Ritorno in abbazia

**Ellinor** Dom Set 01, 2013 9:00 pm

Dopo un lungo viaggiare, Ellinor raggiunse finalmente l'abbazia, luogo ove un tempo, anni prima, aveva partecipato alla pastorale. Ai tempi, si ricordava, aveva trovato il luogo troppo silenzioso e quieto per i suoi gusti, ora invece, era tutto ciò che andava cercando.
Scesa dalla carrozza andò a bussare al portone aspettando risposta.

**Marzia_** Dom Set 01, 2013 10:23 pm

Sorella Marzia stava andando a riposare nella sua cella dopo una giornata di lavoro, quando sentì bussare alla porta. Si fermò e disse:

Chi bussa?

**Ellinor** Dom Set 01, 2013 10:26 pm

Non molto dopo aver bussato, una voce all'interno dell'abbazia chiese chi era così la dama disse - Sono Ellinor Guinevere Lancaster Stewart in de la Woëvre de Montrève, Granduchessa di Lituania e Duchessa di Samogizia. Vogliate scusare l'ora tarda del mio arrivo, giungo qui da Venezia, ho seguito il corso pastorale presso questa abbazia e sono tornata per continuare gli studi, è possibile?-

**Marzia_** Lun Set 02, 2013 10:35 am

Sorella Maria Grazia sorrise aprì la porta e disse alla dama:

Bentornata a Fornovo Granduchessa. Vi accolsi io l'altra volta che arrivaste e mi ricordo di voi. Sono sorella Maria Grazia Montmorency, oblata di questa abbazia.
Sapete già che qui dentro non sono ammesse armi e, se ne avete, vi prego di depositarle nel deposito armi.
Sicuramente ricordate le regole di comportamento all'interno di queste sante mura.
Ho fatto rispolverare la vostra cella e vi riconsegnerò le chiavi. Lì troverete le indicazioni per andare in segreteria e iscrivervi ai corsi. Vi auguro di studiare con profitto in questo luogo santo.
Ecco, la chiave della vostra cella figliola, - disse sorella Maria Grazia porgendole le chiavi

Sorella Maria Grazia le indicò il corridoio e l'accompagnò alla sua cella.

**Ellinor** Lun Set 02, 2013 9:56 pm

- Cara Sorella Marzia, certo che ricordo di voi ma vi prego di chiamarmi Ellinor, non credo che i titoli siano adatti a queste sante mura ed intendo lasciarli fuori da esse- la dama guardò l'oblata e lasciò cadere per qualche attimo il silenzio, anche solo grazie a quei pochi istanti in contatto con all'abbazia e sentiva l'animo più sereno -Mi dicevate delle armi e delle regole: per il comportamento non avete di che preoccuparvi, me le ricordo bene e le seguirò con più attenzione di quello che non feci la prima volta, le armi le ho lasciate a Venezia, sono talmente stanca di eserciti e guerra che ho deciso proprio di non portarle. Sarà un piacere tornare nella mia cella, vi seguo-

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