L'arrivo di Daygar II
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L'arrivo di Daygar II
Daygar II Gio Mar 03, 2011 2:38 pm
Un cavallo nero e un cavaliere coperto da un mantello color carbone avanzavano al passo nella fosca e grigia giornata, dirigendosi verso l'abbazia di Fornovo.
Di tanto in tanto il giovane cavaliere tirava fuori una pergamena e dava un'occhiata, prima di ripiegarla e nasconderla nel mantello.
Poche ore dopo, quando il sole avrebbe passato appena la culminazione, se ci fosse stato, il giovane si trovò davanti alle mura del complesso di edifici e cominciò a girarci attorno fino a trovare un portone. Smontò da cavallo e bussò forte alla porta.
Di tanto in tanto il giovane cavaliere tirava fuori una pergamena e dava un'occhiata, prima di ripiegarla e nasconderla nel mantello.
Poche ore dopo, quando il sole avrebbe passato appena la culminazione, se ci fosse stato, il giovane si trovò davanti alle mura del complesso di edifici e cominciò a girarci attorno fino a trovare un portone. Smontò da cavallo e bussò forte alla porta.
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Re: L'arrivo di Daygar II
coccodema Ven Mar 04, 2011 11:21 am
Forti colpi attirarono la sua attenzione. Si avvicinò al portone e chiese
Chi è?
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Re: L'arrivo di Daygar II
Daygar II Ven Mar 04, 2011 8:27 pm
Sono Nicolò Leone Arnod d'Introd, Barone di Roccascalegna, sono stato indirizzato qui da Sua Eccellenza Monsignor Giovanni Matteo Colonna, ma se mi fate entrare magari potrò illustarvi la questione in una maniera più comoda!
Gridò il cavaliere al portone.
Gridò il cavaliere al portone.
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Re: L'arrivo di Daygar II
coccodema Sab Mar 05, 2011 2:52 pm
Si scostò dalla porta facendo accomodare il cavaliere in portineria
Sedetevi e mettetevi comodo. Sono Monsignor Cristina Cocca De' Giustiniani Pucci e sono curiosa di sentire la vostra storia
Sorridendo si mise di fronte al messere pronta ad ascoltarlo
Sedetevi e mettetevi comodo. Sono Monsignor Cristina Cocca De' Giustiniani Pucci e sono curiosa di sentire la vostra storia
Sorridendo si mise di fronte al messere pronta ad ascoltarlo
coccodema- Ritirati
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Re: L'arrivo di Daygar II
Daygar II Sab Mar 05, 2011 7:18 pm
Quando vide la porta aprirsi, Nicolò scivolò oltre la soglia avvertenzo i piacevole calore della stanza. Si trovò davanti una donna, non se lo aspettava. Comunque si sedette su una poltrona semplice ma comoda, di fronte alla donna e cominciò a narrare:
Bè - disse schiarendosi la voce - la mia storia in realtà è proprio quello che mi conduce qui. Nacqui ad Avezzano figlio di Enrico III Aleramico d'Introd e Aurora Aleramica dei Lancia nel 1439. Fui educato lontano dai miei genitori presso un istitutore assoldato da mio padre. Non penso sia così importante la mia storia, almeno fino allo scorso anno quando fui convocato da mio padre morente nel castello di Roccascalegna. Quando morì a settembre, ereditai tutto: titolo nobiliare, possedimenti e quindi mi stabilii a Chieti dov'egli viveva. Tuttavia non mi trovai bene e pochi giorni dopo mi trasferii a Sora, dove vivo tutt'ora in un palazzo. In verità non soggiornai molto a Sora, varie peripezie mi trascinarono in Francia dove commisi azioni che è meglio non rivelare. Fuggiasco scappai prima in Spagna e quindi tornai in terra italica arrivando a Chiavari. Qui fui condotto a battesimo. Partii poco tempo dopo per una spedizione bellica ma una notte sognai una luce bianca che mi parlava e mi diceva che il sotto il segno di Aristotele avrei trovato la mia strada. Questo sogno mi sconvolse e mi portò, attraversando ancora altre peripezie, a tornare a Sora dove ritrovai i contatti con Monsignor Colonna, come le ho detto prima. Parlando con lui di questo, egli mi ha indirizzato qui, affinchè fossi indottrinato agli studi sul credo aristotelico in quanto vorrei prendere i voti per poi intraprendere la carriera ecclesiastica.
Con la gola irritata per il tanto parlare, Nicolò smise scrutando l'interlocutrice in volto.
Bè - disse schiarendosi la voce - la mia storia in realtà è proprio quello che mi conduce qui. Nacqui ad Avezzano figlio di Enrico III Aleramico d'Introd e Aurora Aleramica dei Lancia nel 1439. Fui educato lontano dai miei genitori presso un istitutore assoldato da mio padre. Non penso sia così importante la mia storia, almeno fino allo scorso anno quando fui convocato da mio padre morente nel castello di Roccascalegna. Quando morì a settembre, ereditai tutto: titolo nobiliare, possedimenti e quindi mi stabilii a Chieti dov'egli viveva. Tuttavia non mi trovai bene e pochi giorni dopo mi trasferii a Sora, dove vivo tutt'ora in un palazzo. In verità non soggiornai molto a Sora, varie peripezie mi trascinarono in Francia dove commisi azioni che è meglio non rivelare. Fuggiasco scappai prima in Spagna e quindi tornai in terra italica arrivando a Chiavari. Qui fui condotto a battesimo. Partii poco tempo dopo per una spedizione bellica ma una notte sognai una luce bianca che mi parlava e mi diceva che il sotto il segno di Aristotele avrei trovato la mia strada. Questo sogno mi sconvolse e mi portò, attraversando ancora altre peripezie, a tornare a Sora dove ritrovai i contatti con Monsignor Colonna, come le ho detto prima. Parlando con lui di questo, egli mi ha indirizzato qui, affinchè fossi indottrinato agli studi sul credo aristotelico in quanto vorrei prendere i voti per poi intraprendere la carriera ecclesiastica.
Con la gola irritata per il tanto parlare, Nicolò smise scrutando l'interlocutrice in volto.
Daygar II- Deceduti
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Re: L'arrivo di Daygar II
coccodema Lun Mar 07, 2011 10:50 am
Nobili intenti i Vostri e dalle Vostre parole traspare davvero un desiderio di comunione con l'Altissimo.
Sorrise ricondando quando lei si presentò all'abbazia
Seguitemi, al termine di questo corridoio vi aspetterà una nuova vita e sicuramente non sentirete la mancanza della vecchia
Sorrise ricondando quando lei si presentò all'abbazia
Seguitemi, al termine di questo corridoio vi aspetterà una nuova vita e sicuramente non sentirete la mancanza della vecchia
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