L'arrivo di Carlo Lancillotto Della Rovere

Una mattina calda di giugno decisi di far sellare il mio fido destriero di nome
Fulmine, gli salgo in sella e mi avvio verso i boschi procedendo su per le montagne ammirando la bellezza del paesaggio poichè cè un lago più avanti cerco di attraversare
un piccolo ponticello in legno quasi mal ridotto dalle passate guerre dopo tanto viaggiare riesco in fine ad arrivare verso la strada che porta all'Abbazia Cistercense di Fornovo.

Scendo da cavallo lego per bene le redini a una staccionata, mi avvicino al portone dell'Abbazia e busso per tre volte restando in attesa di qualcuno che mi dia risposta.

Il cavaliere rispose a colui:

Buonasera Padre, sono Carlo Lancillotto Della Rovere, arrivo da molto lontano da Guastalla, sono qui per iscrivermi alle lezioni per prendere coscienza del battesimo.

Ritorno dal Padre:

Padre, avevo solo un bastone con me lo riposto nel deposito armi eccomi di nuovo da voi.

Il Cavaliere, ascoltò con molta attenzione le parole dette dal Padre, dopo quanto il Cavaliere, le rispose cosi:

Padre, non temete siate fiducioso sulla mia Nobile persona, non è mia intenzione creare scompiglio nell'abbazia mi comporterò con molta educazione con tutti i membri e rispetterò chiunque.

Dopo aver udito le parole di Sorella Azzurra, il Cavaliere, si presentò a colei:

Buongiorno Sorella, mi presento a voi sono Cavaliere Carlo Lancillotto Della Rovere, lieto di fare la sua Nobile conoscenza.

Dopodichè il Cavaliere, segui la Sorella, che le indicò la sua cella prese le chiavi...
dopo un lungo viaggio il Cavaliere, finalmente ritrovò un attimo di riposo nella sua cella.