Battesimo di Jean_marc

Un altro suo studente stava per ricevere il sacramento piu importante che un fedele possa desiderare di ricevere;il battesimo.
Il fatto poi di averlo preparato personalmente a quel momento di incontro con l'Altissimo, la faceva sentire fiera e soddisfatta del suo lavoro.
Jean_marc era stato uno studente solerte e attento le aveva dato grandi soddisfazioni e non vedeva l'ora di esaudire il suo desiderio di fare parte finalmente della grande famiglia aristotelica
Quindi presi gli accordi con il battezzando,  iniziò la preparazione della cappella, per rendere quel momento unico e indimenticabile per il ragazzo

Iniziò con la preparazione dell'altare mettendo fiori bianchi segno di purezza dove secondo il suo gusto, stavano meglio



Copri l'altare con una tovaglia ricamata appositamente nella sartoria dell'Abbazia:



Sistemò sull'altare il messale, il calice, le candele e i fiori:



Infine sistemò il Libro delle Virtù sull'ambone



Finito di sistemare il tutto prese la cartellina con gli  spartiti e salì i gradini che portavano all'organo,e li sistemò in ordine


Era tutto pronto!

Si sedette poi su una panca attendendo l'arrivo del battezzando e dei suoi ospiti

Durante il tragitto in carrozza verso l'abbazia, Lis aveva ordinato a Iele di fermarsi dal fioraio e aveva scelto dei bouquet per addobbare la cappella dove, finalmente, suo cugino si sarebbe battezzato.
Aveva deciso di arrivare con largo anticipo per aiutare la sua amica Pamela nella preparazione, in modo da avere tutto pronto per gli ospiti.

Bentrovata mia cara, esclamò andandole incontro, seguita dal paggio con le braccia piene di mazzi di fiori. L'abbracciò e poi ammirò il suo allestimento come sempre impeccabile. Spero mi consentirai di aggiungere quale ornamento. Sai, è davvero un'occasione importante per la nostra famiglia e, soprattutto, per mio cugino Jean.

E, mentre parlava, indicava a Iele dove sistemare i fiori.

Non vedo l'ora che arrivino Filippo, mia zia e mio cugino per dare inizio alla cerimonia! Sono davvero emozionata!

Nell'attesa si mise a chiacchierare con Pam.

Madre Pamelita abbracciò l'amica  e ascoltò con attenzone le sue parole.

Potrei rifiutare di accontentarti ? Le disse ridendo .. Se solo ci provassi, so che troveresti il modo di farmi cambiare idea, perciò nn azzardo neppure, l'importante è che il tutto rimanga sobrio e non troppo ricco, siamo sempre in un convento..Ma ammetto che qualche tocco di colore puo solo ravvivare l'ambiente.

Mentre tu "ravvivi" la cappella io vado a indossare i paramenti sacri, se hai bisogno di me mi trovi in sagrestia

Sentì arrivare Filippo alle sue spalle e si voltò sorridendogli mentre lui le baciava la mano. Gli appoggiò un casto bacio sulla guancia e rispose a tutte le sue domande.

Sono già arrivati tutti. La sorella portiera starà mostrando loro l'abbazia prima di portarli qui. E' già tutto pronto e a breve inizierà la celebrazione. Tu, intanto che finisco con i fiori, siediti qui - disse indicandogli una delle panche della prima fila - e tienimi libero il posto accanto a te!

Erasmo entrò nella cappella in silenzio, notando di non essere l'ultimo una volta tanto, e di non essere in ritardo per la funzione.
Percorse il tratto tra l'ingresso e l'altare e si avvicinò a Filippo e a sua cugina Lisgallaudet salutandoli affettuosamente.

Allora siamo pronti per il battesimo di mio fratello? Vedo che non siamo a corto di fiori qui dentro! Sarà davvero una bella funzione!

Zietta del cuoreeee! Esclamò Lis, dimenticando per un momento di trovarsi in una cappella, ma la gioia di rivedere la zia era troppo esplosiva per potersi contenere e la strinse, forse un po' troppo forte, a lungo, sussurrandole quanto le fosse mancata.

Benvenuta zietta! Vieni, siediti qui vicino a me e Filippo, disse accompagnandola alla panca in prima fila e salutando Erasmo con una strizzatina dell'occhio. Ciao cugino, ben arrivato anche a te. Ora manca solo il protagonista!

Sentì brusio nella cappella quindi indossati i paramenti sacri vi si ecò per salutare i convenuti.

Buongiorno a tutti disse sfoderando un sorriso.

Bentrovato Pippo è da un eternità che non ci vediamo ..mi raccomando tratta bene la mia Lis o potrei scordarmi che porto un abito talare ..
Poi si presentò a tutti gli altri invitati

Miei cari sono madre Alexandra Pamela Cagliostro d'Altavilla Priore di questa abbazia e sono felice di darvi il benvenuto in questo luogo di pace.

Rimase poi a chiacchierare amabilmente con loro in attesa dell'arrivo del battezzando

E' strano per uno come me essere all' interno di una chiesa. Il passato è pesante come un macigno nei miei ricordi, sempre. E' per questo che non frequento molto i luoghi sacri. Ma non oggi. Oggi posso permettermi, per una volta, dopo tanto tempo, di essere sereno.

Sono qui da un pò, appena dietro una colonna della bella cappella. Da qui li vedo arrivare tutti:

Madre Pamela che con grande cura prepara gli ornamenti, attenta ad ogni piccola piega, ogni angolo, ogni fiore. Veloce e precisa in ogni gesto rituale.

Poi è la volta della mia famiglia: Lis come sempre irruenta ed esuberante nel suo affetto mai domo. L' ho scelta come madrina, e lei mi farà questo grande onore. E Filippo, Erasmo il mio fratellaccio ritrovato, e poi mia madre, anch' essa ritrovata.

La guardo da lontano, mi sembra appena appena sciupata, il convento non fa bene a nessuno, poi mi avvicino con calma, non guardo gli altri per il momento. Quasi prendendola di sorpresa stringo le sue mani tra le mie, poi le porto entrambi alle labbra.

Bentornata madre, e benvenuta nel giorno della mia festa, che è, soprattutto, la nostra.

Non sarebbe stata tale senza di Voi E finalmente sorrido ai miei parenti in attesa, stringendoli in un abbraccio virtuale

Poi mi rivolgo a madre Pamela. Perdonatemi madre se Vi ho fatta aspettare. Sono pronto !

Alla buon'ora, cugino! Dove ti eri cacciato? Ti nascondevi nel confessionale? Lo prese in giro Lis.

Comunque ora sei qui e possiamo battezzarti così, ad Aristotele piacendo, ti metterai sulla buona strada...

Seduta a un lato dell'altare, raccolta nei suoi pensieri Madre Pamela udito Jean_marc dire che era pronto, quindi si alzò e si avvicinò all'altare .

"Molto bene, allora direi che possiamo cominciare"

"Fratelli siamo qui riuniti dinnanzi al Dio Aristotelico che è la Causa Finale del Mondo, verso cui tutto procede, per accogliere nella famiglia dei credenti, soli eredi della salvezza del Paradiso il nostro nuovo fratello Jean_marc"

Rivolgendosi al giovane quindi chiese

" Jean_marc, ti presenti tu con umiltà e cuore contrito di fronte alla Comunità dei Credenti rinunciando ai peccati commessi nella tua vita precedente per seguire con noi un cammino di redenzione?
Chiedi tu il battesimo nella fede Aristotelica ed accetti dunque il dogma e le regole di vita della Santa Chiesa Aristotelica? "

*Madre Pamela non si perde in ciance, bene ..* Penso tra me.. un attimo e mi si rivolge ed io, senza attendere oltre, le rispondo seguendo il rituale imparato da tempo

Io oggi rinuncio ai miei peccati e rinasco a nuova vita nella Comunità Aristotelica. Con tutto il cuore lo chiedo.
Io ero cieco e brancolavo nel buio, ora vedo la luce, la verità e la via. Chiedo il battesimo nella fede Aristotelica ed accetto il dogma e le regole di vita della Santa Chiesa Aristotelica

Madre Pamela sorrise al ragazzo e prosegui;


"Chiedi tu il battesimo nella fede Aristotelica ed accetti dunque il dogma e le regole di vita della Santa Chiesa Aristotelica? "

Lis prese il cero e inspirò a fondo prima di rispondere, quello che si accingeva ad assumersi era un impegno gravoso che aveva valutato con grande serietà.
Dopo qualche istante, rispose con sicurezza: Con tutto il cuore io lo chiedo e con tutte le forze mi prodigherò nell’assolvere questo compito che mi è stato assegnato.
Poi guardò il cugino, sorridendogli.

Un attimo. E' bastato un attimo e mi sono ritrovato con la mano nella fonte battesimale, per poi sentire il rivolo d'acqua con cui madre Pamela mi bagnava il capo.

Le sorrido grato mentre mi accoglie nella grande famiglia aristotelica e mi abbraccia.

Grazie madre, senza il vostro aiuto niente sarebbe stato possibile. Permettetemi di ringraziarvi con un piccolo dono.

E' un  oggetto antico che potrà farVi compagnia nelle ore di solitudine.

Poi seguo Lis, che sorride e batte le mani come una bambina, felice nel giorno della sua festa. Rispondo al suo abbraccio e ...

Non sono abituato a chi mi fa regali.. a volte ne faccio io, ma non li ricevo mai, fino ad oggi.

Beh Lis, ora sarai obbligata a farmi anche un ritratto quando indosserò questo oggetto meraviglioso. E rido, per un momento sereno.