Abbazia Cistercense di Fornovo
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L'Angelus (prima settimana del mese)

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Messaggio  Jalisse Lun Mag 13, 2019 3:30 pm

A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto,
in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia,
in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana,
Madre Jalisse quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana
di ogni mese e in modo particolare  per il giorno di LUNEDI'.

Iniziò quindi con l'introduzione:

Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia.

Poi fu il momento della Lettura

La creatura senza nome andò poi a parlare all’orecchio di Uriele, ma questi, conoscendo le sue intenzioni, non lo volle ascoltare, perché più si fosse lasciato tentare, più sarebbe stato difficile resistere. Raccogliendosi in preghiera, si mise in ginocchio[...]. Questo giovane era benedetto da Dio, era certo, era stato scelto affinché donasse la sua vita per questo mondo. Davanti a tale forza e benedizione la Creatura senza nome non poteva più niente e, sebbene l’avesse tentato altre volte, non riuscì mai a convincere Uriele, neanche per un momento.

Al quale seguì il Salmo

Solo Dio è sovrano,
*solo Dio è il Signore.
Hai dato dei talenti, alle Tue creature.
*Ciascuna di esse ha il suo posto nella Tua creazione.
Il suo talento permette a ciascuna di esse di trovarlo.
*Siamo tutte egualmente amate da te
e dobbiamo tutti amarti in cambio.
*Poiché, senza Te, non esisteremmo.
Ci hai creati mentre nulla Ti costringeva
*e dobbiamo amarti per ringraziarti di questo.


Recitarono poi tutti insieme la Preghiera

“O Dio altissimo,
padre dell’umanità
e onnipotenza divina,
chiudi le mie orecchie
alle tentazioni
e apri i miei occhi
all’amore senza fine che tu mi dai,
che io possa donare a coloro che devono ricevere,
amare coloro che devono essere amati,
sapendo sempre
che se io non fossi là,
qualcun altro sarebbe là per farlo
perché sei Tu che parli attraverso la mia bocca
e che operi attraverso le mie mani.
Perdona mio fratello e tutti gli altri,
non sanno quello che fanno.”


Arrivando all'Invocazione finale

Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia.
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Messaggio  Jalisse Mar Mag 14, 2019 11:42 am

A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto,
in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia,
in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana,
Madre Jalisse quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana
di ogni mese e in modo particolare  per il giorno di MARTEDI'.

Iniziò quindi con l'introduzione:

Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia.

Poi fu il momento della Lettura

La creatura senza nome andò poi a parlare all’orecchio di Uriele, ma questi, conoscendo le sue intenzioni, non lo volle ascoltare, perché più si fosse lasciato tentare, più sarebbe stato difficile resistere. Raccogliendosi in preghiera, si mise in ginocchio[...]. Questo giovane era benedetto da Dio, era certo, era stato scelto affinché donasse la sua vita per questo mondo. Davanti a tale forza e benedizione la Creatura senza nome non poteva più niente e, sebbene l’avesse tentato altre volte, non riuscì mai a convincere Uriele, neanche per un momento.

Al quale seguì il Salmo

Solo Dio è sovrano,
*solo Dio è il Signore.
Hai dato dei talenti, alle Tue creature.
*Ciascuna di esse ha il suo posto nella Tua creazione.
Il suo talento permette a ciascuna di esse di trovarlo.
*Siamo tutte egualmente amate da te
e dobbiamo tutti amarti in cambio.
*Poiché, senza Te, non esisteremmo.
Ci hai creati mentre nulla Ti costringeva
*e dobbiamo amarti per ringraziarti di questo.


Recitarono poi tutti insieme la Preghiera

“O Dio altissimo,
padre dell’umanità
e onnipotenza divina,
chiudi le mie orecchie
alle tentazioni
e apri i miei occhi
all’amore senza fine che tu mi dai,
che io possa donare a coloro che devono ricevere,
amare coloro che devono essere amati,
sapendo sempre
che se io non fossi là,
qualcun altro sarebbe là per farlo
perché sei Tu che parli attraverso la mia bocca
e che operi attraverso le mie mani.
Perdona mio fratello e tutti gli altri,
non sanno quello che fanno.”


Arrivando all'Invocazione finale

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Messaggio  Jalisse Mer Mag 15, 2019 12:00 pm

Madre Jalisse si recò come sempre nella Chiesa San Benedetto per pregare perle preghiere del MERCOLEDI'

Si unì ai congratelli, e cominciò a recitare con loro:


Iniziò con l'Invocazione:

Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.

Lettura
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.

Continuò poi con il Salmo:

Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.

Poi fu il momento della Preghiera:

Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.

Ed infine il momento dell'Invocazione Finale:

Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.

Terminato di pregare, Madre Jalisse si recò insieme agli altri, al refettorio per il pranzo.
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Messaggio  Jalisse Ven Mag 17, 2019 2:11 pm

Suonata la campana di mezzodì, Madre Jalisse lasciò i suoi le sue occupazioni  per recarsi in Cappella per la recita dell'Angelus del  VENERDI',
insieme ai suoi confratelli.

Aperto il Messale, iniziò con la lettura dell'Invocazione a San Silfaele, Arcangelo del Piacere:


Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.

Quindi lesse ai confratelli la Lettura dell'Angelus del Sabato:

In quei tempi tumultuosi per la città viveva un giovane chiamato Silfaele di Hedon. Sapeva brillare in società, era dotato di talenti in tutte le arti, ma ciò che gli procurava l’ammirazione della sua cerchia era la sua straordinaria capacità di assaporare ogni istante della vita.
[...] Silfaele, re delle notti di Oanilonia, gustava tutti i vini, poi appena titubante cominciava a dare il suo concerto di lira in favore dell’associazione “saggezza riunita di Oane”. Si vedevano allora le torce dei suoi adulatori sconvolti, inviarlo dritto al firmamento.
Spesso l’indomani all’aurora e dopo che aveva trovato nuove fonti di piacere studiando con Colomba, non era raro vedere Silfaele preparare una tisana al capezzale di un Lucifero dai tratti rovinati, nauseati, livido.
“Tu confondi piacere e felicità, mio povero Luc!” lo ammoniva Silf mentre il suo amico si preparava ad una giornata di mortificazioni e autopunizioni di tutti i generi perché come una banderuola folle Lucifero il volubile non cessava di passare da una sete di piacere estremo ad un abbattimento colpevole e deprimente “e così affatichi il tuo corpo molto duramente con incessanti privazioni e eterni eccessi”.


Seguì la recita, a cori alterni, del Salmo:

Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.


e dopo il Salmo responsoriale la Preghiera:

San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.



Chiuse la recita dell'Angelus con l'Invocazione all'Arcangelo del Piacere:

Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia

Con piacere, terminata la preghiera comunitaria dell'Angelus, raggiunse insieme ai confratelli il refettorio per la consumazione del pranzo quotidiano.
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Messaggio  Jalisse Sab Mag 18, 2019 5:01 pm

Suonata la campana di mezzodì, Madre Jalisse lasciò i suoi le sue occupazioni  per recarsi in Cappella per la recita dell'Angelus del  SABATO,
insieme ai suoi confratelli.

Aperto il Messale, iniziò con la lettura dell'Invocazione a San Silfaele, Arcangelo del Piacere:


Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.

Quindi lesse ai confratelli la Lettura dell'Angelus del Sabato:

In quei tempi tumultuosi per la città viveva un giovane chiamato Silfaele di Hedon. Sapeva brillare in società, era dotato di talenti in tutte le arti, ma ciò che gli procurava l’ammirazione della sua cerchia era la sua straordinaria capacità di assaporare ogni istante della vita.
[...] Silfaele, re delle notti di Oanilonia, gustava tutti i vini, poi appena titubante cominciava a dare il suo concerto di lira in favore dell’associazione “saggezza riunita di Oane”. Si vedevano allora le torce dei suoi adulatori sconvolti, inviarlo dritto al firmamento.
Spesso l’indomani all’aurora e dopo che aveva trovato nuove fonti di piacere studiando con Colomba, non era raro vedere Silfaele preparare una tisana al capezzale di un Lucifero dai tratti rovinati, nauseati, livido.
“Tu confondi piacere e felicità, mio povero Luc!” lo ammoniva Silf mentre il suo amico si preparava ad una giornata di mortificazioni e autopunizioni di tutti i generi perché come una banderuola folle Lucifero il volubile non cessava di passare da una sete di piacere estremo ad un abbattimento colpevole e deprimente “e così affatichi il tuo corpo molto duramente con incessanti privazioni e eterni eccessi”.


Seguì la recita, a cori alterni, del Salmo:

Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.


e dopo il Salmo responsoriale la Preghiera:

San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.



Chiuse la recita dell'Angelus con l'Invocazione all'Arcangelo del Piacere:

Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia

Con piacere, terminata la preghiera comunitaria dell'Angelus, raggiunse insieme ai confratelli il refettorio per la consumazione del pranzo quotidiano.
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Messaggio  Jalisse Dom Mag 19, 2019 12:22 pm

Lodi mattutine del DOMENICA.

Aprì la preghiera comunitaria con la lettura dell'introduzione:


"La luce del sole dissiperà allora i nostri timori, i nostri dubbi,
le nostre angosce, le nostre domande,
i nostri odi ed i nostri dispiaceri.
Il suo calore ci toglierà dal disagio e dal freddo
."



Quindi intonarono insieme, a cori alterni, il Cantico all'Altissimo:

Rendete grazie all'Altissimo

in Lui sono state create tutte le cose, in cielo e in terra.


*Poichè il motore del mondo ha dissipato il nulla,
ci ha fatto destinatari della sua Santa Parola,
*e ci ha prescelti per essere suoi figli.

Il popolo di Oanilonia cedette alla follia,
*e tutti rinnegarono l'amore fraterno,
empi, fino a morire per l'accidia.
*Accanto al senza nome furono maledetti.

Allora la Sua collera giunse e offrì loro
*attraverso il perdono, la via della salvezza
risparmiando i Giusti nella beatitudine solare
*gettando i corrotti nella luna, come prigionieri.

Ma il Suo Amore si estende di regno in regno,
*Dio ha saputo risvegliare le nostre anime nelle nostre armature
come ci aveva promesso fin dai tempi antichi
*attraverso il profeta, per bocca dei santi

Ha disperso le tenebre sotto Oanilonia
*ha rovesciato i potenti dai loro superbi troni
ha spiegato la potenza del suo braccio
*ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati,

ha rimandato gli empi ricchi a mani vuote.
*Ha soccorso con la virtù, la cui forza impavida
di fronte ai popoli canta che si benedica
*Aristotele il saggio, che fu nostro Profeta,
Luce che ci ha rivelato con il pensiero perfetto,
*e che al nome di Christos tutte le ginocchia si pieghino.



Seguì la recita, sempre a cori alterni, del salmo della creazione:


In principio non vi era altro che Dio.
*Non vi era nè materia,
né energia, né movimento.
*Ma Dio è più alto di tutto,
Lui non ha un inizio o una fine.
*Lui è l'Infinito e l'Eterno.
Lui è Perfezione che niente può impedire,
*su cui nulla può agire o interferire.
Tutto è possibile per Lui
*e tutto ciò che esiste deve a Lui la sua esistenza.
Dio è la materia prima da cui tutto è stato creato.
*Tutto ciò che esiste, appartenevano a Lui sin dall'inizio.
Lui è l'Altissimo, sa tutto, è onnipresente, è onnipotente.
*Dio pensò ed un piccolo punto apparve
e dissipò il Nulla.
*Lo chiamò “Universo” e lo esplose in una miriade di stelle
Creò i quattro elementi.
*La terra fu così posta nel centro.
Fu coperta dall'acqua
*che venne coperta dall'aria.
Il fuoco, coprì il tutto.
*Ma in principio non vi era altro che Dio.



Dopo di che innalzarono le preghiere a Dio Padre:

Dio nostro Padre, creatore del cielo e della terra e che tutto hai posto sotto i nostri piedi: i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ci affidiamo a Te supplicandoTi di renderci consapevoli dei benefici della Tua creazione che hai posto a nostro servizio.

*Santo Aristotele, intercedi per noi.

Oh Altissimo, fa’ che ciascuno di noi senta la dignità e la responsabilità dell’essere, con Te, re e custode del creato e mai tiranno che spadroneggia sui beni che ci hai affidati. Sia il luogo dove, attraverso la carità e la convivialità, possiamo anticipare la Giustizia e la Gioia che regna nel Tuo paradiso solare.

Santo Aristotele intercedi per noi.



Terminarono la recita delle Lodi con l'invocazione finale a Dio Creatore di tutte le cose:

Dio Creatore di tutte le cose, ti affidiamo questa giornata!
Guidaci nelle nostre azioni, i nostri pensieri più profondi,
Tu che sai tutto, purificali perchè siano conformi alla Tua volontà.
Tu sei l'Altissimo, che tutto sai, ma ci lasci liberi del nostro destino,
ispira coloro che si allontanano dalla tua divina parola,
per aiutarci a salvare il mondo.


AMEN



Terminata così la recita delle Lodi mattutine, salutati tutti, andò serenamente incontro a ciò che l'attendeva in quel nuovo giorno.
Jalisse
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Messaggio  Annalisa_belfiore Dom Mag 19, 2019 7:07 pm

Lodi mattutine del DOMENICA.

Aprì la preghiera comunitaria con la lettura dell'introduzione:


"La luce del sole dissiperà allora i nostri timori, i nostri dubbi,
le nostre angosce, le nostre domande,
i nostri odi ed i nostri dispiaceri.
Il suo calore ci toglierà dal disagio e dal freddo
."



Quindi intonarono insieme, a cori alterni, il Cantico all'Altissimo:

Rendete grazie all'Altissimo

in Lui sono state create tutte le cose, in cielo e in terra.


*Poichè il motore del mondo ha dissipato il nulla,
ci ha fatto destinatari della sua Santa Parola,
*e ci ha prescelti per essere suoi figli.

Il popolo di Oanilonia cedette alla follia,
*e tutti rinnegarono l'amore fraterno,
empi, fino a morire per l'accidia.
*Accanto al senza nome furono maledetti.

Allora la Sua collera giunse e offrì loro
*attraverso il perdono, la via della salvezza
risparmiando i Giusti nella beatitudine solare
*gettando i corrotti nella luna, come prigionieri.

Ma il Suo Amore si estende di regno in regno,
*Dio ha saputo risvegliare le nostre anime nelle nostre armature
come ci aveva promesso fin dai tempi antichi
*attraverso il profeta, per bocca dei santi

Ha disperso le tenebre sotto Oanilonia
*ha rovesciato i potenti dai loro superbi troni
ha spiegato la potenza del suo braccio
*ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati,

ha rimandato gli empi ricchi a mani vuote.
*Ha soccorso con la virtù, la cui forza impavida
di fronte ai popoli canta che si benedica
*Aristotele il saggio, che fu nostro Profeta,
Luce che ci ha rivelato con il pensiero perfetto,
*e che al nome di Christos tutte le ginocchia si pieghino.



Seguì la recita, sempre a cori alterni, del salmo della creazione:


In principio non vi era altro che Dio.
*Non vi era nè materia,
né energia, né movimento.
*Ma Dio è più alto di tutto,
Lui non ha un inizio o una fine.
*Lui è l'Infinito e l'Eterno.
Lui è Perfezione che niente può impedire,
*su cui nulla può agire o interferire.
Tutto è possibile per Lui
*e tutto ciò che esiste deve a Lui la sua esistenza.
Dio è la materia prima da cui tutto è stato creato.
*Tutto ciò che esiste, appartenevano a Lui sin dall'inizio.
Lui è l'Altissimo, sa tutto, è onnipresente, è onnipotente.
*Dio pensò ed un piccolo punto apparve
e dissipò il Nulla.
*Lo chiamò “Universo” e lo esplose in una miriade di stelle
Creò i quattro elementi.
*La terra fu così posta nel centro.
Fu coperta dall'acqua
*che venne coperta dall'aria.
Il fuoco, coprì il tutto.
*Ma in principio non vi era altro che Dio.



Dopo di che innalzarono le preghiere a Dio Padre:

Dio nostro Padre, creatore del cielo e della terra e che tutto hai posto sotto i nostri piedi: i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ci affidiamo a Te supplicandoTi di renderci consapevoli dei benefici della Tua creazione che hai posto a nostro servizio.

*Santo Aristotele, intercedi per noi.

Oh Altissimo, fa’ che ciascuno di noi senta la dignità e la responsabilità dell’essere, con Te, re e custode del creato e mai tiranno che spadroneggia sui beni che ci hai affidati. Sia il luogo dove, attraverso la carità e la convivialità, possiamo anticipare la Giustizia e la Gioia che regna nel Tuo paradiso solare.

Santo Aristotele intercedi per noi.



Terminarono la recita delle Lodi con l'invocazione finale a Dio Creatore di tutte le cose:

Dio Creatore di tutte le cose, ti affidiamo questa giornata!
Guidaci nelle nostre azioni, i nostri pensieri più profondi,
Tu che sai tutto, purificali perchè siano conformi alla Tua volontà.
Tu sei l'Altissimo, che tutto sai, ma ci lasci liberi del nostro destino,
ispira coloro che si allontanano dalla tua divina parola,
per aiutarci a salvare il mondo.


AMEN



Terminata così la recita delle Lodi mattutine, salutati tutti, andò serenamente incontro a ciò che l'attendeva in quel nuovo giorno.

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Messaggio  Jalisse Lun Mag 20, 2019 12:32 pm

Madre Jalisse si recò come sempre nella Chiesa San Benedetto per pregare perle preghiere del MARTEDI'

Si unì ai congratelli, e cominciò a recitare con loro:


Iniziò con l'Invocazione:

Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.

Lettura
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.

Continuò poi con il Salmo:

Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.

Poi fu il momento della Preghiera:

Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.

Ed infine il momento dell'Invocazione Finale:

Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.

Terminato di pregare, Madre Jalisse si recò insieme agli altri, al refettorio per il pranzo.
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Messaggio  Jalisse Mar Mag 21, 2019 8:55 pm

A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto,
in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia,
in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana,
Madre Jalisse quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana
di ogni mese e in modo particolare  per il giorno di MARTEDI'.

Iniziò quindi con l'introduzione:

Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia.

Poi fu il momento della Lettura

La creatura senza nome andò poi a parlare all’orecchio di Uriele, ma questi, conoscendo le sue intenzioni, non lo volle ascoltare, perché più si fosse lasciato tentare, più sarebbe stato difficile resistere. Raccogliendosi in preghiera, si mise in ginocchio[...]. Questo giovane era benedetto da Dio, era certo, era stato scelto affinché donasse la sua vita per questo mondo. Davanti a tale forza e benedizione la Creatura senza nome non poteva più niente e, sebbene l’avesse tentato altre volte, non riuscì mai a convincere Uriele, neanche per un momento.

Al quale seguì il Salmo

Solo Dio è sovrano,
*solo Dio è il Signore.
Hai dato dei talenti, alle Tue creature.
*Ciascuna di esse ha il suo posto nella Tua creazione.
Il suo talento permette a ciascuna di esse di trovarlo.
*Siamo tutte egualmente amate da te
e dobbiamo tutti amarti in cambio.
*Poiché, senza Te, non esisteremmo.
Ci hai creati mentre nulla Ti costringeva
*e dobbiamo amarti per ringraziarti di questo.


Recitarono poi tutti insieme la Preghiera

“O Dio altissimo,
padre dell’umanità
e onnipotenza divina,
chiudi le mie orecchie
alle tentazioni
e apri i miei occhi
all’amore senza fine che tu mi dai,
che io possa donare a coloro che devono ricevere,
amare coloro che devono essere amati,
sapendo sempre
che se io non fossi là,
qualcun altro sarebbe là per farlo
perché sei Tu che parli attraverso la mia bocca
e che operi attraverso le mie mani.
Perdona mio fratello e tutti gli altri,
non sanno quello che fanno.”


Arrivando all'Invocazione finale

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L'Angelus (prima settimana del mese) - Pagina 32 Empty Re: L'Angelus (prima settimana del mese)

Messaggio  Jalisse Mer Mag 22, 2019 6:22 pm

Madre Jalisse si recò come sempre nella Chiesa San Benedetto per pregare perle preghiere del MERCOLEDI'

Si unì ai congratelli, e cominciò a recitare con loro:


Iniziò con l'Invocazione:

Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.

Lettura
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.

Continuò poi con il Salmo:

Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.

Poi fu il momento della Preghiera:

Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.

Ed infine il momento dell'Invocazione Finale:

Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.

Terminato di pregare, Madre Jalisse si recò insieme agli altri, al refettorio per il pranzo.
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Messaggio  Jalisse Gio Mag 23, 2019 2:30 pm

Madre Jalisse si recò come sempre nella Chiesa San Benedetto per pregare perle preghiere del GIOVEDI'

Si unì ai congratelli, e cominciò a recitare con loro:


Iniziò con l'Invocazione:

Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.

Lettura
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.

Continuò poi con il Salmo:

Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.

Poi fu il momento della Preghiera:

Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.

Ed infine il momento dell'Invocazione Finale:

Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.

Terminato di pregare, Madre Jalisse si recò insieme agli altri, al refettorio per il pranzo.
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Messaggio  Jalisse Ven Mag 24, 2019 2:02 pm

A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto,
in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia,
in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana,
Madre Jalisse quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana
di ogni mese e in modo particolare  per il giorno di MARTEDI'.

Iniziò quindi con l'introduzione:

Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia.

Poi fu il momento della Lettura

La creatura senza nome andò poi a parlare all’orecchio di Uriele, ma questi, conoscendo le sue intenzioni, non lo volle ascoltare, perché più si fosse lasciato tentare, più sarebbe stato difficile resistere. Raccogliendosi in preghiera, si mise in ginocchio[...]. Questo giovane era benedetto da Dio, era certo, era stato scelto affinché donasse la sua vita per questo mondo. Davanti a tale forza e benedizione la Creatura senza nome non poteva più niente e, sebbene l’avesse tentato altre volte, non riuscì mai a convincere Uriele, neanche per un momento.

Al quale seguì il Salmo

Solo Dio è sovrano,
*solo Dio è il Signore.
Hai dato dei talenti, alle Tue creature.
*Ciascuna di esse ha il suo posto nella Tua creazione.
Il suo talento permette a ciascuna di esse di trovarlo.
*Siamo tutte egualmente amate da te
e dobbiamo tutti amarti in cambio.
*Poiché, senza Te, non esisteremmo.
Ci hai creati mentre nulla Ti costringeva
*e dobbiamo amarti per ringraziarti di questo.


Recitarono poi tutti insieme la Preghiera

“O Dio altissimo,
padre dell’umanità
e onnipotenza divina,
chiudi le mie orecchie
alle tentazioni
e apri i miei occhi
all’amore senza fine che tu mi dai,
che io possa donare a coloro che devono ricevere,
amare coloro che devono essere amati,
sapendo sempre
che se io non fossi là,
qualcun altro sarebbe là per farlo
perché sei Tu che parli attraverso la mia bocca
e che operi attraverso le mie mani.
Perdona mio fratello e tutti gli altri,
non sanno quello che fanno.”


Arrivando all'Invocazione finale

Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia.
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Messaggio  Jalisse Sab Mag 25, 2019 3:30 pm

Suonata la campana di mezzodì, Madre Jalisse lasciò i suoi le sue occupazioni  per recarsi in Cappella per la recita dell'Angelus del  SABATO,
insieme ai suoi confratelli.

Aperto il Messale, iniziò con la lettura dell'Invocazione a San Silfaele, Arcangelo del Piacere:


Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.

Quindi lesse ai confratelli la Lettura dell'Angelus del Sabato:

In quei tempi tumultuosi per la città viveva un giovane chiamato Silfaele di Hedon. Sapeva brillare in società, era dotato di talenti in tutte le arti, ma ciò che gli procurava l’ammirazione della sua cerchia era la sua straordinaria capacità di assaporare ogni istante della vita.
[...] Silfaele, re delle notti di Oanilonia, gustava tutti i vini, poi appena titubante cominciava a dare il suo concerto di lira in favore dell’associazione “saggezza riunita di Oane”. Si vedevano allora le torce dei suoi adulatori sconvolti, inviarlo dritto al firmamento.
Spesso l’indomani all’aurora e dopo che aveva trovato nuove fonti di piacere studiando con Colomba, non era raro vedere Silfaele preparare una tisana al capezzale di un Lucifero dai tratti rovinati, nauseati, livido.
“Tu confondi piacere e felicità, mio povero Luc!” lo ammoniva Silf mentre il suo amico si preparava ad una giornata di mortificazioni e autopunizioni di tutti i generi perché come una banderuola folle Lucifero il volubile non cessava di passare da una sete di piacere estremo ad un abbattimento colpevole e deprimente “e così affatichi il tuo corpo molto duramente con incessanti privazioni e eterni eccessi”.


Seguì la recita, a cori alterni, del Salmo:

Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.


e dopo il Salmo responsoriale la Preghiera:

San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.



Chiuse la recita dell'Angelus con l'Invocazione all'Arcangelo del Piacere:

Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia

Con piacere, terminata la preghiera comunitaria dell'Angelus, raggiunse insieme ai confratelli il refettorio per la consumazione del pranzo quotidiano.
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Messaggio  Jalisse Dom Mag 26, 2019 11:32 am

Lodi mattutine del DOMENICA.

Aprì la preghiera comunitaria con la lettura dell'introduzione:


"La luce del sole dissiperà allora i nostri timori, i nostri dubbi,
le nostre angosce, le nostre domande,
i nostri odi ed i nostri dispiaceri.
Il suo calore ci toglierà dal disagio e dal freddo
."



Quindi intonarono insieme, a cori alterni, il Cantico all'Altissimo:

Rendete grazie all'Altissimo

in Lui sono state create tutte le cose, in cielo e in terra.


*Poichè il motore del mondo ha dissipato il nulla,
ci ha fatto destinatari della sua Santa Parola,
*e ci ha prescelti per essere suoi figli.

Il popolo di Oanilonia cedette alla follia,
*e tutti rinnegarono l'amore fraterno,
empi, fino a morire per l'accidia.
*Accanto al senza nome furono maledetti.

Allora la Sua collera giunse e offrì loro
*attraverso il perdono, la via della salvezza
risparmiando i Giusti nella beatitudine solare
*gettando i corrotti nella luna, come prigionieri.

Ma il Suo Amore si estende di regno in regno,
*Dio ha saputo risvegliare le nostre anime nelle nostre armature
come ci aveva promesso fin dai tempi antichi
*attraverso il profeta, per bocca dei santi

Ha disperso le tenebre sotto Oanilonia
*ha rovesciato i potenti dai loro superbi troni
ha spiegato la potenza del suo braccio
*ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati,

ha rimandato gli empi ricchi a mani vuote.
*Ha soccorso con la virtù, la cui forza impavida
di fronte ai popoli canta che si benedica
*Aristotele il saggio, che fu nostro Profeta,
Luce che ci ha rivelato con il pensiero perfetto,
*e che al nome di Christos tutte le ginocchia si pieghino.



Seguì la recita, sempre a cori alterni, del salmo della creazione:


In principio non vi era altro che Dio.
*Non vi era nè materia,
né energia, né movimento.
*Ma Dio è più alto di tutto,
Lui non ha un inizio o una fine.
*Lui è l'Infinito e l'Eterno.
Lui è Perfezione che niente può impedire,
*su cui nulla può agire o interferire.
Tutto è possibile per Lui
*e tutto ciò che esiste deve a Lui la sua esistenza.
Dio è la materia prima da cui tutto è stato creato.
*Tutto ciò che esiste, appartenevano a Lui sin dall'inizio.
Lui è l'Altissimo, sa tutto, è onnipresente, è onnipotente.
*Dio pensò ed un piccolo punto apparve
e dissipò il Nulla.
*Lo chiamò “Universo” e lo esplose in una miriade di stelle
Creò i quattro elementi.
*La terra fu così posta nel centro.
Fu coperta dall'acqua
*che venne coperta dall'aria.
Il fuoco, coprì il tutto.
*Ma in principio non vi era altro che Dio.



Dopo di che innalzarono le preghiere a Dio Padre:

Dio nostro Padre, creatore del cielo e della terra e che tutto hai posto sotto i nostri piedi: i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ci affidiamo a Te supplicandoTi di renderci consapevoli dei benefici della Tua creazione che hai posto a nostro servizio.

*Santo Aristotele, intercedi per noi.

Oh Altissimo, fa’ che ciascuno di noi senta la dignità e la responsabilità dell’essere, con Te, re e custode del creato e mai tiranno che spadroneggia sui beni che ci hai affidati. Sia il luogo dove, attraverso la carità e la convivialità, possiamo anticipare la Giustizia e la Gioia che regna nel Tuo paradiso solare.

Santo Aristotele intercedi per noi.



Terminarono la recita delle Lodi con l'invocazione finale a Dio Creatore di tutte le cose:

Dio Creatore di tutte le cose, ti affidiamo questa giornata!
Guidaci nelle nostre azioni, i nostri pensieri più profondi,
Tu che sai tutto, purificali perchè siano conformi alla Tua volontà.
Tu sei l'Altissimo, che tutto sai, ma ci lasci liberi del nostro destino,
ispira coloro che si allontanano dalla tua divina parola,
per aiutarci a salvare il mondo.


AMEN



Terminata così la recita delle Lodi mattutine, salutati tutti, andò serenamente incontro a ciò che l'attendeva in quel nuovo giorno.
Jalisse
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Messaggio  Jalisse Mar Mag 28, 2019 6:50 pm

Lodi mattutine del LUNEDI'.

Aprì la preghiera comunitaria con la lettura dell'introduzione:


"La luce del sole dissiperà allora i nostri timori, i nostri dubbi,
le nostre angosce, le nostre domande,
i nostri odi ed i nostri dispiaceri.
Il suo calore ci toglierà dal disagio e dal freddo
."



Quindi intonarono insieme, a cori alterni, il Cantico all'Altissimo:

Rendete grazie all'Altissimo

in Lui sono state create tutte le cose, in cielo e in terra.


*Poichè il motore del mondo ha dissipato il nulla,
ci ha fatto destinatari della sua Santa Parola,
*e ci ha prescelti per essere suoi figli.

Il popolo di Oanilonia cedette alla follia,
*e tutti rinnegarono l'amore fraterno,
empi, fino a morire per l'accidia.
*Accanto al senza nome furono maledetti.

Allora la Sua collera giunse e offrì loro
*attraverso il perdono, la via della salvezza
risparmiando i Giusti nella beatitudine solare
*gettando i corrotti nella luna, come prigionieri.

Ma il Suo Amore si estende di regno in regno,
*Dio ha saputo risvegliare le nostre anime nelle nostre armature
come ci aveva promesso fin dai tempi antichi
*attraverso il profeta, per bocca dei santi

Ha disperso le tenebre sotto Oanilonia
*ha rovesciato i potenti dai loro superbi troni
ha spiegato la potenza del suo braccio
*ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati,

ha rimandato gli empi ricchi a mani vuote.
*Ha soccorso con la virtù, la cui forza impavida
di fronte ai popoli canta che si benedica
*Aristotele il saggio, che fu nostro Profeta,
Luce che ci ha rivelato con il pensiero perfetto,
*e che al nome di Christos tutte le ginocchia si pieghino.



Seguì la recita, sempre a cori alterni, del salmo della creazione:


In principio non vi era altro che Dio.
*Non vi era nè materia,
né energia, né movimento.
*Ma Dio è più alto di tutto,
Lui non ha un inizio o una fine.
*Lui è l'Infinito e l'Eterno.
Lui è Perfezione che niente può impedire,
*su cui nulla può agire o interferire.
Tutto è possibile per Lui
*e tutto ciò che esiste deve a Lui la sua esistenza.
Dio è la materia prima da cui tutto è stato creato.
*Tutto ciò che esiste, appartenevano a Lui sin dall'inizio.
Lui è l'Altissimo, sa tutto, è onnipresente, è onnipotente.
*Dio pensò ed un piccolo punto apparve
e dissipò il Nulla.
*Lo chiamò “Universo” e lo esplose in una miriade di stelle
Creò i quattro elementi.
*La terra fu così posta nel centro.
Fu coperta dall'acqua
*che venne coperta dall'aria.
Il fuoco, coprì il tutto.
*Ma in principio non vi era altro che Dio.



Dopo di che innalzarono le preghiere a Dio Padre:

Dio nostro Padre, creatore del cielo e della terra e che tutto hai posto sotto i nostri piedi: i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ci affidiamo a Te supplicandoTi di renderci consapevoli dei benefici della Tua creazione che hai posto a nostro servizio.

*Santo Aristotele, intercedi per noi.

Oh Altissimo, fa’ che ciascuno di noi senta la dignità e la responsabilità dell’essere, con Te, re e custode del creato e mai tiranno che spadroneggia sui beni che ci hai affidati. Sia il luogo dove, attraverso la carità e la convivialità, possiamo anticipare la Giustizia e la Gioia che regna nel Tuo paradiso solare.

Santo Aristotele intercedi per noi.



Terminarono la recita delle Lodi con l'invocazione finale a Dio Creatore di tutte le cose:

Dio Creatore di tutte le cose, ti affidiamo questa giornata!
Guidaci nelle nostre azioni, i nostri pensieri più profondi,
Tu che sai tutto, purificali perchè siano conformi alla Tua volontà.
Tu sei l'Altissimo, che tutto sai, ma ci lasci liberi del nostro destino,
ispira coloro che si allontanano dalla tua divina parola,
per aiutarci a salvare il mondo.


AMEN



Terminata così la recita delle Lodi mattutine, salutati tutti, andò serenamente incontro a ciò che l'attendeva in quel nuovo giorno.
Jalisse
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Messaggio  Jalisse Mer Mag 29, 2019 12:36 pm

Madre Jalisse si recò come sempre nella Chiesa San Benedetto per pregare perle preghiere del MERCOLEDI'

Si unì ai congratelli, e cominciò a recitare con loro:


Iniziò con l'Invocazione:

Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.

Lettura
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.

Continuò poi con il Salmo:

Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.

Poi fu il momento della Preghiera:

Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.

Ed infine il momento dell'Invocazione Finale:

Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.

Terminato di pregare, Madre Jalisse si recò insieme agli altri, al refettorio per il pranzo.
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Messaggio  Jalisse Gio Mag 30, 2019 2:06 pm

Madre Jalisse si recò come sempre nella Chiesa San Benedetto per pregare perle preghiere del GIOVEDI'

Si unì ai congratelli, e cominciò a recitare con loro:


Iniziò con l'Invocazione:

Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.

Lettura
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.

Continuò poi con il Salmo:

Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.

Poi fu il momento della Preghiera:

Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.

Ed infine il momento dell'Invocazione Finale:

Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.

Terminato di pregare, Madre Jalisse si recò insieme agli altri, al refettorio per il pranzo.
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Messaggio  Jalisse Ven Mag 31, 2019 5:27 pm

Suonata la campana di mezzodì, Madre Jalisse lasciò i suoi le sue occupazioni  per recarsi in Cappella per la recita dell'Angelus del  VENERDI',
insieme ai suoi confratelli.

Aperto il Messale, iniziò con la lettura dell'Invocazione a San Silfaele, Arcangelo del Piacere:


Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.

Quindi lesse ai confratelli la Lettura dell'Angelus del Sabato:

In quei tempi tumultuosi per la città viveva un giovane chiamato Silfaele di Hedon. Sapeva brillare in società, era dotato di talenti in tutte le arti, ma ciò che gli procurava l’ammirazione della sua cerchia era la sua straordinaria capacità di assaporare ogni istante della vita.
[...] Silfaele, re delle notti di Oanilonia, gustava tutti i vini, poi appena titubante cominciava a dare il suo concerto di lira in favore dell’associazione “saggezza riunita di Oane”. Si vedevano allora le torce dei suoi adulatori sconvolti, inviarlo dritto al firmamento.
Spesso l’indomani all’aurora e dopo che aveva trovato nuove fonti di piacere studiando con Colomba, non era raro vedere Silfaele preparare una tisana al capezzale di un Lucifero dai tratti rovinati, nauseati, livido.
“Tu confondi piacere e felicità, mio povero Luc!” lo ammoniva Silf mentre il suo amico si preparava ad una giornata di mortificazioni e autopunizioni di tutti i generi perché come una banderuola folle Lucifero il volubile non cessava di passare da una sete di piacere estremo ad un abbattimento colpevole e deprimente “e così affatichi il tuo corpo molto duramente con incessanti privazioni e eterni eccessi”.


Seguì la recita, a cori alterni, del Salmo:

Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.


e dopo il Salmo responsoriale la Preghiera:

San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.



Chiuse la recita dell'Angelus con l'Invocazione all'Arcangelo del Piacere:

Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia

Con piacere, terminata la preghiera comunitaria dell'Angelus, raggiunse insieme ai confratelli il refettorio per la consumazione del pranzo quotidiano.
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Messaggio  Jalisse Sab Giu 01, 2019 12:37 pm

Suonata la campana di mezzodì, Madre Jalisse lasciò i suoi le sue occupazioni  per recarsi in Cappella per la recita dell'Angelus del  SABATO,
insieme ai suoi confratelli.

Aperto il Messale, iniziò con la lettura dell'Invocazione a San Silfaele, Arcangelo del Piacere:


Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.

Quindi lesse ai confratelli la Lettura dell'Angelus del Sabato:

In quei tempi tumultuosi per la città viveva un giovane chiamato Silfaele di Hedon. Sapeva brillare in società, era dotato di talenti in tutte le arti, ma ciò che gli procurava l’ammirazione della sua cerchia era la sua straordinaria capacità di assaporare ogni istante della vita.
[...] Silfaele, re delle notti di Oanilonia, gustava tutti i vini, poi appena titubante cominciava a dare il suo concerto di lira in favore dell’associazione “saggezza riunita di Oane”. Si vedevano allora le torce dei suoi adulatori sconvolti, inviarlo dritto al firmamento.
Spesso l’indomani all’aurora e dopo che aveva trovato nuove fonti di piacere studiando con Colomba, non era raro vedere Silfaele preparare una tisana al capezzale di un Lucifero dai tratti rovinati, nauseati, livido.
“Tu confondi piacere e felicità, mio povero Luc!” lo ammoniva Silf mentre il suo amico si preparava ad una giornata di mortificazioni e autopunizioni di tutti i generi perché come una banderuola folle Lucifero il volubile non cessava di passare da una sete di piacere estremo ad un abbattimento colpevole e deprimente “e così affatichi il tuo corpo molto duramente con incessanti privazioni e eterni eccessi”.


Seguì la recita, a cori alterni, del Salmo:

Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.


e dopo il Salmo responsoriale la Preghiera:

San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.



Chiuse la recita dell'Angelus con l'Invocazione all'Arcangelo del Piacere:

Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia

Con piacere, terminata la preghiera comunitaria dell'Angelus, raggiunse insieme ai confratelli il refettorio per la consumazione del pranzo quotidiano.
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Messaggio  Annalisa_belfiore Dom Giu 02, 2019 11:31 am

Suonata la campana di mezzodì, Annalisa lasciò i suoi le sue occupazioni  per recarsi in Cappella per la recita dell'Angelus del  SABATO,
insieme ai suoi confratelli.

Aperto il Messale, iniziò con la lettura dell'Invocazione a San Silfaele, Arcangelo del Piacere:


Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia.

Quindi lesse ai confratelli la Lettura dell'Angelus del Sabato:

In quei tempi tumultuosi per la città viveva un giovane chiamato Silfaele di Hedon. Sapeva brillare in società, era dotato di talenti in tutte le arti, ma ciò che gli procurava l’ammirazione della sua cerchia era la sua straordinaria capacità di assaporare ogni istante della vita.
[...] Silfaele, re delle notti di Oanilonia, gustava tutti i vini, poi appena titubante cominciava a dare il suo concerto di lira in favore dell’associazione “saggezza riunita di Oane”. Si vedevano allora le torce dei suoi adulatori sconvolti, inviarlo dritto al firmamento.
Spesso l’indomani all’aurora e dopo che aveva trovato nuove fonti di piacere studiando con Colomba, non era raro vedere Silfaele preparare una tisana al capezzale di un Lucifero dai tratti rovinati, nauseati, livido.
“Tu confondi piacere e felicità, mio povero Luc!” lo ammoniva Silf mentre il suo amico si preparava ad una giornata di mortificazioni e autopunizioni di tutti i generi perché come una banderuola folle Lucifero il volubile non cessava di passare da una sete di piacere estremo ad un abbattimento colpevole e deprimente “e così affatichi il tuo corpo molto duramente con incessanti privazioni e eterni eccessi”.


Seguì la recita, a cori alterni, del Salmo:

Tu confondi piacere e felicità
*la virtù è il piacere stesso!
Dio ci ha dato i sensi per gustarlo
*e perché l’amore della vita restasse l’Amore
Chi entra in depressione spirituale,
*che resta passivo, che non ha più gusto per la vita,
e che ignora la sua soddisfazione
*non arriverà a raggiungere il sole.


e dopo il Salmo responsoriale la Preghiera:

San Silfaele,
angelo del Piacere
scaccia da me peccatore l’accidia,
la dimenticanza, l’ignoranza, la trascuratezza;
ed ogni pensiero malvagio,
e dalla presunzione,
e liberami da tutte le mie cattive azioni
di notte e di giorno.



Chiuse la recita dell'Angelus con l'Invocazione all'Arcangelo del Piacere:

Silfaele, Arcangelo del Piacere, *difendici da Lucifero, demone dell'accidia

Con piacere, terminata la preghiera comunitaria dell'Angelus, raggiunse insieme ai confratelli il refettorio per la consumazione del pranzo quotidiano.

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Messaggio  Jalisse Dom Giu 02, 2019 10:19 pm

Lodi mattutine del DOMENICA.

Aprì la preghiera comunitaria con la lettura dell'introduzione:


"La luce del sole dissiperà allora i nostri timori, i nostri dubbi,
le nostre angosce, le nostre domande,
i nostri odi ed i nostri dispiaceri.
Il suo calore ci toglierà dal disagio e dal freddo
."



Quindi intonarono insieme, a cori alterni, il Cantico all'Altissimo:

Rendete grazie all'Altissimo

in Lui sono state create tutte le cose, in cielo e in terra.


*Poichè il motore del mondo ha dissipato il nulla,
ci ha fatto destinatari della sua Santa Parola,
*e ci ha prescelti per essere suoi figli.

Il popolo di Oanilonia cedette alla follia,
*e tutti rinnegarono l'amore fraterno,
empi, fino a morire per l'accidia.
*Accanto al senza nome furono maledetti.

Allora la Sua collera giunse e offrì loro
*attraverso il perdono, la via della salvezza
risparmiando i Giusti nella beatitudine solare
*gettando i corrotti nella luna, come prigionieri.

Ma il Suo Amore si estende di regno in regno,
*Dio ha saputo risvegliare le nostre anime nelle nostre armature
come ci aveva promesso fin dai tempi antichi
*attraverso il profeta, per bocca dei santi

Ha disperso le tenebre sotto Oanilonia
*ha rovesciato i potenti dai loro superbi troni
ha spiegato la potenza del suo braccio
*ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati,

ha rimandato gli empi ricchi a mani vuote.
*Ha soccorso con la virtù, la cui forza impavida
di fronte ai popoli canta che si benedica
*Aristotele il saggio, che fu nostro Profeta,
Luce che ci ha rivelato con il pensiero perfetto,
*e che al nome di Christos tutte le ginocchia si pieghino.



Seguì la recita, sempre a cori alterni, del salmo della creazione:


In principio non vi era altro che Dio.
*Non vi era nè materia,
né energia, né movimento.
*Ma Dio è più alto di tutto,
Lui non ha un inizio o una fine.
*Lui è l'Infinito e l'Eterno.
Lui è Perfezione che niente può impedire,
*su cui nulla può agire o interferire.
Tutto è possibile per Lui
*e tutto ciò che esiste deve a Lui la sua esistenza.
Dio è la materia prima da cui tutto è stato creato.
*Tutto ciò che esiste, appartenevano a Lui sin dall'inizio.
Lui è l'Altissimo, sa tutto, è onnipresente, è onnipotente.
*Dio pensò ed un piccolo punto apparve
e dissipò il Nulla.
*Lo chiamò “Universo” e lo esplose in una miriade di stelle
Creò i quattro elementi.
*La terra fu così posta nel centro.
Fu coperta dall'acqua
*che venne coperta dall'aria.
Il fuoco, coprì il tutto.
*Ma in principio non vi era altro che Dio.



Dopo di che innalzarono le preghiere a Dio Padre:

Dio nostro Padre, creatore del cielo e della terra e che tutto hai posto sotto i nostri piedi: i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ci affidiamo a Te supplicandoTi di renderci consapevoli dei benefici della Tua creazione che hai posto a nostro servizio.

*Santo Aristotele, intercedi per noi.

Oh Altissimo, fa’ che ciascuno di noi senta la dignità e la responsabilità dell’essere, con Te, re e custode del creato e mai tiranno che spadroneggia sui beni che ci hai affidati. Sia il luogo dove, attraverso la carità e la convivialità, possiamo anticipare la Giustizia e la Gioia che regna nel Tuo paradiso solare.

Santo Aristotele intercedi per noi.



Terminarono la recita delle Lodi con l'invocazione finale a Dio Creatore di tutte le cose:

Dio Creatore di tutte le cose, ti affidiamo questa giornata!
Guidaci nelle nostre azioni, i nostri pensieri più profondi,
Tu che sai tutto, purificali perchè siano conformi alla Tua volontà.
Tu sei l'Altissimo, che tutto sai, ma ci lasci liberi del nostro destino,
ispira coloro che si allontanano dalla tua divina parola,
per aiutarci a salvare il mondo.


AMEN



Terminata così la recita delle Lodi mattutine, salutati tutti, andò serenamente incontro a ciò che l'attendeva in quel nuovo giorno.
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Messaggio  Jalisse Lun Giu 03, 2019 8:12 pm

Lodi mattutine del LUNEDI'

Inziando con l'Introduzione

La luce del sole dissiperà allora i nostri timori, i nostri dubbi,
le nostre angosce, le nostre domande,
i nostri odi ed i nostri dispiaceri.
Il suo calore ci toglierà dal disagio e dal freddo.


e preseguendo con il Cantico all'Altissimo:

Rendete grazie all'Altissimo

in Lui sono state create tutte le cose, in cielo e in terra.

*Poichè il motore del mondo ha dissipato il nulla,
ci ha fatto destinatari della sua Santa Parola,
*e ci ha prescelti per essere suoi figli.

Il popolo di Oanilonia cedette alla follia,
*e tutti rinnegarono l'amore fraterno,
empi, fino a morire per l'accidia.
*Accanto al senza nome furono maledetti.

Allora la Sua collera giunse e offrì loro
*attraverso il perdono, la via della salvezza
risparmiando i Giusti nella beatitudine solare
*gettando i corrotti nella luna, come prigionieri.

Ma il Suo Amore si estende di regno in regno,
*Dio ha saputo risvegliare le nostre anime nelle nostre armature
come ci aveva promesso fin dai tempi antichi
*attraverso il profeta, per bocca dei santi

Ha disperso le tenebre sotto Oanilonia
*ha rovesciato i potenti dai loro superbi troni
ha spiegato la potenza del suo braccio
*ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati,

ha rimandato gli empi ricchi a mani vuote.
*Ha soccorso con la virtù, la cui forza impavida
di fronte ai popoli canta che si benedica
*Aristotele il saggio, che fu nostro Profeta,
Luce che ci ha rivelato con il pensiero perfetto,
*e che al nome di Christos tutte le ginocchia si pieghino.


Lesse poi ilSalmo della decisione

Ho fatto della vostra specie i miei figli.
*Faccio ora dei vostri spiriti delle anime.
a tendere verso la Mia perfezione divina.
*divido il tempo in sette parti,
affinché ad ogni settimo giorno,
*vi riuniate per onorare vostro Padre"
ho reso tutte le creature sottomesse a voi.
*Questo potere  lo chiamo "lavoro",
sarà duro, difficile, stancante e faticoso.
*Ma  in verità, è un bellissimo regalo.
Quest'amore che attendo da voi,
*vi permetto di provarlo anche verso voi, in coppia.
Che la vostra fedeltà sia quella dei figli verso i loro genitori
*o sarò severo come lo sono i genitori verso i loro figli.
Quando ciascuno di voi morirà,
*giudicherò la vita che ha condotto.
Il sole inonderà ogni giorno il mondo della sua luce,
*come prova d'amore per la Mia creazione.
Quelli che vi manderò, vivranno un'eternità di beatitudine.
*Ma, ogni giorno, la luna gli darà il cambio.
E coloro che vi verranno gettati,
*là conosceranno soltanto il tormento."

Arrivò infine  il momento delle Preghiere

P. Dio nostro Padre, fa' che andiamo incontro nella pace a tutto ciò che ci porterà questo giorno. Fa' che ci consegniamo totalmente alla Tua santa volontà. Donaci in ogni momento la Tua luce e la Tua forza. In ogni nostra azione e parola dirigi i nostri pensieri e i nostri sentimenti. In tutti gli eventi inattesi, non farci dimenticare che ogni cosa proviene da Te!
R. Santo Aristotele, intercedi per noi.

P. Oh Altissimo insegnaci ad agire con vera amicizia verso tutti gli uomini, senza mortificare o rattristare nessuno. Guida la nostra volontà, insegnaci a pregare, a credere, a perseverare, a soffrire, a gioire.
R. Santo Aristotele intercedi per noi.

Terminata la funzione tutti uscirono dalla cappella in silenzio per recarsi alle loro mansioni.
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Messaggio  Jalisse Mar Giu 04, 2019 3:59 pm

A mezzodi', i monaci cistercensi si recavano nella cappella San Benedetto,
in quanto accessibile anche ai visitatori esterni e non solo a chi soggiornava in Abbazia,
in questo modo chi avesse voluto avrebbe potuto pregare per loro...
con il nuovo messale il salmo e le preghiere erano specifiche a seconda della settimana,
Madre Jalisse quindi aprì il messale posizionandosi sul salmo e sulle preghiere specifiche per la prima settimana
di ogni mese e in modo particolare  per il giorno di MARTEDI'.

Iniziò quindi con l'introduzione:

Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia.

Poi fu il momento della Lettura

La creatura senza nome andò poi a parlare all’orecchio di Uriele, ma questi, conoscendo le sue intenzioni, non lo volle ascoltare, perché più si fosse lasciato tentare, più sarebbe stato difficile resistere. Raccogliendosi in preghiera, si mise in ginocchio[...]. Questo giovane era benedetto da Dio, era certo, era stato scelto affinché donasse la sua vita per questo mondo. Davanti a tale forza e benedizione la Creatura senza nome non poteva più niente e, sebbene l’avesse tentato altre volte, non riuscì mai a convincere Uriele, neanche per un momento.

Al quale seguì il Salmo

Solo Dio è sovrano,
*solo Dio è il Signore.
Hai dato dei talenti, alle Tue creature.
*Ciascuna di esse ha il suo posto nella Tua creazione.
Il suo talento permette a ciascuna di esse di trovarlo.
*Siamo tutte egualmente amate da te
e dobbiamo tutti amarti in cambio.
*Poiché, senza Te, non esisteremmo.
Ci hai creati mentre nulla Ti costringeva
*e dobbiamo amarti per ringraziarti di questo.


Recitarono poi tutti insieme la Preghiera

“O Dio altissimo,
padre dell’umanità
e onnipotenza divina,
chiudi le mie orecchie
alle tentazioni
e apri i miei occhi
all’amore senza fine che tu mi dai,
che io possa donare a coloro che devono ricevere,
amare coloro che devono essere amati,
sapendo sempre
che se io non fossi là,
qualcun altro sarebbe là per farlo
perché sei Tu che parli attraverso la mia bocca
e che operi attraverso le mie mani.
Perdona mio fratello e tutti gli altri,
non sanno quello che fanno.”


Arrivando all'Invocazione finale

Uriele, Arcangelo della Generosità, *difendici da Belial, demone dell'Invidia.
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Messaggio  Jalisse Mer Giu 05, 2019 5:08 pm

Madre Jalisse si recò come sempre nella Chiesa San Benedetto per pregare perle preghiere del MERCOLEDI'

Si unì ai congratelli, e cominciò a recitare con loro:


Iniziò con l'Invocazione:

Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.

Lettura
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.

Continuò poi con il Salmo:

Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.

Poi fu il momento della Preghiera:

Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.

Ed infine il momento dell'Invocazione Finale:

Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.

Terminato di pregare, Madre Jalisse si recò insieme agli altri, al refettorio per il pranzo.
Jalisse
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Messaggio  Jalisse Gio Giu 06, 2019 11:20 am

Madre Jalisse si recò come sempre nella Chiesa San Benedetto per pregare perle preghiere del GIOVEDI'

Si unì ai congratelli, e cominciò a recitare con loro:


Iniziò con l'Invocazione:

Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone dell'Invidia.

Lettura
Quando i suoi amici furono al sicuro, egli restò solo e per sei giorni salvò coloro che potevano essere salvati.
Il settimo giorno c’erano ancora persone da salvare ma nessuna barca. Come per miracolo apparvero altre due imbarcazioni, egli invitò dunque coloro che avevano il cuore puro a salire su queste barche. Sembrava capace di leggere nel cuore della gente se la loro fede era reale e inviava sulla prima barca coloro che giudicava degni e sulla seconda coloro che fuggivano per paura o per salvare le proprie ricchezze. Vedendo le due imbarcazioni piene, si rifiutò di salire, dicendo che Dio aveva una missione per lui e che sentiva di dover restare per salvare altri amici. Arrivata all’uscita della città la prima barca prese senza intoppi il largo, mentre la seconda più pesante per l’oro portato fu bloccata dai fondali bassi.

Continuò poi con il Salmo:

Se il tuo occhio destro ti porta verso ciò che non ti è destinato
*strappalo e brucialo,
perché è meglio che una parte di te muoia
*piuttosto che attiri su di te la collera di Dio.
Sono venuto a portare le parole di speranza di Dio
*verso coloro che non si sono allontanati da lui
perché numerose sono le comunità di fedeli
*che percorrono il mondo in attesa dei profeti
che li riuniranno nell’amore
*e nell’amicizia.

Poi fu il momento della Preghiera:

Signore, imploriamo la tua misericordia,
una misericordia che illuminerà i nostri cuori,
ci farà comprendere i nostri errori,
ci guiderà verso la strada della giustizia
e ci allontanerà dal peccato.
Benedici la Chiesa e tutti i tuoi figli
e fai in modo che l'amicizia
sia la guida che ci conduce, la giustizia lo scopo che perseguiamo e la pace il bene che troviamo.
San Michele Arcangelo,
angelo della Giustizia,
quando siamo prigionieri dell’odio e dell’invidia,
della menzogna e dell’ingiustizia,
aiutaci a tornare sulla via della virtù.

Ed infine il momento dell'Invocazione Finale:

Michele, Arcangelo della Giustizia, *difendici da Satana, demone della Superbia.

Terminato di pregare, Madre Jalisse si recò insieme agli altri, al refettorio per il pranzo.
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