Arrivo di Lylyyh

Era entusiasta mentre si dirigeva verso l'Abbazia.
Camminava sicura e svelta. Finalmente dopo anni aveva deciso di porre fine all' ignoranza, di seguire attentamente il catechismo e di farsi battezzare.
Era talmente assorta nei propri pensieri, e talmente fiera della decisione presa, che non vide l'edificio finchè non si trovò sotto l'ombra delle imponenti mura.
Vide anche l'enorme portone dove tra pochi minuti avrebbe bussato.
Paura.
Paura? Era veramente paura quella che provava?
Indecisione? La sua convinzione vacillava prima di entrare?
Si fermò per qualche minuto a pensare. Chiuse gli occhi. Ascoltò.

Dopo un profondo respiro, riaprì gli occhi e, con passo più deciso e sicuro di quanto fosse stato prima, arrivò di fronte alla porta e bussò.

Sorella Marzia era appena tornata dopo aver accompagnato una visitatrice alla sua cella, quando sentì bussare alla porta.

Chi bussa a questo portone? - disse.

Una voce femminile e decisa chiese chi bussava.
Lylyyh si schiarì la voce per farsi sentire attraverso il portone chiuso:

Sono Lylyyh Ferrari. Vengo su consiglio di Sua Eminenza Monsignor Federico Edoardo Borgia per prepararmi a ricevere il sacramento del battesimo.

Sperò di essere stata chiara nonostante la porta chiusa e attese una risposta.
Che ad accoglierla fosse una donna era rassicurante.

Provvedo immediatamente
disse Lylyyh.

Fece una veloce corsa al vicino deposito d'armi dove lasciò a malincuore la sua inseparabile spada.
Esitò un attimo sentendosi inerme, poi tornò di corsa verso il portone d'ingresso.
Era ancora chiuso.

Ho deposto le armi disse con voce decisa.

Lylyyh annuì sorridendo.
Finalmente capiva chi chiamare sorella e chi madre. Aveva sempre avuto una gran confusione a riguardo.
Era appena entrata e le avevano gia spiegato qualcosa: il suo entusiasmo aumentava mentre si sedeva sulla panca per studiare la piantina dell'abbazia.

Sorella Maria Grazia sorrise e disse:

Bene Dama Lylyyh, ora, se vi è tutto chiaro, vi consegnerò le chiavi della vostra cella. Poi, una volta arrivati alla cella, vi indicherò dove andare per iscrivervi ai corsi, e potrete fare un giro e visitare l'abbazia, quando vi sarete sistemata e riposata. Vi auguro di studiare con profitto in questo luogo santo.
Ecco, la chiave della vostra cella figliola, - disse sorella Maria Grazia porgendogli le chiavi

Sorella Maria Grazia le indicò il corridoio e l'accompagnò alla cella preparata per lei.