Abbazia Cistercense di Fornovo
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Compieta (seconda settimana del mese)

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Messaggio  Ospite Mar Apr 07, 2015 2:54 pm

[Compieta viene recitata prima di coricarsi.
Se si recitano le preghiere in solitaria si evitino le parti contrassegnate con asterisco * che indicano il coro che risponde al lettore. Tali parte oltre all'asterisco saranno indicate con il colore verde mentre la parte del lettore dal colore blu]



Prima di coricarsi, i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare con loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Samuele quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la seconda settimana di ogni mese.

Iniziò quindi con l'invocazione di introduzione:

"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


poi recitò l' Inno Alla Divinità è onnipotente

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Poi fu il momento dei   Logia previsti per il lunedi

I Logia

(Aristotele)
-Primo logion: La saggezza, dunque, è una disposizione ad agire attraverso una medietà in rapporto a noi, determinata in base ad un criterio, e precisamente al criterio in base al quale la determinerebbe l’uomo prudente. Essa è medietà tra due eccessi, e inoltre è medietà per il fatto che alcuni eccessi restano al di sotto e altri stanno al di sopra di ciò che si deve, sia nelle passioni sia nelle azioni, mentre la saggezza trova e sceglie sempre la posizione mediana.

-Secondo logion: L'intelletto è qualcosa di divino in confronto con l'uomo, la vita secondo ragione è similmente divina rispetto alla vita umana che non si è esercitata nella riflessione. Quindi non ascoltare coloro che consigliano all'uomo di confinare il suo pensiero, poichè è uomo, alle cose umane, e poichè è mortale, alle cose mortali, ma l'uomo deve, per quanto è in sua facoltà, eternarsi tramite la ricerca solare, e fare di tutto per vivere secondo la parte più nobile che è in lui.

-Terzo logion: E' nel nostro astenerci dagli eccessi che diventiamo temperanti, ed è nell'esserlo divenuti che siamo i più capaci tra noi nell'astenerci; e analogamente per il coraggio: è nell'abituarci a disprezzare la paura e a resistergli che diveniamo coraggiosi, ed è nell'esserlo divenuti che saremo i più in grado di resistere alla paura.

(Christos)
- Logion 1: "Non c’è nobiltà che nell’anima, ed è nel vostro cuore che dovete essere nobili. Ma sappiate che anche così, sarete vulnerabili, poiché la nobiltà è spesso offesa dalla meschinità.”

- Logion 2: I discepoli dissero a Christos: "Maestro, questi emarginati non ci portano nulla, ed Aristotele ci mette in guardia contro quelli che fuggono la città!"
Christos rispose loro:" "Discepoli! Vivete per gli altri anziché attendere che gli altri che vivano per voi. Spetta alla città accogliere gli emarginati, e non agli emarginati aiutare la città.“

- Logion 3: I discepoli chiesero a Christos: "Maestro, dopo che l’Altissimo ha scelto Aristotele per insegnarci, perché occorre che ora scelga te per fare lo stesso? Il messaggio di Aristotele non era completo?”
Allora Christos rispose:" "Amici miei, l’anima è composta di due parti: la comprensione e la conoscenza. Aristotele è venuto a portarvi la comprensione, io sono venuto a portarvi la conoscenza. Tra Aristotele e me c’è la stessa differenza che esiste tra convincere e persuadere.”




Era il momento del salmo sul bene, previsto per il lunedi

Mi dicevo: Dove troverò il bene,
*se nel mondo esiste tanto male?
Fuggii il male per cercare il bene.
*Mi allontanai dagli altri
perchè non mi contaminassero con il loro male
*Così Cercavo il bene ma non lo trovavo
Lo cercavo nella solitudine, ma non lo trovavo
*Lo cercavo dentro di me, ma non lo trovavo.
E il Signore rispose mandandomi di nuovo in mezzo agli altri.
*Lavorai per dare armonia alla comunità,
e lavorando per eliminare il loro male trovai il bene
*E l'Altissimo riempì il mio cuore di gioia
E le mie mani di doni
*E la mia città di ricchezze.



Poi terminò con la preghiera finale:


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

AMEN


Finite le preghiere l'Abate e gli  altri monaci e oblati cistercensi, lasciarono la cappella dirigendosi verso le loro celle. Anche quella giornata era terminata...

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Messaggio  Pamelita Mar Apr 07, 2015 7:28 pm

Madre Alexandra sostituiva a volte l'Abate nelle preghiere della sera,le Compieta, che venivano  recitate prima di andare a a coricarsi.
Quella sera quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la seconda settimana di ogni mesee specifiche per quel giorno che era Martedì

Iniziò le preghiere con l'Invocazione di introduzione

La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.


Proseguì subito dopo con l'Inno Alla Divinità è onnipotente

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.



Arrivò poi il momento dei I Logia

(Aristotele)
-Quarto logion
Un uomo ubriaco di vino cade in avanti perché si sente la testa pesante, ma un uomo ubriaco di birra cade all'indietro perché è veramente stordito. Il vino rende anche la gente molto affettuosa. La prova è che l'ubriaco è portato a baciare, anche sulla bocca, chi non avrebbe mai baciato se fosse stato sobrio.

-Quinto logion
Il Logos ha organizzato l'universo a partire da 4 elementi, quindi l'ha dotato di un'anima per dar movimento al tutto. Ha quindi ordinato questi elementi l'uno in relazione all'altro, in modo che ciò che il fuoco è in relazione all'aria, l'aria lo sia per l'acqua, e ciò che l'aria è per l'acqua, l'acqua lo sia per la terra. Successivamente, il Logos le incluse in un divino etere unificatore.

-Sesto logion
La logica mette in evidenza come tutti gli uomini siano naturalmente desiderosi di apprendere. Ora, la conoscenza è il risultato della dimostrazione razionale, poiché la dimostrazione è il sillogismo che produce la conoscenza. Per soddisfare questo desiderio naturale nell'uomo, la dimostrazione logica diviene necessaria; perché l'effetto, in quanto tale, non può esistere senza la causa.

(Christos)
-Logion 4: A volte, dinanzi alle dimostrazioni metafisiche che i discepoli leggevano da Aristotele, succedeva che si scoraggiassero. Chiesero allora: "Maestro, qual è la ragione d'essere razionale?" E Christos rispose:"La fede porta la verità. Ma per comprenderla, occorre usare la ragione.”

-Logion 5: E Christos disse: "La ragione ed il misticismo permettono entrambi di comprendere Dio, dal momento che ciascuno di loro si trova in ciascuno di noi. Sta a voi trovare il vostro cammino verso l’Altissimo ispirandovi alla ragione di Aristotele e al mio misticismo.”

-Logion 6: Ma Christos ci mise in guardia: "La ragione, senza l'approvazione del cuore, è come una conchiglia vuota. L'essenziale è altrove, e Dio supera i contrasti delle parti.”


Recitarono insieme il Salmo sulla virtù

Ave, Santa Virtù, il Signore ti salvi
*Non c’è assolutamente uomo nel mondo intero,
che possa fare a meno di te,
*se non vuol far morire la sua anima.
Chi non ti possieda.
*confonde vizi e i peccati.
L'abitudine rende, tutto ordinario e volgare,
*togliendo l'impronta divina;
così operiamo per convenzione e per abitudine,
*per necessità, per interesse.
L'amor proprio sostituisce divino:
*e la pianta, già innestata ritorna a produrre getti selvatici.
Spirito di fede, mantienici sulla via della Virtù
*facendoci vedere uomini e cose in Dio.


E ancora insieme recitarono la Preghiera finale

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode

Amen.
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Finite le preghiere tutti insieme si recarono alle loro celle per il meritato riposo:
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Messaggio  Cheyanne Mar Apr 07, 2015 9:20 pm

Madre Cheyanne si recò in Chiesa per recitare le preghiere della sera, le Compieta, che venivano  recitate prima di andare a coricarsi.
Quella sera, per la seconda settimana di ogni mese, per quel giorno che era Martedì , iniziò le preghiere con l'Invocazione di introduzione:


La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.


Proseguì subito dopo con l'Inno Alla Divinità è onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.



Arrivò poi il momento deI Logia :

(Aristotele)
-Quarto logion
Un uomo ubriaco di vino cade in avanti perché si sente la testa pesante, ma un uomo ubriaco di birra cade all'indietro perché è veramente stordito. Il vino rende anche la gente molto affettuosa. La prova è che l'ubriaco è portato a baciare, anche sulla bocca, chi non avrebbe mai baciato se fosse stato sobrio.

-Quinto logion
Il Logos ha organizzato l'universo a partire da 4 elementi, quindi l'ha dotato di un'anima per dar movimento al tutto. Ha quindi ordinato questi elementi l'uno in relazione all'altro, in modo che ciò che il fuoco è in relazione all'aria, l'aria lo sia per l'acqua, e ciò che l'aria è per l'acqua, l'acqua lo sia per la terra. Successivamente, il Logos le incluse in un divino etere unificatore.

-Sesto logion
La logica mette in evidenza come tutti gli uomini siano naturalmente desiderosi di apprendere. Ora, la conoscenza è il risultato della dimostrazione razionale, poiché la dimostrazione è il sillogismo che produce la conoscenza. Per soddisfare questo desiderio naturale nell'uomo, la dimostrazione logica diviene necessaria; perché l'effetto, in quanto tale, non può esistere senza la causa.

(Christos)
-Logion 4: A volte, dinanzi alle dimostrazioni metafisiche che i discepoli leggevano da Aristotele, succedeva che si scoraggiassero. Chiesero allora: "Maestro, qual è la ragione d'essere razionale?" E Christos rispose:"La fede porta la verità. Ma per comprenderla, occorre usare la ragione.”

-Logion 5: E Christos disse: "La ragione ed il misticismo permettono entrambi di comprendere Dio, dal momento che ciascuno di loro si trova in ciascuno di noi. Sta a voi trovare il vostro cammino verso l’Altissimo ispirandovi alla ragione di Aristotele e al mio misticismo.”

-Logion 6: Ma Christos ci mise in guardia: "La ragione, senza l'approvazione del cuore, è come una conchiglia vuota. L'essenziale è altrove, e Dio supera i contrasti delle parti.”


Recitò insieme agli altri il Salmo sulla virtù :

Ave, Santa Virtù, il Signore ti salvi
*Non c’è assolutamente uomo nel mondo intero,
che possa fare a meno di te,
*se non vuol far morire la sua anima.
Chi non ti possieda.
*confonde vizi e i peccati.
L'abitudine rende, tutto ordinario e volgare,
*togliendo l'impronta divina;
così operiamo per convenzione e per abitudine,
*per necessità, per interesse.
L'amor proprio sostituisce divino:
*e la pianta, già innestata ritorna a produrre getti selvatici.
Spirito di fede, mantienici sulla via della Virtù
*facendoci vedere uomini e cose in Dio.


E ancora insieme recitò la Preghiera Finale :

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode

Amen.
Amen.

Terminato di pregare, Madre Cheyanne si recò nella sua cella per il meritato riposo.
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Messaggio  veronica_samantha Mar Apr 07, 2015 9:44 pm

[quote="Cheyanne"]Sorella veronica prima di andare a dormire, era solita recarsi  in Chiesa per recitare le preghiere della sera, le Compieta.
Quella sera, per la seconda settimana di ogni mese, per quel giorno che era Martedì , iniziò le preghiere con l'Invocazione di introduzione:


La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.


Proseguì subito dopo con l'Inno Alla Divinità è onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.



Arrivò poi il momento deI Logia :

(Aristotele)
-Quarto logion
Un uomo ubriaco di vino cade in avanti perché si sente la testa pesante, ma un uomo ubriaco di birra cade all'indietro perché è veramente stordito. Il vino rende anche la gente molto affettuosa. La prova è che l'ubriaco è portato a baciare, anche sulla bocca, chi non avrebbe mai baciato se fosse stato sobrio.

-Quinto logion
Il Logos ha organizzato l'universo a partire da 4 elementi, quindi l'ha dotato di un'anima per dar movimento al tutto. Ha quindi ordinato questi elementi l'uno in relazione all'altro, in modo che ciò che il fuoco è in relazione all'aria, l'aria lo sia per l'acqua, e ciò che l'aria è per l'acqua, l'acqua lo sia per la terra. Successivamente, il Logos le incluse in un divino etere unificatore.

-Sesto logion
La logica mette in evidenza come tutti gli uomini siano naturalmente desiderosi di apprendere. Ora, la conoscenza è il risultato della dimostrazione razionale, poiché la dimostrazione è il sillogismo che produce la conoscenza. Per soddisfare questo desiderio naturale nell'uomo, la dimostrazione logica diviene necessaria; perché l'effetto, in quanto tale, non può esistere senza la causa.

(Christos)
-Logion 4: A volte, dinanzi alle dimostrazioni metafisiche che i discepoli leggevano da Aristotele, succedeva che si scoraggiassero. Chiesero allora: "Maestro, qual è la ragione d'essere razionale?" E Christos rispose:"La fede porta la verità. Ma per comprenderla, occorre usare la ragione.”

-Logion 5: E Christos disse: "La ragione ed il misticismo permettono entrambi di comprendere Dio, dal momento che ciascuno di loro si trova in ciascuno di noi. Sta a voi trovare il vostro cammino verso l’Altissimo ispirandovi alla ragione di Aristotele e al mio misticismo.”

-Logion 6: Ma Christos ci mise in guardia: "La ragione, senza l'approvazione del cuore, è come una conchiglia vuota. L'essenziale è altrove, e Dio supera i contrasti delle parti.”


Recitò insieme agli altri il Salmo sulla virtù :

Ave, Santa Virtù, il Signore ti salvi
*Non c’è assolutamente uomo nel mondo intero,
che possa fare a meno di te,
*se non vuol far morire la sua anima.
Chi non ti possieda.
*confonde vizi e i peccati.
L'abitudine rende, tutto ordinario e volgare,
*togliendo l'impronta divina;
così operiamo per convenzione e per abitudine,
*per necessità, per interesse.
L'amor proprio sostituisce divino:
*e la pianta, già innestata ritorna a produrre getti selvatici.
Spirito di fede, mantienici sulla via della Virtù
*facendoci vedere uomini e cose in Dio.


E ancora insieme recitò la Preghiera Finale :

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode

Amen.
Amen.

Terminato di pregare, sorella Veronica, si recò nella sua cella per il meritato riposo.
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Messaggio  Ospite Mar Apr 07, 2015 10:50 pm

Prima di ritirarsi nella sua cella a dormire,si recò in Chiesa per recitare la Compieta.

Iniziò le preghiere con l'Invocazione di introduzione:


La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.


Proseguì subito dopo con l'Inno Alla Divinità:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.



Arrivò poi il momento deI Logia:

(Aristotele)
-Quarto logion
Un uomo ubriaco di vino cade in avanti perché si sente la testa pesante, ma un uomo ubriaco di birra cade all'indietro perché è veramente stordito. Il vino rende anche la gente molto affettuosa. La prova è che l'ubriaco è portato a baciare, anche sulla bocca, chi non avrebbe mai baciato se fosse stato sobrio.

-Quinto logion
Il Logos ha organizzato l'universo a partire da 4 elementi, quindi l'ha dotato di un'anima per dar movimento al tutto. Ha quindi ordinato questi elementi l'uno in relazione all'altro, in modo che ciò che il fuoco è in relazione all'aria, l'aria lo sia per l'acqua, e ciò che l'aria è per l'acqua, l'acqua lo sia per la terra. Successivamente, il Logos le incluse in un divino etere unificatore.

-Sesto logion
La logica mette in evidenza come tutti gli uomini siano naturalmente desiderosi di apprendere. Ora, la conoscenza è il risultato della dimostrazione razionale, poiché la dimostrazione è il sillogismo che produce la conoscenza. Per soddisfare questo desiderio naturale nell'uomo, la dimostrazione logica diviene necessaria; perché l'effetto, in quanto tale, non può esistere senza la causa.

(Christos)
-Logion 4: A volte, dinanzi alle dimostrazioni metafisiche che i discepoli leggevano da Aristotele, succedeva che si scoraggiassero. Chiesero allora: "Maestro, qual è la ragione d'essere razionale?" E Christos rispose:"La fede porta la verità. Ma per comprenderla, occorre usare la ragione.”

-Logion 5: E Christos disse: "La ragione ed il misticismo permettono entrambi di comprendere Dio, dal momento che ciascuno di loro si trova in ciascuno di noi. Sta a voi trovare il vostro cammino verso l’Altissimo ispirandovi alla ragione di Aristotele e al mio misticismo.”

-Logion 6: Ma Christos ci mise in guardia: "La ragione, senza l'approvazione del cuore, è come una conchiglia vuota. L'essenziale è altrove, e Dio supera i contrasti delle parti.”


Recitò insieme agli altri il Salmo sulla virtù:

Ave, Santa Virtù, il Signore ti salvi
*Non c’è assolutamente uomo nel mondo intero,
che possa fare a meno di te,
*se non vuol far morire la sua anima.
Chi non ti possieda.
*confonde vizi e i peccati.
L'abitudine rende, tutto ordinario e volgare,
*togliendo l'impronta divina;
così operiamo per convenzione e per abitudine,
*per necessità, per interesse.
L'amor proprio sostituisce divino:
*e la pianta, già innestata ritorna a produrre getti selvatici.
Spirito di fede, mantienici sulla via della Virtù
*facendoci vedere uomini e cose in Dio.


E ancora insieme recitò la Preghiera Finale:

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode

Amen.
Amen.

Terminato di pregare, salutò i confratelli e si ritirò nella sua cella per il meritato riposo.

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Messaggio  Pamelita Mer Apr 08, 2015 9:19 pm

Prima di coricarsi, i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare con loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Madre Alexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere del mercoledi specifiche per la prima settimana di ogni mese.

Iniziò quindi con l'invocazione di introduzione:

"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.."


poi recitò l' Inno Alla Divinità è onnipotente

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre. Mercoledì


I Logia

(Aristotele)
-Settimo logion
Se la mia premessa maggiore è: Tutti gli uomini sono mortali; se la mia premessa minore assume che: Tutti i Greci sono uomini; la logica conclusione del mio sillogismo è che: Tutti i Greci sono mortali. Ma in verità, il sottile scopo di queste affermazioni sillogistiche è di evidenziare l'immortalità del Motore Primo del mondo.

-Ottavo logion
L'analisi politica ci insegna che ogni volta che un individuo possiede grandi ricchezze, e che gli altri non possiedono nulla, il risultato è o la peggiore delle democrazie o una oligarchia senza freni, o una tirannia opprimente, prodotto necessario dei due all'opposto estremi.

-Nono logion
La dizione poetica deve avere due qualità: essere chiara e al di sopra della lingua volgare. Sarà chiara, se le parole sono prese nel senso a loro proprio; ma allora non avrà nulla che la elevi. Essa verrà elevata, e al di sopra della lingua volgare, se si adoperano parole non comuni, voglio dire, parole straniere, metafore, perfifrasi, in breve, tutto ciò che non è linguaggio ordinario . Ma se il discorso non è composto che da quelle parole, si tratterà di un indovinello o di un barbarismo insopportabile. Sarà un indovinello, se tutto è metafora; una barbarismo, se tutto è straniero.

(Christos)
-Logion 7: Christos disse: "L'amore che si porta ai nostri genitori non somiglia né a quello che si dedica al nostro coniuge, né all'amicizia che si offre ai nostri amici. Quest'amore si trova certamente tra i due, fatto dell'uno e dell'altro. Così occorre amare Dio.”

-Logion 8: A volte, i discepoli si abbuffavano delle pietanze che i loro ospiti gli servivano. Quindi languivano sui letti comodi che venivano offerti loro. Infine, il giorno dopo, rendevano servizio a questi stessi ospiti lavorando per loro. Ma Christos si interrogava: "Mangiamo per vivere, dormiamo per vivere, lavoriamo per vivere... ma perché viviamo?"

-Logion 9: A volte Christos ci consigliava: "Se per voi la vita non ha senso, allora amate la vita più del senso della vita. Non aspettate di morire per capire che passate la vostra vita accanto alla vita. Ricordatevi: Non siamo nati soltanto per morire, siamo nati per vivere.”


Salmo sull'intemperanza e il piacere

L’uomo impari a trattare il corpo come si tratta un malato,
*a cui si rifiutano molte cose inutili che desidera,
e al quale si prescrive un regime che ripugna.
*Oh Altissimo, purifica il fondo del mio cuore da ogni cupidigia ed intemperanza,
in modo che io ami con misura, giustizia e compassione,
*e possa godere di ciò che davvero ho bisogno con gioia e serenità
Così che io trovi il vero piacere,
*fondamento della vera felicità.

Preghiera finale

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Alla fine delle preghiere tutti si recano nelle loro cella per il riposo notturno .
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Compieta (seconda settimana del mese) Empty Re: Compieta (seconda settimana del mese)

Messaggio  veronica_samantha Mer Apr 08, 2015 9:55 pm

Prima di recarsi ognuno nella sua cella, i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare con loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana,Sorella Veronica quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere del mercoledi specifiche per la prima settimana di ogni mese.

Iniziò quindi con l'invocazione di introduzione:

"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.."


poi recitò l' Inno Alla Divinità è onnipotente

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre. Mercoledì


I Logia

(Aristotele)
-Settimo logion
Se la mia premessa maggiore è: Tutti gli uomini sono mortali; se la mia premessa minore assume che: Tutti i Greci sono uomini; la logica conclusione del mio sillogismo è che: Tutti i Greci sono mortali. Ma in verità, il sottile scopo di queste affermazioni sillogistiche è di evidenziare l'immortalità del Motore Primo del mondo.

-Ottavo logion
L'analisi politica ci insegna che ogni volta che un individuo possiede grandi ricchezze, e che gli altri non possiedono nulla, il risultato è o la peggiore delle democrazie o una oligarchia senza freni, o una tirannia opprimente, prodotto necessario dei due all'opposto estremi.

-Nono logion
La dizione poetica deve avere due qualità: essere chiara e al di sopra della lingua volgare. Sarà chiara, se le parole sono prese nel senso a loro proprio; ma allora non avrà nulla che la elevi. Essa verrà elevata, e al di sopra della lingua volgare, se si adoperano parole non comuni, voglio dire, parole straniere, metafore, perfifrasi, in breve, tutto ciò che non è linguaggio ordinario . Ma se il discorso non è composto che da quelle parole, si tratterà di un indovinello o di un barbarismo insopportabile. Sarà un indovinello, se tutto è metafora; una barbarismo, se tutto è straniero.

(Christos)
-Logion 7: Christos disse: "L'amore che si porta ai nostri genitori non somiglia né a quello che si dedica al nostro coniuge, né all'amicizia che si offre ai nostri amici. Quest'amore si trova certamente tra i due, fatto dell'uno e dell'altro. Così occorre amare Dio.”

-Logion 8: A volte, i discepoli si abbuffavano delle pietanze che i loro ospiti gli servivano. Quindi languivano sui letti comodi che venivano offerti loro. Infine, il giorno dopo, rendevano servizio a questi stessi ospiti lavorando per loro. Ma Christos si interrogava: "Mangiamo per vivere, dormiamo per vivere, lavoriamo per vivere... ma perché viviamo?"

-Logion 9: A volte Christos ci consigliava: "Se per voi la vita non ha senso, allora amate la vita più del senso della vita. Non aspettate di morire per capire che passate la vostra vita accanto alla vita. Ricordatevi: Non siamo nati soltanto per morire, siamo nati per vivere.”


Salmo sull'intemperanza e il piacere

L’uomo impari a trattare il corpo come si tratta un malato,
*a cui si rifiutano molte cose inutili che desidera,
e al quale si prescrive un regime che ripugna.
*Oh Altissimo, purifica il fondo del mio cuore da ogni cupidigia ed intemperanza,
in modo che io ami con misura, giustizia e compassione,
*e possa godere di ciò che davvero ho bisogno con gioia e serenità
Così che io trovi il vero piacere,
*fondamento della vera felicità.

Preghiera finale

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Alla fine delle preghiere tutti si recano nelle loro cella per il riposo notturno .
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Messaggio  Pamelita Gio Apr 09, 2015 10:19 pm

[Compieta viene recitata prima di coricarsi.
Se si recitano le preghiere in solitaria si evitino le parti contrassegnate con asterisco * che indicano il coro che risponde al lettore. Tali parte oltre all'asterisco saranno indicate con il colore verde mentre la parte del lettore dal colore blu]



Prima di coricarsi, i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare con loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Madre Alexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e più precisamente sulle preghiere del Giovedi.

Iniziò quindi con l'invocazione di introduzione:

"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


poi recitò l' Inno Alla Divinità è onnipotente

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.



Iniziò a leggere I Logia

(Aristotele)
-Decimo logion: L'uomo è un essere vivente che possiede la parola e un animale politico. L'umanità è offerta all'uomo solo in potenza, egli deve poi trasformarla in atto e ciò avviene attraverso la partecipazione alla vita politica della città. La parola assume allora una dimensione fondamentale, consente alla città di esistere. Quindi, per vivere al di fuori della città bisogna essere o una bestia o Dio.

-Undicesimo logion: Solo il credente filosofo tiene i suoi occhi fissi sulla natura delle cose e sul divino, come un buon pilota che, dopo aver ancorato i principi
della sua vita alle realtà eterne e immutabili, naviga in pace e vive in un costante confronto con se stesso. Egli è un contemplativo, anche se radicato nella vita della città, in virtù di quella scienza che è la saggezza, che offre l'opportunità di compiere qualsiasi impresa se ci si affida ad essa.

-Dodicesimo logion: Il politico deve conoscere la giustizia in sé per determinare cosa siano la giustizia e il bene. La giustizia in sé è legata agli esseri superiori esistenti di per sé, secondo la loro natura eterna. La giustizia non deve essere ridotta ai diritti positivi, molteplici e mutevoli, poichè la sua portata è universale, altrimenti non si avrebbe un appropriato concetto di giustizia eterna. Quale flagello è più terribile dell'ingiustizia che ha le armi sempre in pugno?

(Christos)
-Logion 10: E per quanto riguarda l'atteggiamento da avere riguardo la vita di tutti i giorni, Christos scandì: "Non aspettatevi nulla di più dalla vita. Non come disincantati, ma come coloro che sanno che sempre, tutto, è infinitamente dato loro.”

-Logion 11: E quando si chiedeva a Christos come si potesse trovare la felicità, il profeta rispondeva: "La felicità risiede nelle cose semplici, e non nei ragionamenti complicati che rendono la gente infelice. Infatti come essere felici quando ci si interroga su un mistero che Dio ha fatto così complesso che lo capiremo soltanto una volta arrivati nel Sole.”

-Logion 12: "La luce del sole dissiperà allora i nostri timori, i nostri dubbi, le nostre angosce, le nostre domande, i nostri odi ed i nostri dispiaceri. Il suo calore ci toglierà dal disagio e dal freddo.”



Passando poi al Salmo sulla temperanza

Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,
*tempra con il fuoco il cuore e la mente.
Non siedo con gli uomini che non hanno freno
*e non frequento gli intemperanti.
Mi accosto ai beni che ci hai dato con sobrietà
*e godo di loro, Signore,
per far risuonare voci di lode
*e per narrare tutte le tue meraviglie.
Il mio piede sta sulla terra salda
*e le passioni non lo faranno scivolare.


Per arrivare a recitare assieme la Preghiera finale

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Finito di recitare le loro preghiere tutti insieme si diressero verso il dormitorio .
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Messaggio  veronica_samantha Gio Apr 09, 2015 10:26 pm


Prima di coricarsi, i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare con loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana,sorella Veronica aprì il messale sulle preghiere del Giovedi.

Iniziò quindi con l'invocazione di introduzione:

"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


poi recitò l' Inno Alla Divinità è onnipotente

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.



Iniziò a leggere I Logia

(Aristotele)
-Decimo logion: L'uomo è un essere vivente che possiede la parola e un animale politico. L'umanità è offerta all'uomo solo in potenza, egli deve poi trasformarla in atto e ciò avviene attraverso la partecipazione alla vita politica della città. La parola assume allora una dimensione fondamentale, consente alla città di esistere. Quindi, per vivere al di fuori della città bisogna essere o una bestia o Dio.

-Undicesimo logion: Solo il credente filosofo tiene i suoi occhi fissi sulla natura delle cose e sul divino, come un buon pilota che, dopo aver ancorato i principi
della sua vita alle realtà eterne e immutabili, naviga in pace e vive in un costante confronto con se stesso. Egli è un contemplativo, anche se radicato nella vita della città, in virtù di quella scienza che è la saggezza, che offre l'opportunità di compiere qualsiasi impresa se ci si affida ad essa.

-Dodicesimo logion: Il politico deve conoscere la giustizia in sé per determinare cosa siano la giustizia e il bene. La giustizia in sé è legata agli esseri superiori esistenti di per sé, secondo la loro natura eterna. La giustizia non deve essere ridotta ai diritti positivi, molteplici e mutevoli, poichè la sua portata è universale, altrimenti non si avrebbe un appropriato concetto di giustizia eterna. Quale flagello è più terribile dell'ingiustizia che ha le armi sempre in pugno?

(Christos)
-Logion 10: E per quanto riguarda l'atteggiamento da avere riguardo la vita di tutti i giorni, Christos scandì: "Non aspettatevi nulla di più dalla vita. Non come disincantati, ma come coloro che sanno che sempre, tutto, è infinitamente dato loro.”

-Logion 11: E quando si chiedeva a Christos come si potesse trovare la felicità, il profeta rispondeva: "La felicità risiede nelle cose semplici, e non nei ragionamenti complicati che rendono la gente infelice. Infatti come essere felici quando ci si interroga su un mistero che Dio ha fatto così complesso che lo capiremo soltanto una volta arrivati nel Sole.”

-Logion 12: "La luce del sole dissiperà allora i nostri timori, i nostri dubbi, le nostre angosce, le nostre domande, i nostri odi ed i nostri dispiaceri. Il suo calore ci toglierà dal disagio e dal freddo.”



Passando poi al Salmo sulla temperanza

Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,
*tempra con il fuoco il cuore e la mente.
Non siedo con gli uomini che non hanno freno
*e non frequento gli intemperanti.
Mi accosto ai beni che ci hai dato con sobrietà
*e godo di loro, Signore,
per far risuonare voci di lode
*e per narrare tutte le tue meraviglie.
Il mio piede sta sulla terra salda
*e le passioni non lo faranno scivolare.


Per arrivare a recitare assieme la Preghiera finale

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Finito di recitare le loro preghiere tutti insieme si diressero verso il dormitorio .
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Messaggio  Pamelita Ven Apr 10, 2015 9:09 pm

[Compieta viene recitata prima di coricarsi.
Se si recitano le preghiere in solitaria si evitino le parti contrassegnate con asterisco * che indicano il coro che risponde al lettore. Tali parte oltre all'asterisco saranno indicate con il colore verde mentre la parte del lettore dal colore blu]



Prima di coricarsi, i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare con loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Madre Alexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e per il venerdì

Iniziò quindi con l'invocazione di introduzione:

"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


poi recitò l' Inno Alla Divinità è onnipotente

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.

Inziò leggendo i I Logia

(Aristotele)
-Tredicesimo logion: La qualità dell'espressione verbale deve essere chiara senza essere banale. Ecco perché dico: possa Dio rivelarmi un giorno il segreto dell'universo, allora davanti a Lui, giuro di farmi monaco.

- Quattordicesimo logion: E' per il loro carattere che gli uomini sono quel che sono, ma è per le loro azioni che essi sono felici, oppure no. E siccome io sono poco portato a suscitare grandi passioni, l'Altissimo dopo di me vi donerà Christos.

Quindicesimo logion: Nello studio delle realtà naturali, io distinguo quattro cause. Prendiamo ad esempio una statua. La causa materiale: è il materiale che costituisce un oggetto, in questo caso il marmo. E'questa causa che rende possibili gli accidenti e le irregolarità degli oggetti. Infatti, la materia "resiste" allo sforzo di dargli una forma. Alla forma si oppongono i vincoli della materia, è lì che si verificano le casualità, gli "accidenti". La causa formale: è la forma che lo scultore dà alla materia. La causa finale: è lo scopo, l'uso che si vuole fare della cosa, è il suo fine. Non accade nulla senza uno scopo. La causa efficiente: è l'attività dello scultore, l'atto di scolpire. Questo perchè per ogni sviluppo si ha bisogno di un motore che possa porlo in essere. La stessa cosa può avere una pluralità di cause, ma non un medesimo senso.

(Christos)
-Logion 13: Sull'amore, Christos diceva a volte: "L'amore è figlio di uno zingaro, che, non ha mai, mai conosciuto una legge." Un giorno, uno di suoi discepoli, innamorato di una bella contadina, si vide respinto da questa... allora Christos disse: "L'amore è figlio della salvazione, che, non ha mai, mai conosciuto una legge."

-Logion 14: A dei miscredenti venuti a contraddirlo, Christos rispose: "Credete in Dio, poiché al di fuori di Dio e della religione, nessuna verità esiste, nessun valore, nessun senso; nulla esiste al di fuori di Dio. In compenso, la sua esistenza è gratuita, dunque, credete in Lui e smettete di interrompermi per cose da poco.

-Logion 15: A degli uomini che si battevano, Christos disse: "Amatevi l’un l’altro, in nome di Dio!"


Proseguì poi con il Salmo sulla giustizia

Beato l’uomo che confida nel Signore

*e ha fame e sete della giustizia
poichè la discendenza dei giusti sarà benedetta,
*e nella sua casa la giustizia rimane per sempre.
Il Signore appare nelle tenebre come luce per i giusti,
*buono misericordioso e giusto.
Felice l’uomo che amministra ogni cosa con giustizia.
*poichè il giusto non sarà mai dimenticato.
Non temerà annuncio di sventura,
*perchè fermo è il suo cuore che confida nel Signore,
Sicuro è il suo cuore, non ha timore,
*finché trionferà dei suoi nemici.
La sua giustizia rimane per sempre,
*e la sua potenza s’innalza nella gloria.


Concluse con la Preghiera finale

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Finite le preghiere i monaci gli e oblati cistercensi assieme all'Abate, lasciarono la cappella dirigendosi verso le loro celle. Anche quella giornata era terminata...
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Messaggio  veronica_samantha Ven Apr 10, 2015 9:17 pm

Prima di coricarsi, i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare con loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Veronica quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e per il venerdì

Iniziò quindi con l'invocazione di introduzione:

"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


poi recitò l' Inno Alla Divinità è onnipotente

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.

Inziò leggendo i I Logia

(Aristotele)
-Tredicesimo logion: La qualità dell'espressione verbale deve essere chiara senza essere banale. Ecco perché dico: possa Dio rivelarmi un giorno il segreto dell'universo, allora davanti a Lui, giuro di farmi monaco.

- Quattordicesimo logion: E' per il loro carattere che gli uomini sono quel che sono, ma è per le loro azioni che essi sono felici, oppure no. E siccome io sono poco portato a suscitare grandi passioni, l'Altissimo dopo di me vi donerà Christos.

Quindicesimo logion: Nello studio delle realtà naturali, io distinguo quattro cause. Prendiamo ad esempio una statua. La causa materiale: è il materiale che costituisce un oggetto, in questo caso il marmo. E'questa causa che rende possibili gli accidenti e le irregolarità degli oggetti. Infatti, la materia "resiste" allo sforzo di dargli una forma. Alla forma si oppongono i vincoli della materia, è lì che si verificano le casualità, gli "accidenti". La causa formale: è la forma che lo scultore dà alla materia. La causa finale: è lo scopo, l'uso che si vuole fare della cosa, è il suo fine. Non accade nulla senza uno scopo. La causa efficiente: è l'attività dello scultore, l'atto di scolpire. Questo perchè per ogni sviluppo si ha bisogno di un motore che possa porlo in essere. La stessa cosa può avere una pluralità di cause, ma non un medesimo senso.

(Christos)
-Logion 13: Sull'amore, Christos diceva a volte: "L'amore è figlio di uno zingaro, che, non ha mai, mai conosciuto una legge." Un giorno, uno di suoi discepoli, innamorato di una bella contadina, si vide respinto da questa... allora Christos disse: "L'amore è figlio della salvazione, che, non ha mai, mai conosciuto una legge."

-Logion 14: A dei miscredenti venuti a contraddirlo, Christos rispose: "Credete in Dio, poiché al di fuori di Dio e della religione, nessuna verità esiste, nessun valore, nessun senso; nulla esiste al di fuori di Dio. In compenso, la sua esistenza è gratuita, dunque, credete in Lui e smettete di interrompermi per cose da poco.

-Logion 15: A degli uomini che si battevano, Christos disse: "Amatevi l’un l’altro, in nome di Dio!"


Proseguì poi con il Salmo sulla giustizia

Beato l’uomo che confida nel Signore

*e ha fame e sete della giustizia
poichè la discendenza dei giusti sarà benedetta,
*e nella sua casa la giustizia rimane per sempre.
Il Signore appare nelle tenebre come luce per i giusti,
*buono misericordioso e giusto.
Felice l’uomo che amministra ogni cosa con giustizia.
*poichè il giusto non sarà mai dimenticato.
Non temerà annuncio di sventura,
*perchè fermo è il suo cuore che confida nel Signore,
Sicuro è il suo cuore, non ha timore,
*finché trionferà dei suoi nemici.
La sua giustizia rimane per sempre,
*e la sua potenza s’innalza nella gloria.


Concluse con la Preghiera finale

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Finite le preghiere i monaci gli e oblati cistercensi assieme all'Abate, lasciarono la cappella dirigendosi verso le loro celle
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Messaggio  m.azzurra Sab Apr 11, 2015 11:07 pm

Sabato Compieta prima di coricarsi

Sorella Maria Azzurra cominciò a recitare insieme agli altri monaci prima di coricarsi

COMPIETA Sabato

Compieta viene recitata prima di coricarsi. Ripensando alle virtù che guidano la nostra vita di fede e agli insegnamenti dei due profetti, con essa si contempla il mistero di Dio e si affida la notte e il sonno all'altissimo.


Invocazione di introduzione

La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onnisciente e Onnipresente.

Inno Alla Divinità è onnipotente

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e la vera Luce che splende sempre.

I Logia

(Aristotele)
-Sedicesimo logion: Tutta le arti e tutte le ricerche, così come qualsiasi azione o deliberazione frutto di riflessione, tendono, a quanto pare, a qualche bene. Quindi non vi è assolutamente alcuna ragione di definire il bene, questa perfezione virtuosa e luce solare cui si tende in tutte le circostanze.

-Diciassettesimo logion: Colui che sarà inviato dal Logos Supremo per completare la mia opera guiderà l'umanità nella ricerca della divina medietà persino tra le incerte nebbie della futura guerra delle idee. Lui e i suoi successori porranno il loro seggio in una città nel medesimo tempo ideale e dallo spirito universale che irradierà la Fede al di là del Mar Tirreno e brillerà sull'umanità intera.

-Diciottesimo logion: la felicità è una forma di contemplazione che il saggio deve impegnarsi a perseguire.

(Christos)
-Logion 16: Quando parlava della vita, Christos si esaltava: "Densità delle densità, tutto è soltanto densità." o: "Un uomo vale più di tutto ciò che ha fatto, che sia buono o cattivo", o anche: "La vita non vale nulla, nulla, ma io quando tengo nelle mie mani stupite le due piccole mani del mio amico, allora dico nulla, nulla vale la vita!"

-Logion 18: A coloro ai quali l’Altissimo sembrava inaccessibile, anche dopo le dimostrazioni di Aristotele, Christos diceva: "Per avvicinarsi a Dio e alla comprensione dell'universo, l'arte è per voi un mezzo più sicuro che la ragione e la filosofia. Immaginate un corpo in putrefazione, gli intestini marcescenti, gli occhi da carogna, le carni a brandelli... e ditevi che questo corpo è capace d’amare, pensare, sentire, fare l'amore, piangere... ma anche di comporre musica, dipingere affreschi, scrivere poesie... tali opere di cui si può ancora godere oggi.

-Logion 19: Christos disse: "Se vi chiedete; Chi sono io? Da dove vengo? Dove vado? Allora potete anche rispondervi: Io sono io, vengo da casa mia me, e vi ritorno.


Salmo sull'Amicizia

Nessuno sceglierebbe di vivere senza amici,
*anche se possedesse tutti gli altri beni.
Gli amici sono necessari nella prosperità come nel bisogno,
*nella giovinezza come nella vecchiaia,
nella vita privata come nella vita pubblica.
*Gli amici sono il più grande dei beni esterni.
L'uomo felice ha bisogno di amici buoni,
*cui donarsi e con i quali condividere i discorsi e il pensiero.
L'amicizia perfetta è solo quella tra persone buone,
*simili nella loro virtù.
L'amicizia fondata sulla virtù è stabile, permanente,
*richiede tempo e consuetudine nella condivisione:
il desiderio di diventare amici può nascere velocemente,
*l'amicizia si forma però con maggiore lentezza.
L'amicizia che stringono tra loro gli uomini buoni è perfetta,
*è stabile come la virtù, e non può essere rovinata dalle calunnie.
Poiché amicizia è un riflesso dell'Amore di Dio verso di noi
*che gli ci dona amandoci e noi coltiviamo riamandolo a nostra volta.

Preghiera finale

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.


Era ora del riposo notturno e i monaci rientrarono nelle loro celle
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Messaggio  Pamelita Dom Apr 12, 2015 12:04 am

Compieta viene recitata prima di coricarsi.
Se si recitano le preghiere in solitaria si evitino le parti contrassegnate con asterisco * che indicano il coro che risponde al lettore. Tali parte oltre all'asterisco saranno indicate con il colore verde mentre la parte del lettore dal colore blu



Prima di coricarsi, i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare con loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Madre Alexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e per la giornata di Sabato

Iniziò quindi con l'invocazione di introduzione:

"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."


poi recitò l' Inno Alla Divinità è onnipotente

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Poi fu il momento dei   Logia previsti per la prima settimana del mese il giorno del sabato

I Logia

(Aristotele)
-Sedicesimo logion: Tutta le arti e tutte le ricerche, così come qualsiasi azione o deliberazione frutto di riflessione, tendono, a quanto pare, a qualche bene. Quindi non vi è assolutamente alcuna ragione di definire il bene, questa perfezione virtuosa e luce solare cui si tende in tutte le circostanze.


-Diciassettesimo logion: Colui che sarà inviato dal Logos Supremo per completare la mia opera guiderà l'umanità nella ricerca della divina medietà persino tra le incerte nebbie della futura guerra delle idee. Lui e i suoi successori porranno il loro seggio in una città nel medesimo tempo ideale e dallo spirito universale che irradierà la Fede al di là del Mar Tirreno e brillerà sull'umanità intera.


-Diciottesimo logion: la felicità è una forma di contemplazione che il saggio deve impegnarsi a perseguire.


(Christos)
-Logion 16: Quando parlava della vita, Christos si esaltava: "Densità delle densità, tutto è soltanto densità." o: "Un uomo vale più di tutto ciò che ha fatto, che sia buono o cattivo", o anche: "La vita non vale nulla, nulla, ma io quando tengo nelle mie mani stupite le due piccole mani del mio amico, allora dico nulla, nulla vale la vita!"


-Logion 18: A coloro ai quali l’Altissimo sembrava inaccessibile, anche dopo le dimostrazioni di Aristotele, Christos diceva: "Per avvicinarsi a Dio e alla comprensione dell'universo, l'arte è per voi un mezzo più sicuro che la ragione e la filosofia. Immaginate un corpo in putrefazione, gli intestini marcescenti, gli occhi da carogna, le carni a brandelli... e ditevi che questo corpo è capace d’amare, pensare, sentire, fare l'amore, piangere... ma anche di comporre musica, dipingere affreschi, scrivere poesie... tali opere di cui si può ancora godere oggi.

-Logion 19: Christos disse: "Se vi chiedete; Chi sono io? Da dove vengo? Dove vado? Allora potete anche rispondervi: Io sono io, vengo da casa mia me, e vi ritorno.

Salmo sull'Amicizia

Nessuno sceglierebbe di vivere senza amici,
*anche se possedesse tutti gli altri beni.
Gli amici sono necessari nella prosperità come nel bisogno,
*nella giovinezza come nella vecchiaia,
nella vita privata come nella vita pubblica.
*Gli amici sono il più grande dei beni esterni.
L'uomo felice ha bisogno di amici buoni,
*cui donarsi e con i quali condividere i discorsi e il pensiero.
L'amicizia perfetta è solo quella tra persone buone,
*simili nella loro virtù.
L'amicizia fondata sulla virtù è stabile, permanente,
*richiede tempo e consuetudine nella condivisione:
il desiderio di diventare amici può nascere velocemente,
*l'amicizia si forma però con maggiore lentezza.
L'amicizia che stringono tra loro gli uomini buoni è perfetta,
*è stabile come la virtù, e non può essere rovinata dalle calunnie.
Poichè'amicizia è un riflesso dell'Amore di Dio verso di noi
*che gli ci dona amandoci e noi coltiviamo riamandolo a nostra volta.

Preghiera finale


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Finite le preghiere tutti tornarono alle loro celle per il meritato riposo notturno.
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Messaggio  Pamelita Dom Apr 12, 2015 8:33 pm

Compieta viene recitata prima di coricarsi.
Se si recitano le preghiere in solitaria si evitino le parti contrassegnate con asterisco * che indicano il coro che risponde al lettore. Tali parte oltre all'asterisco saranno indicate con il colore verde mentre la parte del lettore dal colore blu



Prima di coricarsi, i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare con loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Madre Alexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e per la giornata di Domenica

Iniziò quindi con l'invocazione di introduzione:


La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.


Inno Alla Divinità è onnipotente

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.
E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


preseguì coi Logia

(Aristotele)
-Diciannovesimo logion: La bellezza sensibile è l'immagine della Bellezza eterna che l'anima ha da sempre contemplato E le cose sono copie delle Idee. la bellezza risulta dalla presenza di certe proporzioni, certe misure e ritmi armoniosi.


-Ventesimo logion: La metafisica è la scienza di ciò che è, in quanto è: l'essere in quanto essere. E'la scienza delle cause prime e anche la scienza di ciò che è,
in quanto è: l'essere in quanto essere.


-Ventunesimo logion: L'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma. La divinità è onnipotente E l'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma

-Ventiduesimo logion: Logos significa, nella mia metafisica, il verbo supremo, il principio creativo e razionale, la ragione del mondo, in quanto contiene in sé le idee eterne, archetipi di tutte le cose.

(Christos)
-Logion 20: E spesso, ritto come un fiammifero, Christos ci rivelava: "Nel cuore dei repressi giace a volte la nostra coerenza."

-Logion 21: "Diffidate delle credenze deviate, amici miei... poiché gli eretici sono come le formiche, ritornano sempre."


Lesse poi il Salmo sulla quintessenza

Spirito divino che soffi sulle cose
*principio di vita e di moto,
eterno ed immutabile.
*Tramite te ogni elemento si unisce e fonde
e l'Onniponte ordina il mondo
*secondo la sua divina volontà.
Ordina anche le nostre vite di creature
*perchè si conformino al Suo divino progetto.

Lesse infine la Preghiera finale

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.


Finite le preghiere tutti si recarono alle loro celle.
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Messaggio  veronica_samantha Dom Apr 12, 2015 9:12 pm

Prima di coricarsi, i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare con loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Madre Alexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e per la giornata di Domenica

Iniziò quindi con l'invocazione di introduzione:


La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.


Inno Alla Divinità è onnipotente

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.
E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


preseguì coi Logia

(Aristotele)
-Diciannovesimo logion: La bellezza sensibile è l'immagine della Bellezza eterna che l'anima ha da sempre contemplato E le cose sono copie delle Idee. la bellezza risulta dalla presenza di certe proporzioni, certe misure e ritmi armoniosi.


-Ventesimo logion: La metafisica è la scienza di ciò che è, in quanto è: l'essere in quanto essere. E'la scienza delle cause prime e anche la scienza di ciò che è,
in quanto è: l'essere in quanto essere.


-Ventunesimo logion: L'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma. La divinità è onnipotente E l'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma

-Ventiduesimo logion: Logos significa, nella mia metafisica, il verbo supremo, il principio creativo e razionale, la ragione del mondo, in quanto contiene in sé le idee eterne, archetipi di tutte le cose.

(Christos)
-Logion 20: E spesso, ritto come un fiammifero, Christos ci rivelava: "Nel cuore dei repressi giace a volte la nostra coerenza."

-Logion 21: "Diffidate delle credenze deviate, amici miei... poiché gli eretici sono come le formiche, ritornano sempre."


Lesse poi il Salmo sulla quintessenza

Spirito divino che soffi sulle cose
*principio di vita e di moto,
eterno ed immutabile.
*Tramite te ogni elemento si unisce e fonde
e l'Onniponte ordina il mondo
*secondo la sua divina volontà.
Ordina anche le nostre vite di creature
*perchè si conformino al Suo divino progetto.

Lesse infine la Preghiera finale

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.


Finite le preghiere tutti si recarono alle loro celle.
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Messaggio  Ospite Lun Mag 11, 2015 9:33 pm

Prima di ritirarsi nella propria cella, Padre Gian raggiunse la Cappella per la recita insieme all'Abate e ai confratelli della Compieta.

Aprì la preghiera serale con la lettura dell' Invocazione di introduzione :


La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.


Recitarono insieme a cori alterni l' Inno Alla Divinità è onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Quindi passò a leggere i Logia propri del Lunedì:



(Aristotele)
-Primo logion: La saggezza, dunque, è una disposizione ad agire attraverso una medietà in rapporto a noi, determinata in base ad un criterio, e precisamente al criterio in base al quale la determinerebbe l’uomo prudente. Essa è medietà tra due eccessi, e inoltre è medietà per il fatto che alcuni eccessi restano al di sotto e altri stanno al di sopra di ciò che si deve, sia nelle passioni sia nelle azioni, mentre la saggezza trova e sceglie sempre la posizione mediana.

-Secondo logion: L'intelletto è qualcosa di divino in confronto con l'uomo, la vita secondo ragione è similmente divina rispetto alla vita umana che non si è esercitata nella riflessione. Quindi non ascoltare coloro che consigliano all'uomo di confinare il suo pensiero, poichè è uomo, alle cose umane, e poichè è mortale, alle cose mortali, ma l'uomo deve, per quanto è in sua facoltà, eternarsi tramite la ricerca solare, e fare di tutto per vivere secondo la parte più nobile che è in lui.

-Terzo logion: E' nel nostro astenerci dagli eccessi che diventiamo temperanti, ed è nell'esserlo divenuti che siamo i più capaci tra noi nell'astenerci; e analogamente per il coraggio: è nell'abituarci a disprezzare la paura e a resistergli che diveniamo coraggiosi, ed è nell'esserlo divenuti che saremo i più in grado di resistere alla paura.

(Christos)
- Logion 1: "Non c’è nobiltà che nell’anima, ed è nel vostro cuore che dovete essere nobili. Ma sappiate che anche così, sarete vulnerabili, poiché la nobiltà è spesso offesa dalla meschinità.”

- Logion 2: I discepoli dissero a Christos: "Maestro, questi emarginati non ci portano nulla, ed Aristotele ci mette in guardia contro quelli che fuggono la città!"
Christos rispose loro:" "Discepoli! Vivete per gli altri anziché attendere che gli altri che vivano per voi. Spetta alla città accogliere gli emarginati, e non agli emarginati aiutare la città.“

- Logion 3: I discepoli chiesero a Christos: "Maestro, dopo che l’Altissimo ha scelto Aristotele per insegnarci, perché occorre che ora scelga te per fare lo stesso? Il messaggio di Aristotele non era completo?”
Allora Christos rispose:" "Amici miei, l’anima è composta di due parti: la comprensione e la conoscenza. Aristotele è venuto a portarvi la comprensione, io sono venuto a portarvi la conoscenza. Tra Aristotele e me c’è la stessa differenza che esiste tra convincere e persuadere.”



Seguì il Salmo sul bene recitato a cori alterni:

Mi dicevo: Dove troverò il bene,
*se nel mondo esiste tanto male?
Fuggii il male per cercare il bene.
*Mi allontanai dagli altri
perchè non mi contaminassero con il loro male
*Così Cercavo il bene ma non lo trovavo
Lo cercavo nella solitudine, ma non lo trovavo
*Lo cercavo dentro di me, ma non lo trovavo.
E il Signore rispose mandandomi di nuovo in mezzo agli altri.
*Lavorai per dare armonia alla comunità,
e lavorando per eliminare il loro male trovai il bene
*E l'Altissimo riempì il mio cuore di gioia
E le mie mani di doni
*E la mia città di ricchezze.



Chiuse la recita della Compieta con la Preghiera finale:


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode

Amen



Terminata così la recita della Compieta, ciascuno raggiunse la propria cella per il meritato riposo.

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Messaggio  Pamelita Lun Mag 11, 2015 9:37 pm

Prima di ritirarsi nella propria cella, Madre Pamelita raggiunse la Cappella per la recita insieme all'Abate e ai confratelli della Compieta.

Aprì la preghiera serale con la lettura dell' Invocazione di introduzione :


La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.


Recitarono insieme a cori alterni l' Inno Alla Divinità è onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Quindi passò a leggere i Logia propri del Lunedì:



(Aristotele)
-Primo logion: La saggezza, dunque, è una disposizione ad agire attraverso una medietà in rapporto a noi, determinata in base ad un criterio, e precisamente al criterio in base al quale la determinerebbe l’uomo prudente. Essa è medietà tra due eccessi, e inoltre è medietà per il fatto che alcuni eccessi restano al di sotto e altri stanno al di sopra di ciò che si deve, sia nelle passioni sia nelle azioni, mentre la saggezza trova e sceglie sempre la posizione mediana.

-Secondo logion: L'intelletto è qualcosa di divino in confronto con l'uomo, la vita secondo ragione è similmente divina rispetto alla vita umana che non si è esercitata nella riflessione. Quindi non ascoltare coloro che consigliano all'uomo di confinare il suo pensiero, poichè è uomo, alle cose umane, e poichè è mortale, alle cose mortali, ma l'uomo deve, per quanto è in sua facoltà, eternarsi tramite la ricerca solare, e fare di tutto per vivere secondo la parte più nobile che è in lui.

-Terzo logion: E' nel nostro astenerci dagli eccessi che diventiamo temperanti, ed è nell'esserlo divenuti che siamo i più capaci tra noi nell'astenerci; e analogamente per il coraggio: è nell'abituarci a disprezzare la paura e a resistergli che diveniamo coraggiosi, ed è nell'esserlo divenuti che saremo i più in grado di resistere alla paura.

(Christos)
- Logion 1: "Non c’è nobiltà che nell’anima, ed è nel vostro cuore che dovete essere nobili. Ma sappiate che anche così, sarete vulnerabili, poiché la nobiltà è spesso offesa dalla meschinità.”

- Logion 2: I discepoli dissero a Christos: "Maestro, questi emarginati non ci portano nulla, ed Aristotele ci mette in guardia contro quelli che fuggono la città!"
Christos rispose loro:" "Discepoli! Vivete per gli altri anziché attendere che gli altri che vivano per voi. Spetta alla città accogliere gli emarginati, e non agli emarginati aiutare la città.“

- Logion 3: I discepoli chiesero a Christos: "Maestro, dopo che l’Altissimo ha scelto Aristotele per insegnarci, perché occorre che ora scelga te per fare lo stesso? Il messaggio di Aristotele non era completo?”
Allora Christos rispose:" "Amici miei, l’anima è composta di due parti: la comprensione e la conoscenza. Aristotele è venuto a portarvi la comprensione, io sono venuto a portarvi la conoscenza. Tra Aristotele e me c’è la stessa differenza che esiste tra convincere e persuadere.”



Seguì il Salmo sul bene recitato a cori alterni:

Mi dicevo: Dove troverò il bene,
*se nel mondo esiste tanto male?
Fuggii il male per cercare il bene.
*Mi allontanai dagli altri
perchè non mi contaminassero con il loro male
*Così Cercavo il bene ma non lo trovavo
Lo cercavo nella solitudine, ma non lo trovavo
*Lo cercavo dentro di me, ma non lo trovavo.
E il Signore rispose mandandomi di nuovo in mezzo agli altri.
*Lavorai per dare armonia alla comunità,
e lavorando per eliminare il loro male trovai il bene
*E l'Altissimo riempì il mio cuore di gioia
E le mie mani di doni
*E la mia città di ricchezze.



Chiuse la recita della Compieta con la Preghiera finale:


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode

Amen



Terminata così la recita della Compieta, ciascuno raggiunse la propria cella per il meritato riposo.
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Messaggio  m.azzurra Lun Mag 11, 2015 10:52 pm

raggiunse la Cappella per la recita insieme all'Abate e ai confratelli della Compieta.

Aprì la preghiera serale con la lettura dell' Invocazione di introduzione :[/i]

La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.


Recitarono insieme a cori alterni l' Inno Alla Divinità è onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Quindi passò a leggere i Logia propri del Lunedì:



(Aristotele)
-Primo logion: La saggezza, dunque, è una disposizione ad agire attraverso una medietà in rapporto a noi, determinata in base ad un criterio, e precisamente al criterio in base al quale la determinerebbe l’uomo prudente. Essa è medietà tra due eccessi, e inoltre è medietà per il fatto che alcuni eccessi restano al di sotto e altri stanno al di sopra di ciò che si deve, sia nelle passioni sia nelle azioni, mentre la saggezza trova e sceglie sempre la posizione mediana.

-Secondo logion: L'intelletto è qualcosa di divino in confronto con l'uomo, la vita secondo ragione è similmente divina rispetto alla vita umana che non si è esercitata nella riflessione. Quindi non ascoltare coloro che consigliano all'uomo di confinare il suo pensiero, poichè è uomo, alle cose umane, e poichè è mortale, alle cose mortali, ma l'uomo deve, per quanto è in sua facoltà, eternarsi tramite la ricerca solare, e fare di tutto per vivere secondo la parte più nobile che è in lui.

-Terzo logion: E' nel nostro astenerci dagli eccessi che diventiamo temperanti, ed è nell'esserlo divenuti che siamo i più capaci tra noi nell'astenerci; e analogamente per il coraggio: è nell'abituarci a disprezzare la paura e a resistergli che diveniamo coraggiosi, ed è nell'esserlo divenuti che saremo i più in grado di resistere alla paura.

(Christos)
- Logion 1: "Non c’è nobiltà che nell’anima, ed è nel vostro cuore che dovete essere nobili. Ma sappiate che anche così, sarete vulnerabili, poiché la nobiltà è spesso offesa dalla meschinità.”

- Logion 2: I discepoli dissero a Christos: "Maestro, questi emarginati non ci portano nulla, ed Aristotele ci mette in guardia contro quelli che fuggono la città!"
Christos rispose loro:" "Discepoli! Vivete per gli altri anziché attendere che gli altri che vivano per voi. Spetta alla città accogliere gli emarginati, e non agli emarginati aiutare la città.“

- Logion 3: I discepoli chiesero a Christos: "Maestro, dopo che l’Altissimo ha scelto Aristotele per insegnarci, perché occorre che ora scelga te per fare lo stesso? Il messaggio di Aristotele non era completo?”
Allora Christos rispose:" "Amici miei, l’anima è composta di due parti: la comprensione e la conoscenza. Aristotele è venuto a portarvi la comprensione, io sono venuto a portarvi la conoscenza. Tra Aristotele e me c’è la stessa differenza che esiste tra convincere e persuadere.”



Seguì il Salmo sul bene recitato a cori alterni:

Mi dicevo: Dove troverò il bene,
*se nel mondo esiste tanto male?
Fuggii il male per cercare il bene.
*Mi allontanai dagli altri
perchè non mi contaminassero con il loro male
*Così Cercavo il bene ma non lo trovavo
Lo cercavo nella solitudine, ma non lo trovavo
*Lo cercavo dentro di me, ma non lo trovavo.
E il Signore rispose mandandomi di nuovo in mezzo agli altri.
*Lavorai per dare armonia alla comunità,
e lavorando per eliminare il loro male trovai il bene
*E l'Altissimo riempì il mio cuore di gioia
E le mie mani di doni
*E la mia città di ricchezze.



Chiuse la recita della Compieta con la Preghiera finale:


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode

Amen



Terminata così la recita della Compieta, ciascuno raggiunse la propria cella per il meritato riposo.
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Messaggio  Jalisse Lun Mag 11, 2015 11:36 pm

Madre Jalisse raggiunse la Cappella per la recita insieme all'Abate e ai confratelli della Compieta.

Aprì la preghiera serale con la lettura dell' Invocazione di introduzione :[/i]

La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.


Recitarono insieme a cori alterni l' Inno Alla Divinità è onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Quindi passò a leggere i Logia propri del Lunedì:



(Aristotele)
-Primo logion: La saggezza, dunque, è una disposizione ad agire attraverso una medietà in rapporto a noi, determinata in base ad un criterio, e precisamente al criterio in base al quale la determinerebbe l’uomo prudente. Essa è medietà tra due eccessi, e inoltre è medietà per il fatto che alcuni eccessi restano al di sotto e altri stanno al di sopra di ciò che si deve, sia nelle passioni sia nelle azioni, mentre la saggezza trova e sceglie sempre la posizione mediana.

-Secondo logion: L'intelletto è qualcosa di divino in confronto con l'uomo, la vita secondo ragione è similmente divina rispetto alla vita umana che non si è esercitata nella riflessione. Quindi non ascoltare coloro che consigliano all'uomo di confinare il suo pensiero, poichè è uomo, alle cose umane, e poichè è mortale, alle cose mortali, ma l'uomo deve, per quanto è in sua facoltà, eternarsi tramite la ricerca solare, e fare di tutto per vivere secondo la parte più nobile che è in lui.

-Terzo logion: E' nel nostro astenerci dagli eccessi che diventiamo temperanti, ed è nell'esserlo divenuti che siamo i più capaci tra noi nell'astenerci; e analogamente per il coraggio: è nell'abituarci a disprezzare la paura e a resistergli che diveniamo coraggiosi, ed è nell'esserlo divenuti che saremo i più in grado di resistere alla paura.

(Christos)
- Logion 1: "Non c’è nobiltà che nell’anima, ed è nel vostro cuore che dovete essere nobili. Ma sappiate che anche così, sarete vulnerabili, poiché la nobiltà è spesso offesa dalla meschinità.”

- Logion 2: I discepoli dissero a Christos: "Maestro, questi emarginati non ci portano nulla, ed Aristotele ci mette in guardia contro quelli che fuggono la città!"
Christos rispose loro:" "Discepoli! Vivete per gli altri anziché attendere che gli altri che vivano per voi. Spetta alla città accogliere gli emarginati, e non agli emarginati aiutare la città.“

- Logion 3: I discepoli chiesero a Christos: "Maestro, dopo che l’Altissimo ha scelto Aristotele per insegnarci, perché occorre che ora scelga te per fare lo stesso? Il messaggio di Aristotele non era completo?”
Allora Christos rispose:" "Amici miei, l’anima è composta di due parti: la comprensione e la conoscenza. Aristotele è venuto a portarvi la comprensione, io sono venuto a portarvi la conoscenza. Tra Aristotele e me c’è la stessa differenza che esiste tra convincere e persuadere.”



Seguì il Salmo sul bene recitato a cori alterni:

Mi dicevo: Dove troverò il bene,
*se nel mondo esiste tanto male?
Fuggii il male per cercare il bene.
*Mi allontanai dagli altri
perchè non mi contaminassero con il loro male
*Così Cercavo il bene ma non lo trovavo
Lo cercavo nella solitudine, ma non lo trovavo
*Lo cercavo dentro di me, ma non lo trovavo.
E il Signore rispose mandandomi di nuovo in mezzo agli altri.
*Lavorai per dare armonia alla comunità,
e lavorando per eliminare il loro male trovai il bene
*E l'Altissimo riempì il mio cuore di gioia
E le mie mani di doni
*E la mia città di ricchezze.



Chiuse la recita della Compieta con la Preghiera finale:


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode

Amen



Terminata così la recita della Compieta, ciascuno raggiunse la propria cella per il meritato riposo.
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Messaggio  Ospite Mar Mag 12, 2015 9:03 pm

Ormai fattasi notte, prima di ritirarsi a riposarsi nella propria cella, Padre Gian prese in mano il Messale e raggiunse l'Abate e i confratelli nella cappella per la recita della Compieta.

Aprì la preghiera con la lettura dell'invocazione di introduzione:


"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."



Seguì l'intonazione, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità è onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Diede quindi lettura ai Logia previsti per il martedì:

(Aristotele)
-Quarto logion
Un uomo ubriaco di vino cade in avanti perché si sente la testa pesante, ma un uomo ubriaco di birra cade all'indietro perché è veramente stordito. Il vino rende anche la gente molto affettuosa. La prova è che l'ubriaco è portato a baciare, anche sulla bocca, chi non avrebbe mai baciato se fosse stato sobrio.

-Quinto logion
Il Logos ha organizzato l'universo a partire da 4 elementi, quindi l'ha dotato di un'anima per dar movimento al tutto. Ha quindi ordinato questi elementi l'uno in relazione all'altro, in modo che ciò che il fuoco è in relazione all'aria, l'aria lo sia per l'acqua, e ciò che l'aria è per l'acqua, l'acqua lo sia per la terra. Successivamente, il Logos le incluse in un divino etere unificatore.

-Sesto logion
La logica mette in evidenza come tutti gli uomini siano naturalmente desiderosi di apprendere. Ora, la conoscenza è il risultato della dimostrazione razionale, poiché la dimostrazione è il sillogismo che produce la conoscenza. Per soddisfare questo desiderio naturale nell'uomo, la dimostrazione logica diviene necessaria; perché l'effetto, in quanto tale, non può esistere senza la causa.

(Christos)
-Logion 4: A volte, dinanzi alle dimostrazioni metafisiche che i discepoli leggevano da Aristotele, succedeva che si scoraggiassero. Chiesero allora: "Maestro, qual è la ragione d'essere razionale?" E Christos rispose:"La fede porta la verità. Ma per comprenderla, occorre usare la ragione.”

-Logion 5: E Christos disse: "La ragione ed il misticismo permettono entrambi di comprendere Dio, dal momento che ciascuno di loro si trova in ciascuno di noi. Sta a voi trovare il vostro cammino verso l’Altissimo ispirandovi alla ragione di Aristotele e al mio misticismo.”

-Logion 6: Ma Christos ci mise in guardia: "La ragione, senza l'approvazione del cuore, è come una conchiglia vuota. L'essenziale è altrove, e Dio supera i contrasti delle parti.”



Poi recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo sulla virtù:

Ave, Santa Virtù, il Signore ti salvi
*Non c’è assolutamente uomo nel mondo intero,
che possa fare a meno di te,
*se non vuol far morire la sua anima.
Chi non ti possieda.
*confonde vizi e i peccati.
L'abitudine rende, tutto ordinario e volgare,
*togliendo l'impronta divina;
così operiamo per convenzione e per abitudine,
*per necessità, per interesse.
L'amor proprio sostituisce divino:
*e la pianta, già innestata ritorna a produrre getti selvatici.
Spirito di fede, mantienici sulla via della Virtù
*facendoci vedere uomini e cose in Dio.



Infine, concluse la recita della Compieta con la preghiera finale:


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

AMEN


Terminata la preghiera, salutò l'Abate e i confratelli e raggiunse la propria cella per il meritato riposo.

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Messaggio  Cheyanne Mar Mag 12, 2015 9:29 pm

Ormai fattasi notte, prima di ritirarsi a riposarsi nella propria cella, Madre Cheyanne prese in mano il Messale e raggiunse l'Abate e i confratelli nella cappella per la recita della Compieta.

Aprì la preghiera con la lettura dell'Invocazione di Introduzione:


"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."



Seguì l'Intonazione, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità è Onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Diede quindi lettura ai Logia previsti per il Martedì:

(Aristotele)
-Quarto logion
Un uomo ubriaco di vino cade in avanti perché si sente la testa pesante, ma un uomo ubriaco di birra cade all'indietro perché è veramente stordito. Il vino rende anche la gente molto affettuosa. La prova è che l'ubriaco è portato a baciare, anche sulla bocca, chi non avrebbe mai baciato se fosse stato sobrio.

-Quinto logion
Il Logos ha organizzato l'universo a partire da 4 elementi, quindi l'ha dotato di un'anima per dar movimento al tutto. Ha quindi ordinato questi elementi l'uno in relazione all'altro, in modo che ciò che il fuoco è in relazione all'aria, l'aria lo sia per l'acqua, e ciò che l'aria è per l'acqua, l'acqua lo sia per la terra. Successivamente, il Logos le incluse in un divino etere unificatore.

-Sesto logion
La logica mette in evidenza come tutti gli uomini siano naturalmente desiderosi di apprendere. Ora, la conoscenza è il risultato della dimostrazione razionale, poiché la dimostrazione è il sillogismo che produce la conoscenza. Per soddisfare questo desiderio naturale nell'uomo, la dimostrazione logica diviene necessaria; perché l'effetto, in quanto tale, non può esistere senza la causa.

(Christos)
-Logion 4: A volte, dinanzi alle dimostrazioni metafisiche che i discepoli leggevano da Aristotele, succedeva che si scoraggiassero. Chiesero allora: "Maestro, qual è la ragione d'essere razionale?" E Christos rispose:"La fede porta la verità. Ma per comprenderla, occorre usare la ragione.”

-Logion 5: E Christos disse: "La ragione ed il misticismo permettono entrambi di comprendere Dio, dal momento che ciascuno di loro si trova in ciascuno di noi. Sta a voi trovare il vostro cammino verso l’Altissimo ispirandovi alla ragione di Aristotele e al mio misticismo.”

-Logion 6: Ma Christos ci mise in guardia: "La ragione, senza l'approvazione del cuore, è come una conchiglia vuota. L'essenziale è altrove, e Dio supera i contrasti delle parti.”



Poi recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo sulla Virtù:

Ave, Santa Virtù, il Signore ti salvi
*Non c’è assolutamente uomo nel mondo intero,
che possa fare a meno di te,
*se non vuol far morire la sua anima.
Chi non ti possieda.
*confonde vizi e i peccati.
L'abitudine rende, tutto ordinario e volgare,
*togliendo l'impronta divina;
così operiamo per convenzione e per abitudine,
*per necessità, per interesse.
L'amor proprio sostituisce divino:
*e la pianta, già innestata ritorna a produrre getti selvatici.
Spirito di fede, mantienici sulla via della Virtù
*facendoci vedere uomini e cose in Dio.



Infine, concluse la recita della Compieta con la Preghiera Finale:


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

AMEN


Terminata la preghiera, salutò l'Abate e i confratelli e raggiunse la propria cella per il meritato riposo.
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Messaggio  Jalisse Mar Mag 12, 2015 10:57 pm

Compieta viene recitata prima di coricarsi.
Se si recitano le preghiere in solitaria si evitino le parti contrassegnate con asterisco * che indicano il coro che risponde al lettore. Tali parte oltre all'asterisco saranno indicate con il colore verde mentre la parte del lettore dal colore blu



Prima di coricarsi, i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto, in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia, in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare con loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana, Madre Alexandra quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana di ogni mese e per la giornata di Domenica

Iniziò quindi con l'invocazione di introduzione:


La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.


Inno Alla Divinità è onnipotente

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.
E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


preseguì coi Logia

(Aristotele)
-Diciannovesimo logion: La bellezza sensibile è l'immagine della Bellezza eterna che l'anima ha da sempre contemplato E le cose sono copie delle Idee. la bellezza risulta dalla presenza di certe proporzioni, certe misure e ritmi armoniosi.


-Ventesimo logion: La metafisica è la scienza di ciò che è, in quanto è: l'essere in quanto essere. E'la scienza delle cause prime e anche la scienza di ciò che è,
in quanto è: l'essere in quanto essere.


-Ventunesimo logion: L'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma. La divinità è onnipotente E l'essenza delle cose è intrinseca alle cose e dà loro forma

-Ventiduesimo logion: Logos significa, nella mia metafisica, il verbo supremo, il principio creativo e razionale, la ragione del mondo, in quanto contiene in sé le idee eterne, archetipi di tutte le cose.

(Christos)
-Logion 20: E spesso, ritto come un fiammifero, Christos ci rivelava: "Nel cuore dei repressi giace a volte la nostra coerenza."

-Logion 21: "Diffidate delle credenze deviate, amici miei... poiché gli eretici sono come le formiche, ritornano sempre."


Lesse poi il Salmo sulla quintessenza

Spirito divino che soffi sulle cose
*principio di vita e di moto,
eterno ed immutabile.
*Tramite te ogni elemento si unisce e fonde
e l'Onniponte ordina il mondo
*secondo la sua divina volontà.
Ordina anche le nostre vite di creature
*perchè si conformino al Suo divino progetto.

Lesse infine la Preghiera finale

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.


Finite le preghiere tutti si recarono alle loro celle.
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Messaggio  Pamelita Mar Mag 12, 2015 11:19 pm

Prima di ritirarsi a riposarsi nella propria cella, Madre Pamelita raggiunse l'Abate e i confratelli nella cappella per la recita della Compieta.

Aprì la preghiera con la lettura dell'invocazione di introduzione:


"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."



Seguì l'intonazione, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità è onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Diede quindi lettura ai Logia previsti per il martedì:

(Aristotele)
-Quarto logion
Un uomo ubriaco di vino cade in avanti perché si sente la testa pesante, ma un uomo ubriaco di birra cade all'indietro perché è veramente stordito. Il vino rende anche la gente molto affettuosa. La prova è che l'ubriaco è portato a baciare, anche sulla bocca, chi non avrebbe mai baciato se fosse stato sobrio.

-Quinto logion
Il Logos ha organizzato l'universo a partire da 4 elementi, quindi l'ha dotato di un'anima per dar movimento al tutto. Ha quindi ordinato questi elementi l'uno in relazione all'altro, in modo che ciò che il fuoco è in relazione all'aria, l'aria lo sia per l'acqua, e ciò che l'aria è per l'acqua, l'acqua lo sia per la terra. Successivamente, il Logos le incluse in un divino etere unificatore.

-Sesto logion
La logica mette in evidenza come tutti gli uomini siano naturalmente desiderosi di apprendere. Ora, la conoscenza è il risultato della dimostrazione razionale, poiché la dimostrazione è il sillogismo che produce la conoscenza. Per soddisfare questo desiderio naturale nell'uomo, la dimostrazione logica diviene necessaria; perché l'effetto, in quanto tale, non può esistere senza la causa.

(Christos)
-Logion 4: A volte, dinanzi alle dimostrazioni metafisiche che i discepoli leggevano da Aristotele, succedeva che si scoraggiassero. Chiesero allora: "Maestro, qual è la ragione d'essere razionale?" E Christos rispose:"La fede porta la verità. Ma per comprenderla, occorre usare la ragione.”

-Logion 5: E Christos disse: "La ragione ed il misticismo permettono entrambi di comprendere Dio, dal momento che ciascuno di loro si trova in ciascuno di noi. Sta a voi trovare il vostro cammino verso l’Altissimo ispirandovi alla ragione di Aristotele e al mio misticismo.”

-Logion 6: Ma Christos ci mise in guardia: "La ragione, senza l'approvazione del cuore, è come una conchiglia vuota. L'essenziale è altrove, e Dio supera i contrasti delle parti.”



Poi recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo sulla virtù:

Ave, Santa Virtù, il Signore ti salvi
*Non c’è assolutamente uomo nel mondo intero,
che possa fare a meno di te,
*se non vuol far morire la sua anima.
Chi non ti possieda.
*confonde vizi e i peccati.
L'abitudine rende, tutto ordinario e volgare,
*togliendo l'impronta divina;
così operiamo per convenzione e per abitudine,
*per necessità, per interesse.
L'amor proprio sostituisce divino:
*e la pianta, già innestata ritorna a produrre getti selvatici.
Spirito di fede, mantienici sulla via della Virtù
*facendoci vedere uomini e cose in Dio.



Infine, concluse la recita della Compieta con la preghiera finale:


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

AMEN


Terminata la preghiera, salutò l'Abate e i confratelli e raggiunse la propria cella per il meritato riposo.
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Messaggio  Gurnican Mer Mag 13, 2015 12:21 am

Prima di ritornare nella sua cella, Padre Gurnican  raggiunse l'Abate e i confratelli nella cappella per la recita della Compieta.

Aprì la preghiera con la lettura dell'invocazione di introduzione:


"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.
."



Seguì l'intonazione, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità è onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,

*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre.


Diede quindi lettura ai Logia previsti per il martedì:

(Aristotele)
-Quarto logion
Un uomo ubriaco di vino cade in avanti perché si sente la testa pesante, ma un uomo ubriaco di birra cade all'indietro perché è veramente stordito. Il vino rende anche la gente molto affettuosa. La prova è che l'ubriaco è portato a baciare, anche sulla bocca, chi non avrebbe mai baciato se fosse stato sobrio.

-Quinto logion
Il Logos ha organizzato l'universo a partire da 4 elementi, quindi l'ha dotato di un'anima per dar movimento al tutto. Ha quindi ordinato questi elementi l'uno in relazione all'altro, in modo che ciò che il fuoco è in relazione all'aria, l'aria lo sia per l'acqua, e ciò che l'aria è per l'acqua, l'acqua lo sia per la terra. Successivamente, il Logos le incluse in un divino etere unificatore.

-Sesto logion
La logica mette in evidenza come tutti gli uomini siano naturalmente desiderosi di apprendere. Ora, la conoscenza è il risultato della dimostrazione razionale, poiché la dimostrazione è il sillogismo che produce la conoscenza. Per soddisfare questo desiderio naturale nell'uomo, la dimostrazione logica diviene necessaria; perché l'effetto, in quanto tale, non può esistere senza la causa.

(Christos)
-Logion 4: A volte, dinanzi alle dimostrazioni metafisiche che i discepoli leggevano da Aristotele, succedeva che si scoraggiassero. Chiesero allora: "Maestro, qual è la ragione d'essere razionale?" E Christos rispose:"La fede porta la verità. Ma per comprenderla, occorre usare la ragione.”

-Logion 5: E Christos disse: "La ragione ed il misticismo permettono entrambi di comprendere Dio, dal momento che ciascuno di loro si trova in ciascuno di noi. Sta a voi trovare il vostro cammino verso l’Altissimo ispirandovi alla ragione di Aristotele e al mio misticismo.”

-Logion 6: Ma Christos ci mise in guardia: "La ragione, senza l'approvazione del cuore, è come una conchiglia vuota. L'essenziale è altrove, e Dio supera i contrasti delle parti.”



Poi recitarono insieme, a cori alterni, il Salmo sulla virtù:

Ave, Santa Virtù, il Signore ti salvi
*Non c’è assolutamente uomo nel mondo intero,
che possa fare a meno di te,
*se non vuol far morire la sua anima.
Chi non ti possieda.
*confonde vizi e i peccati.
L'abitudine rende, tutto ordinario e volgare,
*togliendo l'impronta divina;
così operiamo per convenzione e per abitudine,
*per necessità, per interesse.
L'amor proprio sostituisce divino:
*e la pianta, già innestata ritorna a produrre getti selvatici.
Spirito di fede, mantienici sulla via della Virtù
*facendoci vedere uomini e cose in Dio.



Infine, concluse la recita della Compieta con la preghiera finale:


Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

AMEN


Terminata la preghiera, salutò tutti e ritornò nella sua cella.
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Messaggio  Ospite Mer Mag 13, 2015 10:19 pm

Ormai si era fatta notte. Padre Gian raggiunse la cappella per la recita insieme all'Abate e ai confratelli della Compieta.

Aprì la preghiera notturna con l'Invocazione di introduzione:


"La Divinità è onnipotente
Essa è Infinita, Eterna, Onniscente e Onnipresente.."



Seguì l'intonazione, a cori alterni, dell' Inno Alla Divinità è onnipotente:

Ho vissuto a lungo in una caverna platonica
*Che ombre in movimento infestavano come un castello
Dove le cavità oscure e i neri corvi
*rendevano pari la notte e il giorno, le cime e le profondità
I miei occhi confusi da questo dipinto confuso
*Mescolavano in modo pagano
l'Onnipotente, il Giusto, l'Amore metafisico
*agli accordi dissonanti trasportati dell'eco.

E' là che ho compreso, in un piacere tranquillo,
*Grazie all'Essere divino, al Motore universale,
che questi spettri fugaci che mi ghiacciavano il cuore
*erano solo vili pensieri, che il vento soffia tra le fiamme.
E che ragionando bene, e accogliendo la felicità,
*Nel buio troverò la Via e e la vera Luce che splende sempre. Mercoledì



Dette quindi lettura de I Logia previsti per il Mercoledì:

(Aristotele)
-Settimo logion
Se la mia premessa maggiore è: Tutti gli uomini sono mortali; se la mia premessa minore assume che: Tutti i Greci sono uomini; la logica conclusione del mio sillogismo è che: Tutti i Greci sono mortali. Ma in verità, il sottile scopo di queste affermazioni sillogistiche è di evidenziare l'immortalità del Motore Primo del mondo.

-Ottavo logion
L'analisi politica ci insegna che ogni volta che un individuo possiede grandi ricchezze, e che gli altri non possiedono nulla, il risultato è o la peggiore delle democrazie o una oligarchia senza freni, o una tirannia opprimente, prodotto necessario dei due all'opposto estremi.

-Nono logion
La dizione poetica deve avere due qualità: essere chiara e al di sopra della lingua volgare. Sarà chiara, se le parole sono prese nel senso a loro proprio; ma allora non avrà nulla che la elevi. Essa verrà elevata, e al di sopra della lingua volgare, se si adoperano parole non comuni, voglio dire, parole straniere, metafore, perfifrasi, in breve, tutto ciò che non è linguaggio ordinario . Ma se il discorso non è composto che da quelle parole, si tratterà di un indovinello o di un barbarismo insopportabile. Sarà un indovinello, se tutto è metafora; una barbarismo, se tutto è straniero.

(Christos)
-Logion 7: Christos disse: "L'amore che si porta ai nostri genitori non somiglia né a quello che si dedica al nostro coniuge, né all'amicizia che si offre ai nostri amici. Quest'amore si trova certamente tra i due, fatto dell'uno e dell'altro. Così occorre amare Dio.”

-Logion 8: A volte, i discepoli si abbuffavano delle pietanze che i loro ospiti gli servivano. Quindi languivano sui letti comodi che venivano offerti loro. Infine, il giorno dopo, rendevano servizio a questi stessi ospiti lavorando per loro. Ma Christos si interrogava: "Mangiamo per vivere, dormiamo per vivere, lavoriamo per vivere... ma perché viviamo?"

-Logion 9: A volte Christos ci consigliava: "Se per voi la vita non ha senso, allora amate la vita più del senso della vita. Non aspettate di morire per capire che passate la vostra vita accanto alla vita. Ricordatevi: Non siamo nati soltanto per morire, siamo nati per vivere.”



Recitarono quindi insieme, a cori alterni, il Salmo sull'intemperanza e il piacere:

L’uomo impari a trattare il corpo come si tratta un malato,
*a cui si rifiutano molte cose inutili che desidera,
e al quale si prescrive un regime che ripugna.
*Oh Altissimo, purifica il fondo del mio cuore da ogni cupidigia ed intemperanza,
in modo che io ami con misura, giustizia e compassione,
*e possa godere di ciò che davvero ho bisogno con gioia e serenità
Così che io trovi il vero piacere,
*fondamento della vera felicità.



Infine, chiuse la recita della Compieta con la Preghiera finale:

Al termine del giorno, o sommo Creatore, vegliaci nel riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte. Tieni lontano le insidie della creatura senza nome; veglino su di noi gli arcangeli e ci custodiscano nella pace. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode Amen.

Al termine della Compieta, tutti si recarono nelle loro celle per il riposo notturno .

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