Arrivo di Heria Velle d'Altavilla
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Arrivo di Heria Velle d'Altavilla
In crisi spirituale? In effetti no non ne aveva mai avute, era sicura dell'esistenza dell'Altissimo, ma da anni ormai si limitava a confessarsi e a presenziare alla Messa distrattamente. Allo stesso modo, aveva spesso aperto i libri delle virtù, ma era stata spinta più dalla fame di cultura e dalla sua curiosità, non certo per un afflato del cuore.
Eppure pregava. Aveva anche un libretto di poesie religiose sempre con sè. Ma si era detta sempre poi, poi... non aveva tempo gli impegni politici, gli impegni pubblici...
Qualche tempo prima il suo fedelissimo ed amato servitore aveva azzardato darle un suggerimento: "Marchesa, avreste bisogno di un confessore di fiducia, un... consigliere spirituale"
Infastidita gli aveva risposto "si un giorno magari lo cerco..."
Poi un giorno si era trovata a Parma, nella residenza del Barone. Una città nuova, volti sconosciuti, nessun impegno politico e non molto da fare... troppo tempo per pensare. E quel vuoto che sentiva ormai da tempo immemore, diventa presenza solida e vera.
Un giorno una conoscente riferisce di essere stata di recente all'Abbazia di Fornovo. Velle conosceva benissimo di nome l'Abbazia, essa era un punto di riferimento anche dell'Aristotelismo a sud, ma da Terra di Lavoro sembrava così lontana. Solo ora si rende conto che Fornovo deve essere vicinissima a Parma.
"Quanto tempo ci vuole da qui?" Si era informata.
"Circa sei ore a piedi, con cavallo o carrozza ci vorrà molto meno" le era stato risposto.
Quando Velle decide una cosa è già lì che la fa. Chiede al Barone il permesso di prendere uno dei suoi cavalli per potersi recare all'Abbazia. Il giorno dopo, indossa l'abito più semplice che ha, con un mantello di tela grezza si copre del tutto e senza armi e altri fronzoli si reca all'Abbazia. Solo il sigillo sulla sua mano destra a testimoniare chi ella sia.
Arriva all'Abbazia a metà mattinata. Si siede qualche minuto per riposarsi dalla cavalcata, sorseggia da una sacca qualche goccia d'acqua. Osserva l'imponente edificio immerso nella natura. E la tranquillità e la pace... ancora più profonda di quella provata a Parma la pervade...
Si decide, si alza e bussa. Il pesante maniglione di ferro emette tre forti colpi metallici.
"Sdong sdong sdong"
Eppure pregava. Aveva anche un libretto di poesie religiose sempre con sè. Ma si era detta sempre poi, poi... non aveva tempo gli impegni politici, gli impegni pubblici...
Qualche tempo prima il suo fedelissimo ed amato servitore aveva azzardato darle un suggerimento: "Marchesa, avreste bisogno di un confessore di fiducia, un... consigliere spirituale"
Infastidita gli aveva risposto "si un giorno magari lo cerco..."
Poi un giorno si era trovata a Parma, nella residenza del Barone. Una città nuova, volti sconosciuti, nessun impegno politico e non molto da fare... troppo tempo per pensare. E quel vuoto che sentiva ormai da tempo immemore, diventa presenza solida e vera.
Un giorno una conoscente riferisce di essere stata di recente all'Abbazia di Fornovo. Velle conosceva benissimo di nome l'Abbazia, essa era un punto di riferimento anche dell'Aristotelismo a sud, ma da Terra di Lavoro sembrava così lontana. Solo ora si rende conto che Fornovo deve essere vicinissima a Parma.
"Quanto tempo ci vuole da qui?" Si era informata.
"Circa sei ore a piedi, con cavallo o carrozza ci vorrà molto meno" le era stato risposto.
Quando Velle decide una cosa è già lì che la fa. Chiede al Barone il permesso di prendere uno dei suoi cavalli per potersi recare all'Abbazia. Il giorno dopo, indossa l'abito più semplice che ha, con un mantello di tela grezza si copre del tutto e senza armi e altri fronzoli si reca all'Abbazia. Solo il sigillo sulla sua mano destra a testimoniare chi ella sia.
Arriva all'Abbazia a metà mattinata. Si siede qualche minuto per riposarsi dalla cavalcata, sorseggia da una sacca qualche goccia d'acqua. Osserva l'imponente edificio immerso nella natura. E la tranquillità e la pace... ancora più profonda di quella provata a Parma la pervade...
Si decide, si alza e bussa. Il pesante maniglione di ferro emette tre forti colpi metallici.
"Sdong sdong sdong"
Velle- Visitatore
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Re: Arrivo di Heria Velle d'Altavilla
M.Azzurra sentì qualcuno bussare alla porta.
Si alzò depose il messale e si avvicinò alla finestrella e disse:
Chi è'? Chi Bussa in queste Sante mura?
Attese una risposta.
Si alzò depose il messale e si avvicinò alla finestrella e disse:
Chi è'? Chi Bussa in queste Sante mura?
Attese una risposta.
m.azzurra- Monaca Cistercense
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Re: Arrivo di Heria Velle d'Altavilla
Una voce le rispose quasi subito.
"Il mio nome è Heria Velle d'Altavilla, Mar..." decise che il titolo non era importante in quel luogo, ma allungò la mano che indossava il sigillo con inciso il suo nome verso la finestrella, per mostrare che le sue parole corrispondevano a verità.
"Cerco Dio".
La frase le era uscita spontanea e naturale, visto che era la verità; eppure si rendeva conto che doveva suonare così terribilmente stupida. Si affrettò allora a cercare di spiegarsi meglio.
"Cioè io intendevo dire..."
Decisamente avrebbe preferito affrontare in un comizio politico un'intera piazza piena di avversari politici pronti a fare a brandelli lei e il suo programma che essere lì e provare spiegare a quella donna di fede, quello che non era chiaro nemmeno a lei.
"... si dicono, che tenete dei corsi di teologia, dove spiegate le materie della fede... io mi chiedevo se si potesse avere informazioni a riguardo.
Terminò la frase lì sperando che la voce al di là del portone avesse la bontà e la pazienza, di completare da sè quello che mancava nel suo discorso sconclusionato.
"Il mio nome è Heria Velle d'Altavilla, Mar..." decise che il titolo non era importante in quel luogo, ma allungò la mano che indossava il sigillo con inciso il suo nome verso la finestrella, per mostrare che le sue parole corrispondevano a verità.
"Cerco Dio".
La frase le era uscita spontanea e naturale, visto che era la verità; eppure si rendeva conto che doveva suonare così terribilmente stupida. Si affrettò allora a cercare di spiegarsi meglio.
"Cioè io intendevo dire..."
Decisamente avrebbe preferito affrontare in un comizio politico un'intera piazza piena di avversari politici pronti a fare a brandelli lei e il suo programma che essere lì e provare spiegare a quella donna di fede, quello che non era chiaro nemmeno a lei.
"... si dicono, che tenete dei corsi di teologia, dove spiegate le materie della fede... io mi chiedevo se si potesse avere informazioni a riguardo.
Terminò la frase lì sperando che la voce al di là del portone avesse la bontà e la pazienza, di completare da sè quello che mancava nel suo discorso sconclusionato.
Velle- Visitatore
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Re: Arrivo di Heria Velle d'Altavilla
Cercate Dio? Siete nel posto adatto. Disse
Vi pregherei però di poggiare le vostre armi nel deposito armi se ne avete perchè nessuno puo entrare in questo posto se ne possiede
Vi pregherei però di poggiare le vostre armi nel deposito armi se ne avete perchè nessuno puo entrare in questo posto se ne possiede
m.azzurra- Monaca Cistercense
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Re: Arrivo di Heria Velle d'Altavilla
Calò il cappuccio dal viso e scostò il mantello buttandoselo completamente alle spalle.
"Non ho armi con me, come vedete" disse semplicemente.
"Non ho armi con me, come vedete" disse semplicemente.
Velle- Visitatore
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Re: Arrivo di Heria Velle d'Altavilla
Guardò la dama con un sorriso e disse alcune parole di spiegazione, utili per chi entrava:
Bene figliola, vi chiedo di comportarvi sempre educatamente.. Sono certa che rispetterete le regole, ma è mio dovere ricordarlo ai nuovi arrivati.
Vi spiego alcune cose semplici, di chi potreste trovare all'interno della Abbazia, l'Abate è la carica massima, ed al di sotto vi è una gerarchia che ospita Oblati, che dovrete chiamare Fratello o Sorella, oppure i Monaci, che dovrete chiamare Padre o Madre.
E' importante distinguere oblati dai monaci, sono due condizioni differenti l'una dall'altra.
All'interno di un ordine religioso, l'oblato è l'equivalente del diacono, mentre il monaco del sacerdote.
E' tutto chiaro fino a qui?
Bene figliola, vi chiedo di comportarvi sempre educatamente.. Sono certa che rispetterete le regole, ma è mio dovere ricordarlo ai nuovi arrivati.
Vi spiego alcune cose semplici, di chi potreste trovare all'interno della Abbazia, l'Abate è la carica massima, ed al di sotto vi è una gerarchia che ospita Oblati, che dovrete chiamare Fratello o Sorella, oppure i Monaci, che dovrete chiamare Padre o Madre.
E' importante distinguere oblati dai monaci, sono due condizioni differenti l'una dall'altra.
All'interno di un ordine religioso, l'oblato è l'equivalente del diacono, mentre il monaco del sacerdote.
E' tutto chiaro fino a qui?
m.azzurra- Monaca Cistercense
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Re: Arrivo di Heria Velle d'Altavilla
Si... diede una rapida occhiata a chi le stava innanzi per decidere se potesse essere un oblato o un monaco e continuò la frase rispondendo...si sorella. Mi è tutto chiaro.
Attese dunque che ella le desse ulteriori spiegazioni.
Attese dunque che ella le desse ulteriori spiegazioni.
Velle- Visitatore
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Data d'iscrizione : 23.10.12
Re: Arrivo di Heria Velle d'Altavilla
Sorella M.azzurra sorrise e disse:
Bene figliola, se vi è tutto chiaro, ora vi consegnerò le chiavi della vostra cella. Poi, una volta arrivati alla cella, vi indicherò dove andare per iscrivervi ai corsi, e potrete fare un giro e visitare l'abbazia, quando vi sarete sistemata e riposata. Vi auguro di studiare con profitto in questo luogo santo.
Ecco, la chiave della vostra cella
Sorella M.azzurra le indicò il corridoio e l'accompagnò alla cella che era stata preparata per lei.
Bene figliola, se vi è tutto chiaro, ora vi consegnerò le chiavi della vostra cella. Poi, una volta arrivati alla cella, vi indicherò dove andare per iscrivervi ai corsi, e potrete fare un giro e visitare l'abbazia, quando vi sarete sistemata e riposata. Vi auguro di studiare con profitto in questo luogo santo.
Ecco, la chiave della vostra cella
Sorella M.azzurra le indicò il corridoio e l'accompagnò alla cella che era stata preparata per lei.
m.azzurra- Monaca Cistercense
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