confratelli, Madre Pamela lasciò la cappella e si incamminò verso il refettorio dove di lì a poco avrebbero consumato insieme il pranzo.
Aprì la preghiera con la recita, a cori alterni, dell' Introduzione:
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Seguì l'Invocazione a San Silfaele, Arcangelo del Piacere:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.
Passò quindi alla proclamazione della Lettura propria del giorno:
In quei tempi tumultuosi per la città viveva un giovane chiamato Silfaele di Hedon. Sapeva brillare in società, era dotato di talenti in tutte le arti, ma ciò che gli procurava l’ammirazione della sua cerchia era la sua straordinaria capacità di assaporare ogni istante della vita.
[...] Silfaele, re delle notti di Oanilonia, gustava tutti i vini, poi appena titubante cominciava a dare il suo concerto di lira in favore dell’associazione “saggezza riunita di Oane”. Si vedevano allora le torce dei suoi adulatori sconvolti, inviarlo dritto al firmamento.
Spesso l’indomani all’aurora e dopo che aveva trovato nuove fonti di piacere studiando con Colomba, non era raro vedere Silfaele preparare una tisana al capezzale di un Lucifero dai tratti rovinati, nauseati, livido.
“Tu confondi piacere e felicità, mio povero Luc!” lo ammoniva Silf mentre il suo amico si preparava ad una giornata di mortificazioni e autopunizioni di tutti i generi perché come una banderuola folle Lucifero il volubile non cessava di passare da una sete di piacere estremo ad un abbattimento colpevole e deprimente “e così affatichi il tuo corpo molto duramente con incessanti privazioni e eterni eccessi”.
Recitarono, poi, a voci alterne, il Salmo:
Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.
Quindi innalzò la Preghiera a San Silfaele:
San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.
Chiuse la recita dell'Angelus con l' Invocazione finale all'Arcangelo del Piacere:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia
Portata così a termine la recita dell'Angelus, insieme all'Abate e ai confratelli, Madre Pamela lasciò la cappella e si incamminò verso il refettorio dove di lì a poco avrebbero consumato insieme il pranzo.
Pamelita- Badessa
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Aprì la preghiera con la recita dell' Introduzione:
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Seguì l'Invocazione a San Silfaele, Arcangelo del Piacere:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.
Passò quindi alla proclamazione della Lettura propria del giorno:
In quei tempi tumultuosi per la città viveva un giovane chiamato Silfaele di Hedon. Sapeva brillare in società, era dotato di talenti in tutte le arti, ma ciò che gli procurava l’ammirazione della sua cerchia era la sua straordinaria capacità di assaporare ogni istante della vita.
[...] Silfaele, re delle notti di Oanilonia, gustava tutti i vini, poi appena titubante cominciava a dare il suo concerto di lira in favore dell’associazione “saggezza riunita di Oane”. Si vedevano allora le torce dei suoi adulatori sconvolti, inviarlo dritto al firmamento.
Spesso l’indomani all’aurora e dopo che aveva trovato nuove fonti di piacere studiando con Colomba, non era raro vedere Silfaele preparare una tisana al capezzale di un Lucifero dai tratti rovinati, nauseati, livido.
“Tu confondi piacere e felicità, mio povero Luc!” lo ammoniva Silf mentre il suo amico si preparava ad una giornata di mortificazioni e autopunizioni di tutti i generi perché come una banderuola folle Lucifero il volubile non cessava di passare da una sete di piacere estremo ad un abbattimento colpevole e deprimente “e così affatichi il tuo corpo molto duramente con incessanti privazioni e eterni eccessi”.
Recitarono, poi, a voci alterne, il Salmo:
Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.
Quindi innalzò la Preghiera a San Silfaele:
San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.
Chiuse la recita dell'Angelus con l' Invocazione finale all'Arcangelo del Piacere:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia
Portata così a termine la recita dell'Angelus, insieme all'Abate e ai confratelli, Madre Pamela lasciò la cappella e si incamminò verso il refettorio dove di lì a poco avrebbero consumato insieme il pranzo.
Jalisse- Confessore dell'Abate
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Suonata la campana di mezzodì, Madre Pamela lasciò i suoi impegni e raggiunse la cappella per la recita, insieme all'Abate e ai confratelli, dell'Angelus.
Aprì la preghiera con l'Invocazione a Santa Galadriella, Arcangelo della Perseveranza:
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Seguì la Lettura propria del giorno:
Recitarono quindi, insieme, a cori alterni, il Salmo:
Aiutò chi poteva,
*mangiando e bevendo sempre poco,
non possedendo niente per lei.
*Servì il povero ed il debole
dando prova della più grande generosità possibile.
Dopo di che innalzarono a Santa Galadriella la Preghiera:
Santa Galadriella,
angelo della Perseveranza,
infondi anche a noi spirito di pazienza nelle avversità.
Concedici il dono di saper resistere alle tentazioni.
Dacci libertà della passioni dannose,
in modo che possiamo continuare a servire il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze.
Chiuse infine la preghiera con l'Invocazione finale all'Arcangelo della Perseveranza:
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per consumare insieme il pranzo quotidiano.
Aprì la preghiera con l'Invocazione a Santa Galadriella, Arcangelo della Perseveranza:
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Seguì la Lettura propria del giorno:
Durante questi sei giorni Dio si rivolse due volte a lei. La prima mentre una donna era morente per mancanza di cibo. Le disse allora:
- Galadriella, dei sette uomini che incarnano le virtù supreme sei quella che possiede di meno e non senti mai il bisogno, aiuta questa donna per provarmi che incarni bene la perseveranza e sarai ricompensata.
Durante i due giorni che seguirono Galadriella mangiò solamente un tozzo di pane, lasciando il resto della sua razione alla donna che si salvò. Il terzo giorno Dio parlò una nuova volta a Galadriella e gli disse come la prima volta:
- Galadriella, dei sette uomini che incarnano le virtù supreme sei quella che possiede di meno e non provare mai il bisogno, offri ai tuoi compagni tutto ciò che possiedi per provarmi che incarni bene la perseveranza e tu sarai ricompensata.
Galadriella diede allora tutto ciò che possedeva, anche il suo abito, che custodì tuttavia come prestito alla richiesta di una donna. E mangiò grazie all'amicizia dei suoi compagni, ciascuno dei quali le diede un poco di che nutrirsi ogni giorno.
Recitarono quindi, insieme, a cori alterni, il Salmo:
Aiutò chi poteva,
*mangiando e bevendo sempre poco,
non possedendo niente per lei.
*Servì il povero ed il debole
dando prova della più grande generosità possibile.
Dopo di che innalzarono a Santa Galadriella la Preghiera:
Santa Galadriella,
angelo della Perseveranza,
infondi anche a noi spirito di pazienza nelle avversità.
Concedici il dono di saper resistere alle tentazioni.
Dacci libertà della passioni dannose,
in modo che possiamo continuare a servire il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze.
Chiuse infine la preghiera con l'Invocazione finale all'Arcangelo della Perseveranza:
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per consumare insieme il pranzo quotidiano.
Pamelita- Badessa
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Si aprì la preghiera con l'Invocazione a Santa Galadriella, Arcangelo della Perseveranza:
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Seguì la Lettura propria del giorno:
Recitarono quindi, insieme, a cori alterni, il Salmo:
Aiutò chi poteva,
*mangiando e bevendo sempre poco,
non possedendo niente per lei.
*Servì il povero ed il debole
dando prova della più grande generosità possibile.
Dopo di che innalzarono a Santa Galadriella la Preghiera:
Santa Galadriella,
angelo della Perseveranza,
infondi anche a noi spirito di pazienza nelle avversità.
Concedici il dono di saper resistere alle tentazioni.
Dacci libertà della passioni dannose,
in modo che possiamo continuare a servire il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze.
Chiuse infine la preghiera con l'Invocazione finale all'Arcangelo della Perseveranza:
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per consumare insieme il pranzo quotidiano.
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Seguì la Lettura propria del giorno:
Durante questi sei giorni Dio si rivolse due volte a lei. La prima mentre una donna era morente per mancanza di cibo. Le disse allora:
- Galadriella, dei sette uomini che incarnano le virtù supreme sei quella che possiede di meno e non senti mai il bisogno, aiuta questa donna per provarmi che incarni bene la perseveranza e sarai ricompensata.
Durante i due giorni che seguirono Galadriella mangiò solamente un tozzo di pane, lasciando il resto della sua razione alla donna che si salvò. Il terzo giorno Dio parlò una nuova volta a Galadriella e gli disse come la prima volta:
- Galadriella, dei sette uomini che incarnano le virtù supreme sei quella che possiede di meno e non provare mai il bisogno, offri ai tuoi compagni tutto ciò che possiedi per provarmi che incarni bene la perseveranza e tu sarai ricompensata.
Galadriella diede allora tutto ciò che possedeva, anche il suo abito, che custodì tuttavia come prestito alla richiesta di una donna. E mangiò grazie all'amicizia dei suoi compagni, ciascuno dei quali le diede un poco di che nutrirsi ogni giorno.
Recitarono quindi, insieme, a cori alterni, il Salmo:
Aiutò chi poteva,
*mangiando e bevendo sempre poco,
non possedendo niente per lei.
*Servì il povero ed il debole
dando prova della più grande generosità possibile.
Dopo di che innalzarono a Santa Galadriella la Preghiera:
Santa Galadriella,
angelo della Perseveranza,
infondi anche a noi spirito di pazienza nelle avversità.
Concedici il dono di saper resistere alle tentazioni.
Dacci libertà della passioni dannose,
in modo che possiamo continuare a servire il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze.
Chiuse infine la preghiera con l'Invocazione finale all'Arcangelo della Perseveranza:
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per consumare insieme il pranzo quotidiano.
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Al suono della campana, raggiunse la cappella per la recita, insieme all'Abate e ai confratelli, dell'Angelus.
Aprì la preghiera con l'Invocazione a Santa Galadriella, Arcangelo della Perseveranza:
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Seguì la Lettura propria del giorno:
Recitarono quindi, insieme, a cori alterni, il Salmo:
Aiutò chi poteva,
*mangiando e bevendo sempre poco,
non possedendo niente per lei.
*Servì il povero ed il debole
dando prova della più grande generosità possibile.
Dopo di che innalzarono a Santa Galadriella la Preghiera:
Santa Galadriella,
angelo della Perseveranza,
infondi anche a noi spirito di pazienza nelle avversità.
Concedici il dono di saper resistere alle tentazioni.
Dacci libertà della passioni dannose,
in modo che possiamo continuare a servire il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze.
Chiuse infine la preghiera con l'Invocazione finale all'Arcangelo della Perseveranza:
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunse il refettorio assieme all'Abate e ai confratelli.
Aprì la preghiera con l'Invocazione a Santa Galadriella, Arcangelo della Perseveranza:
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Seguì la Lettura propria del giorno:
Durante questi sei giorni Dio si rivolse due volte a lei. La prima mentre una donna era morente per mancanza di cibo. Le disse allora:
- Galadriella, dei sette uomini che incarnano le virtù supreme sei quella che possiede di meno e non senti mai il bisogno, aiuta questa donna per provarmi che incarni bene la perseveranza e sarai ricompensata.
Durante i due giorni che seguirono Galadriella mangiò solamente un tozzo di pane, lasciando il resto della sua razione alla donna che si salvò. Il terzo giorno Dio parlò una nuova volta a Galadriella e gli disse come la prima volta:
- Galadriella, dei sette uomini che incarnano le virtù supreme sei quella che possiede di meno e non provare mai il bisogno, offri ai tuoi compagni tutto ciò che possiedi per provarmi che incarni bene la perseveranza e tu sarai ricompensata.
Galadriella diede allora tutto ciò che possedeva, anche il suo abito, che custodì tuttavia come prestito alla richiesta di una donna. E mangiò grazie all'amicizia dei suoi compagni, ciascuno dei quali le diede un poco di che nutrirsi ogni giorno.
Recitarono quindi, insieme, a cori alterni, il Salmo:
Aiutò chi poteva,
*mangiando e bevendo sempre poco,
non possedendo niente per lei.
*Servì il povero ed il debole
dando prova della più grande generosità possibile.
Dopo di che innalzarono a Santa Galadriella la Preghiera:
Santa Galadriella,
angelo della Perseveranza,
infondi anche a noi spirito di pazienza nelle avversità.
Concedici il dono di saper resistere alle tentazioni.
Dacci libertà della passioni dannose,
in modo che possiamo continuare a servire il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze.
Chiuse infine la preghiera con l'Invocazione finale all'Arcangelo della Perseveranza:
Galadriella, Arcangelo della Perseveranza, *difendici da Azazele, demone dell'avidità.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunse il refettorio assieme all'Abate e ai confratelli.
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Suonata la campana di mezzodì, Madre Pamela raggiunse la cappella per la recita dell'Angelus insieme all'Abate e ai confratelli.
Aprì la preghiera con l'Introduzione:
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Quindi recitarono l'Invocazione all'Arcangelo della Temperanza, San Gabriele:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Seguì la Lettura:
Dopo di che, recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo:
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala
*Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba.
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Quindi insieme innalzarono la Preghiera a San Gabriele Arcangelo:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
La preghiera del mezzogiorno si chiuse con l'Invocazione Finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per il pranzo
Aprì la preghiera con l'Introduzione:
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Quindi recitarono l'Invocazione all'Arcangelo della Temperanza, San Gabriele:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Seguì la Lettura:
Gabriele capì immediatamente che l’ora della caduta di Oanilonia era arrivata.
Decise di andare subito ad avvisare tutti coloro che aveva incontrato e l’aveva seguito sulla via della virtù per salvarli.
Cominciò dall’avvisare il suo amico Alcisde, l’armatore del “Que-Bec”, perché preparasse la barca ad imbarcare tutti quelli che Gabriele avrebbe portato, al fine di salvarli.
Percorse tutte le strade di Oanilonia, dicendo a tutti quelli che conosceva di andare al porto e di imbracarsi sul “Que-Bec”, raccomandandosi di non portare niente che potesse appesantire la braca. Quando tornò al porto accompagnato da quattro orfani, vide Leviatano che, con gli occhi folli di furia e collera, lanciava un’enorme trave sulla barca, che cadendo sulla sua vela lo rese prigioniero della città. Mentre una risata tonante da folle usciva dalla gola di Leviatano, Gabriele, ascoltando solo la sua fede, saltò sul ponte per aiutare a liberare il “Que-Bec”. La trave era molta alta e Gabriele, che era molto forte, propose di fare del suo corpo una scala. Prese un asse, che teneva tra le mani e disse ad uno dei marinai: “Sali sul mio corpo, mi puoi usare come una scala”. Questi riuscì così ad arrampicarsi sino alla trave e liberare la barca. Tutti allora gridarono: “Viva Gabriele che fece del suo corpo una scala, viva il “Que-Bec” libero!”.
Dopo di che, recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo:
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala
*Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba.
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Quindi insieme innalzarono la Preghiera a San Gabriele Arcangelo:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
La preghiera del mezzogiorno si chiuse con l'Invocazione Finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per il pranzo
Pamelita- Badessa
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Aprì la preghiera con l'Introduzione:
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Quindi recitarono l'Invocazione all'Arcangelo della Temperanza, San Gabriele:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Seguì la Lettura:Gabriele capì immediatamente che l’ora della caduta di Oanilonia era arrivata.
Decise di andare subito ad avvisare tutti coloro che aveva incontrato e l’aveva seguito sulla via della virtù per salvarli.
Cominciò dall’avvisare il suo amico Alcisde, l’armatore del “Que-Bec”, perché preparasse la barca ad imbarcare tutti quelli che Gabriele avrebbe portato, al fine di salvarli.
Percorse tutte le strade di Oanilonia, dicendo a tutti quelli che conosceva di andare al porto e di imbracarsi sul “Que-Bec”, raccomandandosi di non portare niente che potesse appesantire la braca. Quando tornò al porto accompagnato da quattro orfani, vide Leviatano che, con gli occhi folli di furia e collera, lanciava un’enorme trave sulla barca, che cadendo sulla sua vela lo rese prigioniero della città. Mentre una risata tonante da folle usciva dalla gola di Leviatano, Gabriele, ascoltando solo la sua fede, saltò sul ponte per aiutare a liberare il “Que-Bec”. La trave era molta alta e Gabriele, che era molto forte, propose di fare del suo corpo una scala. Prese un asse, che teneva tra le mani e disse ad uno dei marinai: “Sali sul mio corpo, mi puoi usare come una scala”. Questi riuscì così ad arrampicarsi sino alla trave e liberare la barca. Tutti allora gridarono: “Viva Gabriele che fece del suo corpo una scala, viva il “Que-Bec” libero!”.
Dopo di che, recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo:
Questo giorno è un giorno totalmente nuovo,
*non è mai esistito e non esisterà mai più.
Prendete dunque questo giorno e fatene una scala
*Per raggiungere le più alte vette.
Non permettete che la fine del giorno
*Vi trovi simili a come eravate all’alba.
Perché domani potrebbe essere il giorno in cui sarete giudicati.
Quindi insieme innalzarono la Preghiera a San Gabriele Arcangelo:
San Gabriele Arcangelo,
angelo della Temperanza,
apri le nostre orecchie
ai dolci avvertimenti
e agli appelli pressanti dell’Altissimo.
Tieniti sempre davanti a noi,
ti scongiuriamo,
affinché comprendiamo bene
la parola di Dio,
affinché lo seguiamo,
affinché gli obbediamo
e adempiamo a ciò che vuole da noi.
Aiutaci a restare svegli,
affinché, quando arriverà,
il Signore non ci trovi addormentati.
La preghiera del mezzogiorno si chiuse con l'Invocazione Finale:
Gabriele, Arcangelo della Temperanza, *difendici da Leviatano, demone dell'Ira.
Terminata così la recita dell'Angelus, raggiunsero insieme il refettorio per il pranzo
Jalisse- Confessore dell'Abate
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
[/quote]
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Dopo di che lesse la Lettura del giorno:Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.
Recitarono poi insieme, a cori alterni, il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Innalzò quindi la Preghiera all'Altissimo e a San Michele:
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Chiuse la recita dell'Angelus con l'Invocazione Finale a San Michele:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Terminata così la recita dell'Angelus, insieme all'Abate e ai confratelli, lasciò la cappella e si diresse verso il refettorio per il pranzo.
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Dopo di che lesse la Lettura del giorno:Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.
Recitarono poi insieme, a cori alterni, il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Innalzò quindi la Preghiera all'Altissimo e a San Michele:
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Chiuse la recita dell'Angelus con l'Invocazione Finale a San Michele:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.
Dopo di che lesse la Lettura del giorno:Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.
Recitarono poi insieme, a cori alterni, il Salmo:
Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.
Innalzò quindi la Preghiera all'Altissimo e a San Michele:
Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.
Chiuse la recita dell'Angelus con l'Invocazione Finale a San Michele:
Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.
Jalisse- Confessore dell'Abate
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Aprì la preghiera con la recita dell' Introduzione:
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Seguì l'Invocazione a San Silfaele, Arcangelo del Piacere:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.
Passò quindi alla proclamazione della Lettura propria del giorno:
In quei tempi tumultuosi per la città viveva un giovane chiamato Silfaele di Hedon. Sapeva brillare in società, era dotato di talenti in tutte le arti, ma ciò che gli procurava l’ammirazione della sua cerchia era la sua straordinaria capacità di assaporare ogni istante della vita.
[...] Silfaele, re delle notti di Oanilonia, gustava tutti i vini, poi appena titubante cominciava a dare il suo concerto di lira in favore dell’associazione “saggezza riunita di Oane”. Si vedevano allora le torce dei suoi adulatori sconvolti, inviarlo dritto al firmamento.
Spesso l’indomani all’aurora e dopo che aveva trovato nuove fonti di piacere studiando con Colomba, non era raro vedere Silfaele preparare una tisana al capezzale di un Lucifero dai tratti rovinati, nauseati, livido.
“Tu confondi piacere e felicità, mio povero Luc!” lo ammoniva Silf mentre il suo amico si preparava ad una giornata di mortificazioni e autopunizioni di tutti i generi perché come una banderuola folle Lucifero il volubile non cessava di passare da una sete di piacere estremo ad un abbattimento colpevole e deprimente “e così affatichi il tuo corpo molto duramente con incessanti privazioni e eterni eccessi”.
Recitarono, poi, a voci alterne, il Salmo:
Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.
Quindi innalzò la Preghiera a San Silfaele:
San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.
Chiuse la recita dell'Angelus con l' Invocazione finale all'Arcangelo del Piacere:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia
Portata così a termine la recita dell'Angelus, insieme all'Abate e ai confratelli, Madre Pamela lasciò la cappella e si incamminò verso il refettorio dove di lì a poco avrebbero consumato insieme il pranzo.
Jalisse- Confessore dell'Abate
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Re: L'Angelus (seconda settimana del mese)
Angelus Domini hominem *protexit in Oanilonia.
Gli umani si erano abbandonati al peccato a tal punto * che Dio aveva deciso di punirli,
tuttavia, sette umani avevano capito * l’errore che avevano commesso.
Ma Dio vide che i sette puri avevano dimostrato che gli umani erano capaci di pentimento e umiltà.
*Li innalzò al sole ed essi furono benedetti da un’eternità di felicità in Paradiso.
Seguì l'Invocazione a San Silfaele, Arcangelo del Piacere:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.
Passò quindi alla proclamazione della Lettura propria del giorno:In quei tempi tumultuosi per la città viveva un giovane chiamato Silfaele di Hedon. Sapeva brillare in società, era dotato di talenti in tutte le arti, ma ciò che gli procurava l’ammirazione della sua cerchia era la sua straordinaria capacità di assaporare ogni istante della vita.
[...] Silfaele, re delle notti di Oanilonia, gustava tutti i vini, poi appena titubante cominciava a dare il suo concerto di lira in favore dell’associazione “saggezza riunita di Oane”. Si vedevano allora le torce dei suoi adulatori sconvolti, inviarlo dritto al firmamento.
Spesso l’indomani all’aurora e dopo che aveva trovato nuove fonti di piacere studiando con Colomba, non era raro vedere Silfaele preparare una tisana al capezzale di un Lucifero dai tratti rovinati, nauseati, livido.
“Tu confondi piacere e felicità, mio povero Luc!” lo ammoniva Silf mentre il suo amico si preparava ad una giornata di mortificazioni e autopunizioni di tutti i generi perché come una banderuola folle Lucifero il volubile non cessava di passare da una sete di piacere estremo ad un abbattimento colpevole e deprimente “e così affatichi il tuo corpo molto duramente con incessanti privazioni e eterni eccessi”.
Recitarono, poi, a voci alterne, il Salmo:
Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.
Quindi innalzò la Preghiera a San Silfaele:
San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.
Chiuse la recita dell'Angelus con l' Invocazione finale all'Arcangelo del Piacere:
Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia
Portata così a termine la recita dell'Angelus, insieme all'Abate e ai confratelli, lasciò la cappella e si incamminò verso il refettorio dove di lì a poco avrebbero consumato insieme il pranzo.
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