Battesimo di Gianlucca

La cappella dell'abbazia sarebbe stata presto testimone di un altro battesimo.
Padre Aster avrebbe battezzato Gianlucca.

Iniziò con la preparazione dell'altare mettendo fiori bianchi segno di purezza dove secondo il suo gusto, stavano meglio



Copri l'altare con una tovaglia ricamata appositamente nella sartoria dell'Abbazia:



Sistemò sull'altare il messale, il calice, le candele e i fiori:



Infine sistemò il Libro delle Virtù sull'ambone





Era tutto pronto!
Lasciò quindi la cappella e torno alle sue occupazioni giornaliere.

Guglielmo arrivato nella cappella di San benedetto non poté fare a meno che ringraziare Pamelita per l'ottimo lavoro che da sempre con solerzia svolge nella preparazione.
IL giovane Gianlucca era già davanti all'altare, in attesa dell'inizio del rito.
Qualche monaco lo seguiva per presenziare a quel lieto evento dell'Abazia.

Ben trovato...- esordì l'anziano monaco -... spero che vada tutto bene...
Appena la madrina si unirà a noi potremo iniziare.

Erano tutti presenti.
Il monaco sorrise i presenti e dopo un rapido cenno col capo fece intuire che la celebrazione del battessimo stava per iniziare.

Fratelli siamo qui riuniti dinnanzi al Dio Aristotelico che è la Causa Finale del Mondo, verso cui tutto procede, per accogliere nella famiglia dei credenti, soli eredi della salvezza del Paradiso il nostro nuovo fratello Gianlucca! - Il tono solenne richiamò ulteriormente l'attenzione dei presenti.

Gianlucca...- continuò rivolgendosi direttamente al ragazzo - ...ti presenti tu con umiltà e cuore contrito di fronte alla Comunità dei Credenti rinunciando ai peccati commessi nella tua vita precedente per seguire con noi un cammino di redenzione?
Chiedi tu il battesimo nella fede Aristotelica ed accetti dunque il dogma e le regole di vita della Santa Chiesa Aristotelica?

Gianlucca non dovette aspettare troppo a lungo, padre Aster entrò nella cappella e si salutarono. - Buongiorno padre, va tutto bene, ma sono un po 'nervoso. Ancora una volta voglio ringraziarti per aver officiato la cerimonia, è stato un piacere imparare con te. - Il ragazzo aveva appena parlato con il monaco quando arrivò la duchessa Aislinn; Gianlucca non poté fare a meno di sorridere quando si rese conto che alla fine sarebbe stata la sua madrina. - Non devi scusarti, Eccellenza, che potresti venire e accettare il mio invito è già un onore e un piacere che non posso ringraziare abbastanza. - Il ragazzo fiorentino prese la mano della duchessa e osò baciarla con delicatezza e rispetto.

Terminati i saluti, la cerimonia è iniziata ufficialmente con le parole di Aster. La sua voce aveva l'autorità e la solennità degli uomini di Dio che prendevano sul serio il loro lavoro. Gianlucca risponde alla domanda: - Sì, mi presento con umiltà davanti a Dio e ai presenti e io oggi rinuncio ai miei peccati e rinasco a nuova vita nella Comunità Aristotelica. Con tutto il cuore lo chiedo. Io ero cieco e brancolavo nel buio, ora vedo la luce, la verità e la via -

Alla risposta del giovane il monaco si apprestò a benedire l'acqua santa segno di purezza rivolgendo lo sguardo verso l'Altissimo.
Noi ti lodiamo, o Dio creatore,
che tra i 4 elementi hai usato l'acqua per dare forma all'universo.
Benedici quest'acqua perchè con essa si rinnovi il prodigio della creazione.
Grazie ad essa il nostro spirito si apra sempre alla vita nuova che Aristotele ci annuncia.

Giunte le mani in segno di preghiera e ringraziamento si rivolse nuovamente al ragazzo.
Credi tu nel Dio Onnipotente, Creatore del Cielo e della Terra, dell'Inferno e del Paradiso, che giudicherà le anime nell'ora della morte e in Aristotele, Suo Primo Profeta, che ci ha insegnato le Leggi e la Divina Sapienza?
Credi nel Secondo Profeta venuto sulla Terra per mostrarci il sentiero del Paradiso, che ha patito il martirio per salvarci, insegnandoci così la vera amicizia. E nella Santa Chiesa Aristotelica, da lui fondata, nella comunione dei Santi, nella Remissione dei Peccati, nella Vita Eterna?

Gianlucca ascoltò attentamente le parole del monaco, sapendo quale fosse la risposta perché l'aveva memorizzato: - Sì, Io Credo. Credo in Dio Onnipotente e nei suoi Profeti, Aristotele e Christos, e nella sua Santa Chiesa -

Dopo aver sorriso al ragazzo si rivolse alla madrina.
Come l'acqua anche il fuoco è uno degli elementi scelti dall'Altissimo per dare vita al mondo. Egli illumina e indica la via.
Aislinn volete voi essere Luce di Gianlucca lungo il lungo e gioioso cammino verso Dio?
Così dicendo le porse la candela ancora spenta che presto sarebbe divenuta il simbolo di guida e fiducia.

Il monaco rispose con tono solenne alla madrina...
Accendi ora la candela perchè la sua luce ti ricordi il compito che assumi nel guidare questo nuovo fedele nella sua vita illuminata da Aristotele.
... e compiuto il gesto proseguì
Che l'Altissimo ti aiuti in questa nuova missione e come questa candela illumina la notte preghiamo perchè tu possa aiutare la parola di Aristotele a portare luce nella fede di questo nuovo fratello!

Avvicinatisi alla fonte benedetta in precedenza la cerimonia proseguiva raggiungendo l'atto vero e proprio
Gianluccca ora tocca la Sacra Acqua, questa limpida acqua laverà ogni tua colpa, purificando la tua anima!

Bagnato il capo del giovane con l'acqua santa il monacò andò a concludere la cerimonia
Gianlucca...- disse con voce solenne -...con quest'acqua io ti battezzo, nel nome della Chiesa Aristotelica e dell'Altissimo, grazie all'intercessione dei Santi ed al Divino Amore.
Sei ora parte della Comunità dei Viventi, perché nel tuo cuore è certa la promessa della vita eterna.
Amen.

Si rivolse infine ai presenti congedandoli
Con la benedizione dell'Altissimo...
Andate in pace

Prima di congedarsi per poter svolgere gli ultimi doveri burocratici si rivolse un ultima volta al giovane
Questo è il sigillo col quale verrai riconosciuto dal popolo come fedele aristotelico.

Il ragazzo ha seguito la cerimonia con emozione perché il momento più importante stava per arrivare. La superficie dell'acqua era come uno specchio in cui poteva vedere la sua faccia; Gianlucca toccò l'acqua e la sua immagine svanì all'istante. Poi Aster immerse la testa con quell'acqua benedetta e pronunciò le solenni parole con cui il ragazzo fiorentino fu battezzato dalla Santa Madre Chiesa.

Poteva ancora sentire la freddezza sulla sua fronte e le sue labbra sorridevano istintivamente di essere finalmente arrivato nella sua vita in quel momento speciale. Il monaco gli consegnò la medaglia aristotelica e il ragazzo se lo mise al collo, sopra i vestiti.

Terminata la cerimonia, il ragazzo ringraziò di nuovo Aster: - Grazie mille per tutto, fratello. È stato un piacere trascorrere queste settimane a Fornovo con i monaci e gli altri studenti ... Tornerò presto quando avrò bisogno di aiuto e di consolazione spirituale. Vi prego di trasmettere i miei ringraziamenti al capitolo e l'abate di Fornovo.- Poi andò alla sua madrina - Duchessa, sai che è un onore sei con me oggi nel mio battesimo, è stato anche un piacere essere il suo scudiero, ho imparato molto con te e spero davvero di poter essere al tuo servizio per molti altri anni con il resto dei miei compagni Aquilae. - Dopo che il ragazzo si accorse che c'era un'altra persona nella cappella, una donna che sembrava essere un monaco di Fornovo, ma aveva un anello d'oro al dito come vescovi: - Buongiorno... sorella - Gianlucca sorrise nervosamente, non sapendo se trattarla come monaco o vescovo.