Arrivo all'Abbazia.... Attanasio
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Arrivo all'Abbazia.... Attanasio
Ospite Mar Mar 08, 2011 7:20 pm
Attanasio non aveva viaggiato poi così tanto.
Dalla bella città di Parma sua residenza, non distava molto la splendida Abbazia Cistercense di di Fornovo.
Il suo campo era da poco stato raccolto e in attesa del prossimo Attanasio si era deciso a far visita all'ordine che così tanto lo attirava.
Un suo caro amico gli aveva parlato dell'Abbazia e la sua smania di conoscere lo aveva portato fino a li.
Le tiepidi ormai giornate quasi primaverili della campagna padana conferivano ancora un po' di fioca luce in quel pomeriggio inoltrato di Marzo e Attanasio, giovane uomo vigoroso non aveva impiegato molto a raggiungere la meta.
Ed ora, eccolo li: imbambolato a fissare il bellissimo portone finemente cesellato
Un pensiero entrò solo in quel momento nella mente del giovane: e se ora qualcuno arriva e mi chiede cosa voglio qui? cosa mi ha spinto qui? cosa risponderò?
Attanasio cercava invano una risposta sensata da dare nella sua mente ma nulla gli sovveniva.
Qualcosa mi ha spinto qui pensò, ma cosa
Dalla bella città di Parma sua residenza, non distava molto la splendida Abbazia Cistercense di di Fornovo.
Il suo campo era da poco stato raccolto e in attesa del prossimo Attanasio si era deciso a far visita all'ordine che così tanto lo attirava.
Un suo caro amico gli aveva parlato dell'Abbazia e la sua smania di conoscere lo aveva portato fino a li.
Le tiepidi ormai giornate quasi primaverili della campagna padana conferivano ancora un po' di fioca luce in quel pomeriggio inoltrato di Marzo e Attanasio, giovane uomo vigoroso non aveva impiegato molto a raggiungere la meta.
Ed ora, eccolo li: imbambolato a fissare il bellissimo portone finemente cesellato
Un pensiero entrò solo in quel momento nella mente del giovane: e se ora qualcuno arriva e mi chiede cosa voglio qui? cosa mi ha spinto qui? cosa risponderò?
Attanasio cercava invano una risposta sensata da dare nella sua mente ma nulla gli sovveniva.
Qualcosa mi ha spinto qui pensò, ma cosa
Ospite- Ospite
Re: Arrivo all'Abbazia.... Attanasio
Eliogabalo Mer Mar 09, 2011 11:41 am
Padre Eliogabalo si trovava oltre il grande portone d'ingresso, fuori dall'Abbazia, per un giro nei campi antistanti ad essa. Tornando verso l'imponente costruzione vide un uomo fermo di fronte al portone nell'atto di fissarlo pensieroso. Vi si accostò e con garbo lo salutò: "Pace e bene, figliolo. Cercate qualcosa di preciso nel legno del portone?" sorrise.
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Re: Arrivo all'Abbazia.... Attanasio
Ospite Mer Mar 09, 2011 7:13 pm
Il giovane si scosse alle parole di qualcuno.
La veste che indossava non lasciava dubbi.
Attanasio si inchinò come molte volte aveva fatto nella sua giovane ma intensa vita e come ormai gli riusciva bene e disse
"Padre, sono Attanasio di Parma, un umile contadino ma non so perchè sento dentro di me che il mio destino è diverso. Ogni giorno, finito il lavoro nei campi mi reco nella splendida Chiesa di Parma a chiedere all'Altissimo quale sia la mia strada, cosa Egli abbia in serbo per me ma nonostante mi impegni nella preghiera, non riesco a odere la Sua Voce."
prese fiato un attimo poi prosegui, era intenzionato a dire tutto in modo da levarsi al più preso il peso che portava da troppo tempo
"Un caro amico mi ha parlato di questa Abbazia, luogo di studio, di preghiera e di riflessione e oggi mi sono incamminato da Parma, non dista poi molto e sono giunto fino a qui, intenzionato a capire e per farlo sono pronto a tutto.
Voi, Padre, sapreste aiutarmi? Sapreste indicarmi la strada da seguire?"
detto ciò Attanasio si bloccò e osservò l'uomo desideroso in una sua risposta e scrutando ogni suo minimo cambiamento di espressione
La veste che indossava non lasciava dubbi.
Attanasio si inchinò come molte volte aveva fatto nella sua giovane ma intensa vita e come ormai gli riusciva bene e disse
"Padre, sono Attanasio di Parma, un umile contadino ma non so perchè sento dentro di me che il mio destino è diverso. Ogni giorno, finito il lavoro nei campi mi reco nella splendida Chiesa di Parma a chiedere all'Altissimo quale sia la mia strada, cosa Egli abbia in serbo per me ma nonostante mi impegni nella preghiera, non riesco a odere la Sua Voce."
prese fiato un attimo poi prosegui, era intenzionato a dire tutto in modo da levarsi al più preso il peso che portava da troppo tempo
"Un caro amico mi ha parlato di questa Abbazia, luogo di studio, di preghiera e di riflessione e oggi mi sono incamminato da Parma, non dista poi molto e sono giunto fino a qui, intenzionato a capire e per farlo sono pronto a tutto.
Voi, Padre, sapreste aiutarmi? Sapreste indicarmi la strada da seguire?"
detto ciò Attanasio si bloccò e osservò l'uomo desideroso in una sua risposta e scrutando ogni suo minimo cambiamento di espressione
Ospite- Ospite
Re: Arrivo all'Abbazia.... Attanasio
Eliogabalo Gio Mar 10, 2011 8:23 pm
Eliogabalo osservava quel giovane con ammirazione; raramente negli ultimi tempi aveva percepito un tale afflato in qualcuno. Lo osservava attentamente e con altrettanta attenzione seguiva ogni parola pronunciata. Quando il giovane ebbe terminato, prese fiato e, con aria distesa, incominciò a parlare
"Figliolo, Attanasio. Il fatto che voi siate un umile contadino non significa nulla, anch'io sono un umile contadino, sapete? Qui in Abbazia tutti i monaci devono coltivare i campi e io curo il luppolo. Inoltre il lavoro fisico rappresenta un altro momento per rendere grazie ai doni dell'Altissimo"
Parlava col suo strano modo di gesticolare, come a disegnare nell'aria le parole che pronunciava
"Quando rivedrete quel caro amico che vi parlò di questa Abbazia, abbracciatelo e ringraziatelo, poiché non poteva indicarvi luogo più adatto a trovare le risposte per le domande che affliggono il nostro animo. Sapete? Giunsi proprio come voi a questa porta, sperduto. Dopo un lungo cammino di giorni, ero lacero e senza calzari e il fiato mi aveva abbandonato. Ebbene, ho trovato il mio posto nel mondo e sono sicuro che anche voi potrete trovare il vostro. Posso aiutarvi e posso indicarvi la strada fisica da seguire, non certo quella del vostro spirito: quella strada solo voi potete conoscerla davvero. Prego figliolo, seguitemi; vi alloggerò in una delle nostre celle".
"Figliolo, Attanasio. Il fatto che voi siate un umile contadino non significa nulla, anch'io sono un umile contadino, sapete? Qui in Abbazia tutti i monaci devono coltivare i campi e io curo il luppolo. Inoltre il lavoro fisico rappresenta un altro momento per rendere grazie ai doni dell'Altissimo"
Parlava col suo strano modo di gesticolare, come a disegnare nell'aria le parole che pronunciava
"Quando rivedrete quel caro amico che vi parlò di questa Abbazia, abbracciatelo e ringraziatelo, poiché non poteva indicarvi luogo più adatto a trovare le risposte per le domande che affliggono il nostro animo. Sapete? Giunsi proprio come voi a questa porta, sperduto. Dopo un lungo cammino di giorni, ero lacero e senza calzari e il fiato mi aveva abbandonato. Ebbene, ho trovato il mio posto nel mondo e sono sicuro che anche voi potrete trovare il vostro. Posso aiutarvi e posso indicarvi la strada fisica da seguire, non certo quella del vostro spirito: quella strada solo voi potete conoscerla davvero. Prego figliolo, seguitemi; vi alloggerò in una delle nostre celle".
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