l'arrivo di Monacobianco

Monacobianco si avvicino' alla porta dell'abbazzia ma prima di bussare infilo' sotto la porta una pergamena vergata di suo pugno con il seguente testo:

Il mio nome Monacobianco mi é stato dato dalla gente di strada del mio villaggio, che aveva in grande considerazione mio nonno Monaconero, frate minortita che aveva rifiutato il celibato ed aveva cresciuto mio padre che prese poi il cognome Monaco.
Mio nonno caduto in disgrazia agli occhi della chiesa, ma amato e rispettato per la sua saggezza e la sua carità di spirito mi istrui' nel rispetto della fede e della solidarieta' verso il prossimo.
La mia vita mi ha portato a visitare i ducati e giunto a Savona vi ho preso dimora.
Oggi busso alla vostra porta per chiedere consigli sul mio futuro ben sapendo di non essere un vero monaco
Umilmente Monacobianco

Monacobianco busso alla porta e si sedette in attesa

Padre Francesco udì bussare alla porta, mentre assorto in preghiera si stava recando alla cappella per i Vespri.

Si avvicinò, aprì il portellino e chiese : Chi bussa a queste sante mura?

sentii una voce severa interrogarmi da dietro il portone

Che la pace sia con voi ! mi chiamo Monacobianco e vengo da Savona, sono disarmato e vorrei tanto poter trovare risposte ai mie dubbi in questo luogo di fede e meditazione.

Monacobianco si senti confortato dall'abbraccio di padre Francesco prese la piantina e l'elenco che il padre gli porse, propondosi di leggarle attentamente e rispose:

Padre Francesco vi ringazio per la la benvole accoglienza, e sarà mia dovere rispettare le regole dell'abbazia.
Se ben capii dovrei raggiungere i fratelli oblati, e seguire gli insegnamenti dei padri.

Monacobianco si avvio verso la sua cella sperando di non deludere l'accoglienza che padre francesco gli riservava.

Padre Francesco sorrise al ragazzo e prima che se ne andasse lo fermò e disse:

Bene Figliolo, ora, se vi è tutto chiaro, vi consegnerò le chiavi della vostra cella. Poi, una volta arrivati alla cella, vi darò indicazioni più precise sui luoghi dell'Abbazia, così potrete fare un giro e visitare l'Abbazia, quando vi sarete sistemato e riposato. Spero che vi troviate a vostro agio in questo luogo santo.
Ecco, la chiave della vostra cella figliolo, - disse Padre Francesco porgendogli le chiavi

Padre Francesco gli indicò il corridoio e l'accompagnò alla cella preparata per lui.

Monacobianco strinse a se le chiavi della sua cella e con sguardo colmo di gratitudine disse

Grazie Padre , non vedo l'ora di poter visitare l'abazzia e partecipare al primo corso per gli Oblati.


Monacobianco richiuse la porta della cella dietro le sue spalle